You cannot select more than 25 topics
Topics must start with a letter or number, can include dashes ('-') and can be up to 35 characters long.
4772 lines
422 KiB
HTML
4772 lines
422 KiB
HTML
<html>
|
|
|
|
<head>
|
|
<meta charset="UTF-8">
|
|
<meta name="viewport" content="width=device-width, initial-scale=1">
|
|
<link rel="stylesheet" href="./pagedjs_files/interface.css">
|
|
<script src="./pagedjs_files/paged.polyfill.js"></script>
|
|
<link rel="stylesheet" href="./style.css">
|
|
<title>📡 💻📘</title>
|
|
|
|
<meta content="text/html; charset=UTF-8" http-equiv="content-type">
|
|
|
|
</head>
|
|
|
|
<body class="c17 c115 doc-content">
|
|
<div>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
</div>
|
|
<p class="c82 c43 title" id="h.p8ujh93ggiee"><h1>Presentazione del collettivo
|
|
✅👌🏿<br><br></h1><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 40.40px -40.40px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); width: 321.19px; height: 240.38px;"><img
|
|
alt="" src="images/image50.jpg"
|
|
style="width: 321.19px; height: 240.38px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 69.99px -69.99px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); width: 321.19px; height: 181.21px;"><img
|
|
alt="" src="images/image43.jpg"
|
|
style="width: 321.19px; height: 181.21px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<h2 class="c65 c43" id="h.ruhm9i3wd41w">
|
|
<span class="c45 c41">Siamo un collettivo multidisciplinare in perenne
|
|
rincorsa, interessato alle intersezioni fra arte e tecnologia, le nuove possibilità dei linguaggi
|
|
digitali e il modo in cui questi trasformano la società e l’ambiente in cui viviamo.</span><br><br>
|
|
<span class="c45 c41">un * salta, dove * è qualsiasi cosa che possa
|
|
letteralmente e ironicamente saltare, scoppiare, trasformarsi, andare oltre, perché certe cose non ci
|
|
vanno bene e pensiamo di poterle cambiare.</span></h2>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">🌞 Il nostro nome è imprevedibile e mutevole. La natura
|
|
dell’asterisco ci permette di trasformarci in qualsiasi cosa e combinare ogni volta simpatici
|
|
siparietti. Siamo particolarmente affezionati alle dinamiche generative perché hanno un tocco
|
|
inaspettato. Ci piace pensare a strumenti che le persone possano usare, applicazioni che hanno senso in
|
|
virtù di una collettività e ambienti social tecnologici. La nostra modalità è
|
|
sempre stata corale.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Per scrivere abitiamo documenti online innestando uno dentro l’altro i
|
|
discorsi, tornando nelle frasi degli altri e ampliandole, creando botta e risposta come in una sorta di chat
|
|
trasversale non a senso unico. In questo modo nessuno ha l’ultima parola e le frasi si sedimentano in
|
|
files che vengono riaperti dopo mesi e hanno tutta un’altra consistenza, così come le voci
|
|
degli autori mosse e sfumate. Per questo report del Senegal abbiamo scelto di fare lo stesso: vi raccontiamo
|
|
il nostro viaggio-progetto facendo salotto virtuale. Questa caratteristica genera progetti articolati e
|
|
senza contorni precisi: progetti che tornano a mimetizzarsi con la realtà da cui sono emersi.</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Questo gruppo è naturalmente disorganizzato, ha una soglia di attenzione
|
|
molto bassa ed è super sensibile agli input che arrivano da ciò che lo circonda. Essendo il
|
|
collettivo un organismo plurale, gli ambienti che ci circondano sono tanti e gli stimoli si moltiplicano di
|
|
conseguenza. Noi non possiamo fare a meno di captarli tutti e assimilarli.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Facciamo principalmente cose con i computer e con le persone.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">I nostri setup sono leggeri: due piccoli videoproiettori a batteria, qualche pc
|
|
portatile e una saponetta per connetterci ad internet se siamo in giro. Lavoriamo sulle modalità
|
|
d’uso della tecnologia, tentando di scatenare forme nuove, ripensando gli utilizzi, hackerandoli o
|
|
costruendoci sopra qualcosa di differente. Niente effetti speciali o videomapping olografici per un * salta:
|
|
cerchiamo di lavorare più sui circuiti mentali e tecnologici che rendono la realtà quella che
|
|
è. Li esploriamo dall’interno cercando di modificarli, di stretcharli per ampliarli,
|
|
trasformarli e intuire che un’alternativa allo stato presente è possibile.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3"><br>🌵 </span><span class="c9">Quando si è assuefatti da certe
|
|
dinamiche, un * salta arriva e ti scuote fortissimo gridando<br></span><p class="urlo">AAAAAAAAA AAAAAAAAA AAAAAAAAA AAAAAAAAA AAAAAAAAA AAAAAAAAA AAAAAAAAA</p><sup class="c85"><a href="#ftnt1" id="ftnt_ref1">[1]</a></sup><span
|
|
class="c9 c85">,</span><span class="c73 c75 c9 c93"> </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">o perlomeno ci piacerebbe. </span>
|
|
<hr style="page-break-before:always;display:none;">
|
|
</p>
|
|
<h1 class="c6 c114" id="h.r3cmhtesd5nb"><span class="c41 c49 c56">0. Panoramica della ricerca
|
|
</span></h1>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 Il Senegal è lontano e, per quanto ci si possa preparare in vista
|
|
di un viaggio, il lontano arriva e lo prendi in faccia come non te lo aspetti proprio. È l'esatto
|
|
contrario di quello che succede sempre quando pianifichi qualcosa o provi a fare degli esperimenti precoci.
|
|
La realtà non è mai come te l'eri immaginata: cambia il punto di vista, da che parte
|
|
è orientato il letto, le luci, il copione delle situazioni, e via così.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c35 c90 c27"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">🌪 Il collettivo un * salta è nato con la prospettiva di questo
|
|
viaggio verso il “Lontano”. </span><span class="c1">🌞 un * salta è come un
|
|
cristallo di sale che si forma attorno all’idea dell’andare in Senegal, dove Federico Poni era
|
|
stato in veste di fotoreporter assieme al Comitato Pavia Asti Senegal (CPAS), 🍠</span><span
|
|
class="c30"> </span><span class="c3">onlus</span><span class="c32"> 🌪 attiva dagli anni
|
|
‘80 nella regione della Casamance</span><span class="c30">. </span><span class="c1">🌞
|
|
L’esperienza </span><span class="c1">gli</span><span class="c1"> era stata sia un trauma sia
|
|
un’appassionante rivelazione tale da riunire i suoi amici per tornarci al più presto.
|
|
</span><span class="c32">🌪</span><span class="c30"> </span><span class="c32">Con questa vaga ma
|
|
irresistibile prospettiva, appunto, si è costituito il collettivo un * salta. </span><span
|
|
class="c32">Un </span><span class="c32">cristallo</span><span class="c32"> che ha sviluppato le proprie
|
|
caratteristiche cercando punti di intersezione fra le spinte dei singoli.</span><span
|
|
class="c32"> </span><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span
|
|
class="c19">Da minerale grezzo a pubblicazione interminabile, la distanza è riscontrabile solo nel
|
|
mondo della materia, ma, del resto, le </span><span class="c19 c16">cose</span><span
|
|
class="c13 c19"> solide durano nel tempo.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c9">🌵 Per quanto questa idea di Lontano fosse vaga in tutte le sue implicazioni,
|
|
avevamo in mente delle coordinate geografiche ben precise: il villaggio di Koubanao, come citano la
|
|
segnaletica stradale e Google Maps; o Coubanao, come invece si trova spesso sul web. Più in
|
|
particolare, il liceo della zona, dove Poni ha avuto un’epifania.<br>Il tema del progetto è
|
|
stato chiaro fin da subito ➛ in che modo uno strumento globale come internet può manifestarsi
|
|
a livello locale? <br>Le declinazioni formali invece abbiamo dovuto rivederle infinite volte, sbattere la
|
|
faccia sugli errori e sui preconcetti, modificare, cancellare, riscrivere. Nonostante le continue
|
|
riformulazioni, la direzione definitiva siamo riusciti a </span><span class="c9">delinearla</span><span
|
|
class="c13 c9"> solo una volta giunti sul posto ed entrati in contatto con i ragazzi del liceo.
|
|
Ripensandoci, non avrebbe potuto essere altrimenti.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c1">🌞 Definire la località di internet è un’operazione
|
|
complessa. Trattandosi di una rete che mette in comunicazione realtà situate in posizioni diverse,
|
|
forse viene naturale pensare al web come qualcosa di uniformemente esteso, omogeneo e caratterizzato da una
|
|
propria stessa densità. Se pure questa intuizione poggia su un fondo di verità, è
|
|
necessario integrare il principio che consente di connettere l’Italia al Senegal all’Olanda
|
|
all’India con una serie di considerazioni critiche.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c1">Qual è il rapporto tra internet e gli Stati che attraversa? Chi detta le
|
|
regole? Chi punisce chi non le rispetta? In che modo la connessione arriva ai diversi Paesi? Possiamo
|
|
immaginare un protocollo che metta in comunicazione culture diverse senza inciampare in forme neocoloniali?
|
|
Quanto i linguaggi di programmazione sono influenzati dalla lingua inglese? Un’informatica wolof
|
|
potrebbe avere un’architettura differente? Può esistere un internet djola se le uniche forme in
|
|
cui si è manifestato fino ad ora sono quelle cooptate dai programmi di connessione gratuita tipo
|
|
Facebook Zero? Queste contraddizioni, nodi e potenzialità hanno guidato la ricerca, la preparazione e
|
|
il viaggio in Senegal, così come la stesura di questa pubblicazione.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">A Koubanao abbiamo sviluppato due applicazioni:</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<ul class="c18 lst-kix_5b77f6qvz0bv-0 start">
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c1">La prima è stata un dizionario crowdsourced con il quale
|
|
gli studenti potevano insegnarci parole in lingua djola, con annessa traduzione francese (lingua franca
|
|
della situa). È stata programmata dentro una chat di gruppo </span><span class="c1">abitata
|
|
rispettivamente da noi, i ragazzi della scuola, i loro professori, il preside, il vice preside e il bot,
|
|
che</span><span class="c1"> salvava gli input ricevuti in uno spreadsheet online. Questa prima
|
|
applicazione, pensata un po' per rompere il ghiaccio e un po' per costruire qualcosa sul
|
|
paradigma della chat ha triggerato i ragazzi</span><span class="c1">,</span><span class="c1"> forse
|
|
anche in funzione del grandissimo orgoglio che le diverse etnie senegalesi nutrono per il proprio
|
|
patrimonio linguistico. Quando all'inizio eravamo in pena per l'orrore di inquinare il realismo
|
|
senegalese con la nostra presenza e quindi </span><span class="c1">influenzarne</span><span
|
|
class="c1"> i risultati, mai avremmo immaginato che una delle testimonianze più importanti
|
|
sarebbe stata una chat di gruppo, che a tutti gli effetti è un documento.</span></li>
|
|
</ul>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<ul class="c18 lst-kix_rvch49pfognf-0 start">
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c1">La seconda </span><span class="c1">è stata presentata
|
|
come performance collettiva sotto l'acquedotto del villaggio. Tramite un sito preparato ad hoc e i
|
|
due piccoli videoproiettori abbiamo fatto in modo che chiunque, con il proprio cellulare, potesse
|
|
mandare un messaggio e proiettarlo sulla torre dell'acqua. Il filo conduttore della performance
|
|
è stato l'atto del tradurre simultaneamente in più lingue un testo composto assieme
|
|
agli studenti durante i laboratori. Questo sito era in forma di chat che permetteva la comunicazione tra
|
|
gli utenti connessi + una patch di </span><span class="c96 c1 c16">vvvv</span><span
|
|
class="c13 c1"> che proiettava i loro messaggi.</span></li>
|
|
</ul>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 </span><span class="c1">I</span><span class="c13 c1">l nostro progetto
|
|
è stato anche un viaggio ed è importante ribadirlo perché ne derivano alcune
|
|
cose:</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">1. Imprevedibilità, non
|
|
parlando di imprevisti, ma più che altro di leggi della realtà: ecco queste sono diverse nei
|
|
diversi posti e senza abitare queste diverse condizioni ogni progetto è a metà tra il piano
|
|
per rapinare una banca e le palline dell'Ikea. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">2. Il primo impatto genera forze
|
|
esagerate e sconvolgenti: questo può voler dire che i risultati di questo viaggio forse possono
|
|
essere un po' sballati, può voler anche dire che a questi seguiranno tutta una serie di scosse di
|
|
assestamento, nuovi incontri e il proseguire di un percorso condiviso.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">3. Questo collettivo esiste in
|
|
funzione di una profonda idea di ospitalità. Dalla nostra precedente residenza ad Agrigento abbiamo
|
|
adottato una forma di accoglienza reciproca vicina all'abitare. L'ospite è diverso dal
|
|
</span><span class="c1">turista</span><sup><a href="#cmnt1" id="cmnt_ref1">[a]</a></sup><sup><a href="#cmnt2"
|
|
id="cmnt_ref2">[b]</a></sup><sup><a href="#cmnt3" id="cmnt_ref3">[c]</a></sup><sup><a href="#cmnt4"
|
|
id="cmnt_ref4">[d]</a></sup><sup><a href="#cmnt5" id="cmnt_ref5">[e]</a></sup><span
|
|
class="c13 c1">.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Uno dei momenti più importanti durante la permanenza è stato quando
|
|
abbiamo realizzato che avevamo ragione a pensare alla possibilità di un internet differente in
|
|
Senegal, un internet specifico per quel luogo.</span><span class="c13 c1"> La cosa su cui eravamo
|
|
scivolati all'arrivo è che forse ci aspettavamo di trovarlo già bell'e pronto e questo
|
|
ci aveva lasciati per un momento in stato di shock. L'internet locale non è per forza qualcosa di
|
|
spontaneo: è qualcosa che va coltivato e stimolato, qualcosa che richiede uno stretto confronto con
|
|
le identità e le contraddizioni dei luoghi che abita.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c35 c1 c27"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Stiamo scrivendo questo report per organizzare in un discorso tutto quello che
|
|
ci è capitato durante il viaggio e la sua preparazione. Questa pubblicazione è un esperimento,
|
|
non abbiamo la pretesa che sia coerente e non abbiamo l’arroganza che sia esaustiva. Si tratta di un
|
|
coro di voci che affrontano le cose da punti di vista diversi. È importante registrarle per
|
|
riconoscere una dignità a quei particolari che altrimenti rischiano di perdersi, di diventare una
|
|
decorazione di sfondo o una fase passeggera. A distanza di un anno iniziamo a capire cosa è successo
|
|
in quei giorni e può far ridere o cringe rileggere certe cose scritte, ma anche se stupide noi adesso
|
|
sappiamo che sono importanti. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Fateci sapere cosa ne pensate, in modo da ampliare, integrare e rivedere le
|
|
traiettorie di questi ragionamenti. Se vi piace qualcosa, ottimo. Se trovate qualcosa di estremamente fuori
|
|
luogo o violento cercateci e ne parliamo volentieri. È difficile per noi occidentali confrontarsi con
|
|
il diverso e l’altro senza sbavature coloniali. Noi ci abbiamo provato mettendo in pratica il concetto
|
|
di ospitalità e sono nate queste storie.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">ciao</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">un * salta</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c30 c29"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c35 c90 c27"></span></p>
|
|
<hr style="page-break-before:always;display:none;">
|
|
<p class="c2"><span class="c35 c90 c27"></span></p>
|
|
<h1 class="c6" id="h.76ahwkct16df"><span class="c41 c49 c56">1. Perché in Senegal?
|
|
✅👌🏿</span></h1>
|
|
<h2 class="c65 c43" id="h.mrozxpsdqfyz"><span class="c45 c41">Il binomio trauma e rivelazione <br>→ il primo
|
|
viaggio (di Poni)</span></h2>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 </span><span class="c3">Con gli amici del Comitato Pavia Asti Senegal e la
|
|
mia amica Ada parto con la macchina fotografica incaricato di scattare i momenti passati assieme agli
|
|
abitanti dei villaggi della Casamance. Ada è figlia di Mimmo, il segretario del gruppo, che mi ha
|
|
proposto di seguirli in Africa nel novembre del 2017. Il Comitato coopera con quella regione da più
|
|
di trent’anni e a tutti gli effetti si può dire che sia nata una relazione di amicizia. Una
|
|
particolare informalità si è sviluppata nei villaggi di Django e Koubanao, situati nella zona
|
|
più verde del paese. Così, come abbiamo fatto noi di un * salta due anni dopo, da Dakar siamo
|
|
scesi verso la Casamance in traghetto. Ricordo perfettamente la notte in barca: Ada ed io andavamo in giro
|
|
sul ponte, il vento oceanico ci bagnava i capelli col sale e </span><span class="c3">ridevamo</span><span
|
|
class="c13 c3"> pensando a come un “ciao” sul bus del nostro quartiere ci avrebbe portato
|
|
in Senegal 6-7 anni dopo. Mimmo, suo papà, sprizza energie da tutti i pori ed è una persona
|
|
entusiasta come me.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">La banda è composta anche da: Marta, classe over 80, ha girato il mondo e fu
|
|
la prima che con il proto-CPAS approdò in Senegal; Damiano, ricercatore all’uniPV; Baba,
|
|
falegname senegalese di cui si parlerà in un altro capitolo. Ad aspettarci a Ziguinchor
|
|
c’è Angelo, consigliere del CPAS e che qui bazzica spesso.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Ci alziamo all’alba con un sole gigante che sorge in stile cinematografico, la
|
|
classica palla arancione che fin quando non la vedi dal vivo non capisci la potenza della scheda grafica del
|
|
mondo. Caffè in una mano e reflex con obiettivo 300mm dall’altra, </span><span class="c3">la
|
|
tengo in equilibrio facendo pressione sulla capoccia.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Arrivati a Ziguinchor siamo ospiti presso un hotel amico del Comitato, è
|
|
abbastanza lussuoso: c’è un bel ristorantino e anche una piscina con vista sul fiume.</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Lì troviamo una cricca di rapper, fun fact: uno di loro l’avevamo
|
|
conosciuto sul traghetto perché ci aveva chiesto di scattargli una foto. Facciamo amicizia, rappano e
|
|
il loro manager/videomaker </span><span class="c3">Mamina</span><span class="c13 c3"> si scopre essere
|
|
di Django, il villaggio la cui scuola elementare è stata fondata dal papà di Mimmo. </span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Quella sera mangiamo con il </span><span class="c3">proprietario
|
|
dell’Hotel</span><span class="c3"> e sua moglie: hanno servito anche carne di coccodrillo. Io ho
|
|
mangiato le mie amate cipolle.</span><sup class="c3"><a href="#ftnt2" id="ftnt_ref2">[2]</a></sup><span
|
|
class="c3"> </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Finito il banchetto, Ada ed io salutiamo la tavolata per fare un giro con gli
|
|
Hardcore Side, ovvero i rapper incontrati nel pomeriggio. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Giriamo per la città, la notte è semivuota, c’è
|
|
profumo di arachidi che vengono tostate, i regaz cantano un extrabeat e con Ada parliamo di quanto sia
|
|
meraviglioso essere in un altro continente.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Torniamo in hotel, Mimmo in un impeto di allegria alimentata da circostanze e alcool
|
|
</span><span class="c3">mi chiama “Alessandro</span><span class="c13 c3"> l’intellettuale di
|
|
sinistra” tutto ok ma in realtà mi chiamo Federico.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Arrivati a Koubanao, dopo i rituali saluti dei membri più storici del
|
|
Comitato con gli amici del villaggio, partiamo per il tour delle scuole locali: due </span><span
|
|
class="c3">materne</span><sup><a href="#cmnt6" id="cmnt_ref6">[f]</a></sup><span class="c3">, una elementare
|
|
e il lycée.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); width: 291.08px; height: 291.08px;"><img
|
|
alt="" src="images/image22.jpg"
|
|
style="width: 291.08px; height: 291.08px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); width: 291.99px; height: 291.99px;"><img
|
|
alt="" src="images/image5.jpg"
|
|
style="width: 291.99px; height: 291.99px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c3"><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 292.01px; height: 292.01px;"><img
|
|
alt="" src="images/image46.jpg"
|
|
style="width: 292.01px; height: 292.01px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); width: 288.72px; height: 288.72px;"><img
|
|
alt="" src="images/image18.jpg"
|
|
style="width: 288.72px; height: 288.72px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c3"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image31.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c3"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image8.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c13 c3"><br></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Il lycée è situato nella via principale; oltre all’istituto
|
|
superiore c’è la farmacia, un paio di piccoli alimentari che noi chiamavamo siop, la moschea,
|
|
la sede del Kdes (l’associazione locale per lo sviluppo della Casamance), lo spazio ospedaliero, la
|
|
banca, le capre, </span><span class="c9">🌵 le faraone a pois</span><span class="c3">, </span><span
|
|
class="c9">i cani randagi tutti uguali</span><span class="c3">,</span><span class="c9">🥑</span><span
|
|
class="c32"> </span><span class="c19"> le mucche bonarie ma con le corna aguzze,</span><span
|
|
class="c3"> 🍠il negozio di vestiti, gli alberi con sotto i fioi in motorino perennemente in
|
|
siesta, la fermata dei </span><span class="c3 c16">car rapides (autobus). </span><span class="c3">Una piazza
|
|
a tutti gli effetti che nelle ore diurne viene popolata dalle donne che vendono rinfreschi per gli studenti,
|
|
un ragazzo con le angurie e giare di terracotta di dimensioni bibliche, i meccanici che sistemano biciclette
|
|
e motorini, il muezzin che prega con i soci, tanti con lo smartphone in mano e la musica in condivisione ad
|
|
alto volume. A pranzo, alcuni vanno nel ristorantino associato all’istituto professionale: pochi
|
|
ristori in loco, molti </span><span class="c3">ragazzini</span><span class="c3"> arrivano con i grandi
|
|
vassoi di metallo per portare take-away a casa</span><span class="c19">,</span><span
|
|
class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c19"> il fegato ottimo, il
|
|
bissap. Ricordo di aver chiesto a </span><span class="c19">Malamine</span><span class="c19"> Dieme,
|
|
nostra guida nel villaggio, quale fosse il suo piatto preferito e lui non ha capito la domanda</span><span
|
|
class="c19">.</span><span class="c3"> Questo è l’andazzo generale del
|
|
villaggio.<br><br></span>
|
|
|
|
<!-- <span style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 100.27px -100.27px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(1.57rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(1.57rad) translateZ(0px); width: 603.21px; height: 402.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image49.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 402.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c3"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 402.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image32.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 402.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span> -->
|
|
|
|
<span class="c3"><br><br>Entriamo nel liceo, un saluto al guardiano e cominciamo
|
|
l’ispezione di </span><span class="c3">quell’architettura</span><span class="c3"> tanto
|
|
diversa dalla nostra italiana. La biblioteca ad esempio è un edificio tondo molto fresco
|
|
all’interno </span><span class="c9">( 🌵 molti libri sono stati donati e sono quasi tutti in
|
|
francese o inglese, nessuno in wolof o djola)</span><span class="c3">. Nelle aule grandi lavagne,
|
|
</span><span class="c9">finestre senza vetri</span><span class="c13 c3">, i muri esterni affrescati.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">E da uno di questi è partito tutto, il murale dell’aula di informatica:
|
|
dentro computer e monitor, fuori un dipinto</span><span class="c3 c27 c16"> epifanico,</span><span
|
|
class="c13 c3"> appena letto è rimbombato nella mia testa, entusiasta prendo la macchina
|
|
fotografica e scatto una foto. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3"><br></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c26 c3 c16">Internet: to learn, to discover and to be closer.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3 c16">The </span><span class="c3 c16">world a</span><span
|
|
class="c26 c3 c16"> planetary village.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Due frasi che racchiudono molteplici significati. Scritti e letti ora, senza
|
|
contestualizzazione, paiono magari un utopico <</span><span class="c3 c16">h1> </span><span
|
|
class="c13 c3">fine anni ‘90, ma trovarlo senza preavviso in mezzo al polveroso Senegal aveva un che
|
|
di emozionante.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<h2 class="c65 c43" id="h.tqsgdm2exqbr"><span class="c45 c41">Il murales come interfaccia—icona <br>per
|
|
accedere a Coubanao</span></h2>
|
|
<p class="c2 c63"><span class="c13 c62"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">🌞 Esistono immagini che puoi sentire e altre invece che non hanno nessun
|
|
potere attivo e sono inerti o addormentate o semplicemente anonime. Come i nomi e i gesti, anche le immagini
|
|
si caricano e svuotano di significati, in processi che un po’ a marea vanno e vengono, interagendo con
|
|
l’ambiente che abitano. Allo stesso tempo, di riflesso, certi luoghi e certe situazioni in cui
|
|
l’immagine si addensa acquistano un senso nuovo.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Il murales </span><span class="c1">dell’aula di informatica </span><span
|
|
class="c1">è stata un’immagine dura contro cui Poni ha battuto la faccia e ne è stato
|
|
profondamente colpito: la sua fisicità, la sua posizione e il contesto incredibile in cui si trovava
|
|
ha fatto come slittare la terra da sotto i piedi e in questo modo l’ingranaggio ha saltato un dente
|
|
del suo meccanismo andando dritto a quello successivo e mettendo in moto il lavoro del collettivo.</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Il murales ha generato un mulinello di eventi e sia nella sua forma reale che
|
|
nelle continue moltiplicazioni digitali ha iniziato ad assorbire e trasudare il senso, i discorsi e i
|
|
significati di ciò che gli stavamo costruendo attorno. Con dinamiche meticce tra il meme e il santino
|
|
con l’immagine della madonna, un * salta si è affidato all’icona del laptop disegnato sul
|
|
muro per avanzare un’ipotesi ⤏ che internet potesse essere diverso se utilizzato in contesti
|
|
diversi dal nostro, che internet potesse avere una propria località, una propria lingua straniera,
|
|
dei gesti o costumi non scaricati di default, ma installati localmente e condivisi con la comunità
|
|
online. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7 c29"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Al </span><span class="c1">ritorno</span><span class="c1"> di Poni dal Senegal
|
|
si è però attivato anche un altro murales: un murales digitalizzato, fotografato, caricato su
|
|
Facebook e scaricato nelle nostre chat. Un murales taggato e compresso, privato di tutti i suoi metadati cui
|
|
ne sono stati probabilmente sovrascritti altri: i suoi contenuti sono stati tradotti e riconfigurati per la
|
|
semantica web dagli algoritmi di un generico social. L’immagine digitale oltre al significato si
|
|
riempie e svuota anche di informazione, spesso a nostra insaputa o senza che ci facciamo troppo </span><span
|
|
class="c1">caso</span><span class="c1">. Un guscio di immagine che viaggia in cerchi sempre più ampi,
|
|
passando dalla facciata di una scuola in Casamance all’hard disk di un data centre svedese, secondo
|
|
alcune logiche disegnate confezionate ritagliate e cucite in California per poi vestire i nostri smartphone
|
|
mentre </span><span class="c1">scrolliamo</span><span class="c13 c1"> il feed in treno (direttrice
|
|
Bergamo-Milano via Carnate 😬 il loop più lungo...).</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 Come sotto una pioggia di informazioni </span><span
|
|
class="c3">sembrava</span><span class="c3"> comparire davanti a noi una ricostruzione a più
|
|
dimensioni del murales: dall’immagine bidimensionale </span><span class="c3">comparve</span><span
|
|
class="c3"> un asse di profondità che rendeva tangibile quella tensione tra il disegno e noi,
|
|
una connessione complessa che avrebbe portato ad una rete di relazioni.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Quella caricata sul web non era solo la foto di un bel viaggio e la chiusura di un
|
|
capitolo, ma un segnale irrequieto e continuo ping per la creazione di nodi di un ipotetico network. </span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c2"><span class="c1 c27 c35"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">🌞 La foto del murales è diventata un’icona per accedere al
|
|
Senegal:</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c35 c1 c27"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">1. </span><span class="c1">ll</span><span class="c1"> nodo attraverso cui tutti
|
|
i nostri discorsi dovevano passare per trovare una traduzione in quel Paese lontano. Un’interfaccia
|
|
che dava un linguaggio comune a entrambe le voci del discorso: noi e loro, con il dipinto in mezzo: un
|
|
portale attraverso cui passare per andare a Koubanao.</span><span class="c3"> 🍠 In altre
|
|
parole, l’interfaccia serve ad aiutare l'utente ad abitare una condizione virtuale, che sia un
|
|
software o che sia una ricerca in un villaggio dell’Africa subsahariana occidentale. </span><span
|
|
class="c1"> 🌞 L’interfaccia che si viene a creare non veicola completamente il mondo
|
|
opposto, ma è una semplificazione, un passaggio comune da cui filtra solo una ridotta gamma di
|
|
significati, </span><span class="c3">🍠 </span><span class="c1"> </span><span class="c3">che
|
|
</span><span class="c3">può facilitare certi gesti e nello stesso tempo impedirne altri</span><span
|
|
class="c1">. 🌞 Avete presente quel </span><span class="c1">meme del cammello e della cruna
|
|
dell’ago?</span><span class="c54"> 🥦 O quello del cammello e della grondaia? </span><span
|
|
class="c1">Una comodità in comune tra due discorsi che comunque faticheranno a parlarsi e non
|
|
potranno capirsi (restando ciascuno nel proprio contorno) perché fondamentalmente rimangono sguardi
|
|
non assimilabili. Questa parola in comune che abbiamo imparato </span><span class="c1">assieme</span><span
|
|
class="c13 c1"> è solo la prima, la prima e necessaria per poi aggiungere in un lavoro
|
|
collettivo altri pezzi fino a costruire un discorso nell’intersezione dei nostri due mondi.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c83"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">2. L’icona e l’interfaccia sono una immagine - parola - significato che
|
|
si autoavvera. L’icona home rappresenta, costruisce un senso e a tutti gli effetti porta alla home
|
|
quando viene cliccata. In quest’ottica l’icona è una promessa e richiede al sistema che
|
|
abita di essere un incantesimo coerente: come il dio garante che spacca la testa del Cartesio a metà
|
|
e si incarica di far corrispondere </span><span class="c1 c16">res cogitans</span><span class="c1"> e
|
|
</span><span class="c1 c16">res extensa</span><span class="c1">: «si si» gli dice dio: «Ci
|
|
sono qua io stai sicuro che quando schiacci refresh il browser si aggiorna». E</span><span
|
|
class="c1"> così facendo crea il concetto di </span><span class="c1 c16">refresh</span><span
|
|
class="c1">, ne associa un gesto, delle conseguenze e lo mette sull’albero al centro del giardino, in
|
|
attesa che poi qualche serpente faccia lo scher</span><span class="c1">zo. L’icona contribuisce alla
|
|
narrazione di un sistema attraverso le azioni e i gesti che la attivano e che attiva.</span><span
|
|
class="c13 c3"> </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 L’icona-murales attiva ed è attivata da un desiderio
|
|
collettivo, creando così di fatto un network rappresentando il network.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">3</span><span class="c1 c27">.</span><span class="c1"> 🌞 Questa
|
|
corrispondenza non è sempre data e ce ne accorgiamo dolorosamente o costruiamo castelli quando
|
|
qualcosa non funziona. Il meccanismo di un’icona non è garantito a monte, ma fa parte di un
|
|
sistema di significati che deve essere dichiarato. Un sistema che deve agire in entrambe le direzioni, al di
|
|
qua e al di là dell’interfaccia, con un loop coerente tra azione e reazione, tra feedback e
|
|
output.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">4</span><span class="c1">. Ogni immagine è frutto di un punto di vista ed
|
|
è facile cadere nella trappola de il Junji Ito occidentale </span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 596.00px; height: 473.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image3.png"
|
|
style="width: 596.00px; height: 473.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c1">Uno sguardo che crea da solo il sistema di senso entro cui il murales
|
|
vive, proiettandolo sull’altro senza dialogo e scambio.</span><span class="c13 c3"> </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c62"></span></p>
|
|
<h2 class="c65 c43" id="h.rrrvkryge3iq"><span class="c45 c41">Il binomio trauma e rivelazione <br>→ il secondo
|
|
viaggio (di un * salta)</span></h2>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 </span><span class="c3">Ci sono 208 Stati nel mondo, ognuno con le sue
|
|
politiche di navigazione, di censura, ognuno con più o meno accessibilità al World Wide Web,
|
|
con più o meno cavi sottomarini che arrivano sulle proprie coste. Le nazioni hanno popoli con
|
|
un'educazione differente e con un’educazione differente riguardo internet: qualcuno ci lavora,
|
|
qualcuno lo usa solo per svago, qualcuno per comunicare con i propri cari dall’altra parte del globo,
|
|
qualcuno ci fa arte, qualcuno fa tutte queste cose. Ognuna di queste azioni è ripetuta spesso o
|
|
saltuariamente. Se ogni interazione </span><span class="c3">performata</span><span class="c3"> sulla
|
|
rete venisse visualizzata come un puntino luminoso dal cielo, la fruizione di internet sembrerebbe un codice
|
|
morse schizofrenico che ci comunica l’attitudine connettiva della nostra specie, </span><span
|
|
class="c1">🌞</span><span class="c13 c1">con alcune zone più dense e altre meno.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 </span><span class="c3">Internet è un mezzo globale e il nostro
|
|
intento di ricerca di un internet locale è ancora aperto, un work in progress che potenzialmente non
|
|
avrà mai conclusione poiché ogni porzione di utenti in un dato luogo formano un microcosmo a
|
|
sé stante e potenzialmente questi </span><span class="c5 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://www.youtube.com/watch?v%3D-ZFTnzD6XdU%26ab_channel%3D%25E2%2580%25A0HOLYPARISHOFDOOM%25E2%2580%25A0&sa=D&source=editors&ust=1664189474323007&usg=AOvVaw3GWuE4-wSDG6cphCMQCQI3">microcosmi</a></span><span
|
|
class="c3"> sono infiniti. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🌵 Per questo quando</span><span class="c13 c9"> abbiamo iniziato a
|
|
riflettere sul tipo di progetto e sui temi che ci interessava approfondire, ci siamo resi conto che le
|
|
premesse avrebbero consentito di realizzare diverse declinazioni a partire da diversi luoghi. Con progetto
|
|
intendevamo infatti un punto di partenza, una direzione di ricerca il cui sviluppo sarebbe stato
|
|
necessariamente differente in base al posto che ci avrebbe accolti.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c9">Da un lato la cosa ci ha messi un po’ in crisi e non abbiamo potuto fare a
|
|
meno di chiederci se a questo punto avesse senso andare proprio in Senegal o se a spingerci non fosse in
|
|
realtà un semplice desiderio di avventura esotica.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Fortunatamente dall’altro abbiamo ritenuto che questa versatilità non
|
|
fosse una cosa negativa e siccome </span><span class="c16 c9">un * salta</span><span
|
|
class="c9"> è una </span><span class="c9">concrezione</span><span class="c13 c9"> nata
|
|
attorno all’idea di quel murales, a quel murales abbiamo deciso di restare fedeli.<br>Realizzare il
|
|
primo lavoro a Koubanao non avrebbe di certo escluso la possibilità di continuare lo studio altrove,
|
|
magari in luoghi a noi prossimi.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c13 c19">L’attenzione doveva andare anche
|
|
però in una direzione che definisse realmente la diversità tra due realtà comunicanti:
|
|
la nostra e la loro. Un'icona del resto ha il potere di mettere in contatto con il divino, con il mondo
|
|
virtuale e distante di Koubanao ma anche con se stessi. Ripensandoci la vena narcisistica di questa
|
|
rivelazione ha, in parte, reso necessario sviscerare il mistero: quali noi avremmo trovato dall’altra
|
|
parte, nelle sabbie africane in territori del tutto al di fuori della nostra portata immaginativa e al di
|
|
fuori delle nostre logiche determinanti.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9"><br><br>🌵 Così, dopo tanto discutere, scrivere, cancellare e
|
|
ripartire, siamo atterrati in Africa, abbiamo risalito il grande fiume Casamance e abbiamo posato i nostri
|
|
piedi sulla terra rossa di quella regione. Lì, di fronte a noi, fra la gente, la polvere e i manghi
|
|
☞ </span><span class="c16 c9">Internet: to learn, to discover and to be closer. The </span><span
|
|
class="c16 c9">world a</span><span class="c26 c16 c9"> planetary village.</span></p>
|
|
<p class="c82 c43 title" id="h.nbvjyqnm0xfu"><span class="c73 c75 c9 c81"> </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<h1 class="c6" id="h.2c3sealzpxry"><span>2. Internet locale?</span></h1>
|
|
<h2 class="c52 c43" id="h.ht5mt5ahrf4k"><span>Un reportaggio ma anche un anziano saggio</span></h2>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">🌞 Qua</span><span class="c13 c1"> abbiamo messo una panoramica sul
|
|
background teorico della nostra ricerca. Se immaginiamo questa pubblicazione tesa tra l’essere un
|
|
saggio e un reportage, questa sezione tende più verso sinistra. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 601.00px; height: 128.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image57.png"
|
|
style="width: 601.00px; height: 128.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><sup><a href="#cmnt7" id="cmnt_ref7">[g]</a></sup><sup><a href="#cmnt8"
|
|
id="cmnt_ref8">[h]</a></sup><sup><a href="#cmnt9" id="cmnt_ref9">[i]</a></sup><sup><a href="#cmnt10"
|
|
id="cmnt_ref10">[j]</a></sup></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c1">“come se fosse un’altalena”</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">Ciò non comporta un distacco dal reale comunque, o dalla natura narrativa e
|
|
discorsiva degli altri capitoli. Ognuno continua a scrivere con la propria voce ed è interessante
|
|
provare ad applicare questa modalità non solo al racconto di un viaggio, alle esperienze personali e
|
|
le impressioni di ciascuno, </span><span class="c1">ma anche al costruirsi di un ragionamento. Un pensiero
|
|
che bene o male trova la sua strada nella riflessione personale, ma anche da intuizioni </span><span
|
|
class="c1 c16">multiplayer </span><span class="c1">e un continuo ping pong maieutico</span><span
|
|
class="c13 c1">: sport preferito dei giovani nostri noi. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">Ci siamo organizzati in 3D:</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c27 c16">X asse locale / globale </span><span class="c1"><br>Inquadrare la
|
|
località e la globalità della rete espone e cerca di validare la necessità di un
|
|
</span><span class="c5 c1">internet situato</span><span class="c1">: un internet determinato da </span><span
|
|
class="c1 c27">urgenze collettive</span><sup><a href="#cmnt11" id="cmnt_ref11">[k]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt12" id="cmnt_ref12">[l]</a></sup><sup><a href="#cmnt13" id="cmnt_ref13">[m]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt14" id="cmnt_ref14">[n]</a></sup><sup><a href="#cmnt15" id="cmnt_ref15">[o]</a></sup><span
|
|
class="c1 c27"> e</span><span class="c1 c27"> identità culturali variegate</span><span
|
|
class="c1">,</span><sup><a href="#cmnt16" id="cmnt_ref16">[p]</a></sup><span class="c1"> non solo un
|
|
</span><span class="c1">network di estrattivismo e speculazione</span><sup><a href="#cmnt17"
|
|
id="cmnt_ref17">[q]</a></sup><sup><a href="#cmnt18" id="cmnt_ref18">[r]</a></sup><sup><a href="#cmnt19"
|
|
id="cmnt_ref19">[s]</a></sup><sup><a href="#cmnt20" id="cmnt_ref20">[t]</a></sup><span class="c1">.
|
|
L’altra faccia della medaglia è un approccio critico alla necessità di</span><span
|
|
class="c1"> </span><span class="c1 c27">protocolli globali</span><sup><a href="#cmnt21"
|
|
id="cmnt_ref21">[u]</a></sup><sup><a href="#cmnt22" id="cmnt_ref22">[v]</a></sup><sup><a href="#cmnt23"
|
|
id="cmnt_ref23">[w]</a></sup><span class="c1"> e </span><span class="c1">modalità di
|
|
comunicazione tra diverse località</span><span class="c1">, che portano dritti al secondo
|
|
asse.</span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c1 c27 c16 c39 c41"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c27 c16">Y asse </span><span class="c1 c27 c16">decentralizzato</span><span
|
|
class="c1 c27 c16"> / centralizzato</span><span class="c1"><br>Attraverso lo </span><span
|
|
class="c1">studio</span><sup><a href="#cmnt24" id="cmnt_ref24">[x]</a></sup><span
|
|
class="c1"> dell’infrastruttura di internet viene introdotto il discorso riguardo la
|
|
possibilità di un</span><span class="c1"> </span><span class="c1">protocollo comune di matrice
|
|
non coloniale</span><sup><a href="#cmnt25" id="cmnt_ref25">[y]</a></sup><span class="c1">.</span><span
|
|
class="c1"> Da qui il punto viene ampliato mettendo a confronto </span><span class="c1">web
|
|
centralizzato </span><span class="c1">vs decentralizzato</span><sup><a href="#cmnt26"
|
|
id="cmnt_ref26">[z]</a></sup><sup><a href="#cmnt27" id="cmnt_ref27">[aa]</a></sup><sup><a href="#cmnt28"
|
|
id="cmnt_ref28">[ab]</a></sup><span class="c1">,</span><span class="c1"> nella sua </span><span
|
|
class="c1 c27">architettura </span><sup><a href="#cmnt29" id="cmnt_ref29">[ac]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt30" id="cmnt_ref30">[ad]</a></sup><sup><a href="#cmnt31" id="cmnt_ref31">[ae]</a></sup><span
|
|
class="c1 c27">e </span><span class="c1 c27">urbanistica</span><sup><a href="#cmnt32"
|
|
id="cmnt_ref32">[af]</a></sup><sup><a href="#cmnt33" id="cmnt_ref33">[ag]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt34" id="cmnt_ref34">[ah]</a></sup><sup><a href="#cmnt35" id="cmnt_ref35">[ai]</a></sup><span
|
|
class="c1">. </span><span class="c1 c16">Quando rifiutare i software del padrone e quando invece detournarli
|
|
/ </span><span class="c16 c32">deleggittimarli</span><span class="c1"> </span><span class="c1 c16">/ o
|
|
caricarli dei</span><span class="c1 c16"> nostri personali significati</span><sup><a href="#cmnt36"
|
|
id="cmnt_ref36">[aj]</a></sup><sup><a href="#cmnt37" id="cmnt_ref37">[ak]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt38" id="cmnt_ref38">[al]</a></sup><sup><a href="#cmnt39" id="cmnt_ref39">[am]</a></sup><span
|
|
class="c1 c16">? </span><span class="c1">Fare affidamento sui software open source è </span><span
|
|
class="c1 c16">empowerment</span><span class="c1"> o</span><span class="c1"> tagliarsi le gambe da
|
|
soli</span><sup><a href="#cmnt40" id="cmnt_ref40">[an]</a></sup><span class="c1">? Scenari interessanti si
|
|
possono aprire mischiando il </span><span class="c1">DIY al </span><span class="c1">DIWO </span><sup><a
|
|
href="#cmnt41" id="cmnt_ref41">[ao]</a></sup><sup><a href="#cmnt42"
|
|
id="cmnt_ref42">[ap]</a></sup><sup><a href="#cmnt43" id="cmnt_ref43">[aq]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt44" id="cmnt_ref44">[ar]</a></sup><span class="c1">digitale.</span><sup><a href="#cmnt45"
|
|
id="cmnt_ref45">[as]</a></sup><sup><a href="#cmnt46" id="cmnt_ref46">[at]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt47" id="cmnt_ref47">[au]</a></sup></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c27 c16">Z asse custom / preset</span><span class="c1"><br></span><span
|
|
class="c1">Internet crea il contesto sociale in cui ci muoviamo, online ed offline</span><sup><a
|
|
href="#cmnt48" id="cmnt_ref48">[av]</a></sup><sup><a href="#cmnt49"
|
|
id="cmnt_ref49">[aw]</a></sup><sup><a href="#cmnt50" id="cmnt_ref50">[ax]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt51" id="cmnt_ref51">[ay]</a></sup><sup><a href="#cmnt52"
|
|
id="cmnt_ref52">[az]</a></sup><sup><a href="#cmnt53" id="cmnt_ref53">[ba]</a></sup><span class="c1">.
|
|
Conoscerne le dinamiche, le forme e la struttura diventa cruciale per non restare travolti dalle ondate di
|
|
narrazioni che genera. Si parla di costantemente (tra di noi, di un * salta) di una </span><span
|
|
class="c1 c27">alfabetizzazione digitale</span><sup><a href="#cmnt54" id="cmnt_ref54">[bb]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt55" id="cmnt_ref55">[bc]</a></sup><sup><a href="#cmnt56"
|
|
id="cmnt_ref56">[bd]</a></sup><sup><a href="#cmnt57" id="cmnt_ref57">[be]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt58" id="cmnt_ref58">[bf]</a></sup><sup><a href="#cmnt59" id="cmnt_ref59">[bg]</a></sup><span
|
|
class="c1">, ma effettivamente cosa intendiamo con alfabetizzazione? Forse creerebbe però il terreno
|
|
solido su cui muoversi da una rete di </span><span class="c1">preset,</span><span
|
|
class="c1"> </span><span class="c1">monolitica </span><span class="c1">e imposta a una serie
|
|
di</span><span class="c1"> “luoghi </span><span class="c32">custom”</span><span
|
|
class="c1"> che ci appartengono, e ai quali </span><span class="c1">sentiamo di
|
|
appartenere</span><sup><a href="#cmnt60" id="cmnt_ref60">[bh]</a></sup><sup><a href="#cmnt61"
|
|
id="cmnt_ref61">[bi]</a></sup><span class="c13 c1">. </span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">Chiude il capitolo uno sguardo sulla situazione che abbiamo trovato nel villaggio di
|
|
Koubanao, una condizione per certi versi non totalmente diversa da quella Italiana: </span><span
|
|
class="c1">disponibilità tecnologica penalizzata da un accesso limitato per questioni spesso
|
|
economiche, e per una mancanza di </span><span class="c1">alfabetizzazione</span><span
|
|
class="c1"> dcigitale</span><sup><a href="#cmnt62" id="cmnt_ref62">[bj]</a></sup><sup><a href="#cmnt63"
|
|
id="cmnt_ref63">[bk]</a></sup><span class="c3">.</span></p>
|
|
<h2 class="c52 c43" id="h.keb1ixgywc8"><span>X → </span><span class="c41 c45">Locale e globale</span></h2>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c5 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://computingwithinlimits.org/2021/papers/limits21-devalk.pdf&sa=D&source=editors&ust=1664189474331349&usg=AOvVaw3t_zZdKqdHKbKW296mvEOC">https://computingwithinlimits.org/2021/papers/limits21-devalk.pdf</a></span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c7 c29">Inquadrare la località </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">🍠 </span><span class="c3 c38">“Internet è una entità
|
|
singola ma con una miriade di proiezioni territoriali”</span><sup class="c3 c38"><a href="#ftnt3"
|
|
id="ftnt_ref3">[3]</a></sup></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1"><br>🌞 </span><span class="c1 c38">Cosa vuol dire internet locale? a quale
|
|
luogo ci si riferisce? Il luogo da cui viene trasmesso o il luogo in cui viene ricevuto? Il luogo in cui si
|
|
materializza, e cioè il computer, oppure tutti i posti che attraversa sotto forma di onda
|
|
elettromagnetica o cavo sotto nel mare?</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c38">Alcuni spunti:</span></p>
|
|
<ol class="c18 lst-kix_a5fbhul0w61g-0 start" start="1">
|
|
<li class="c36 c43 c22 title li-bullet-0" id="h.138no9hvjhtj"><span class="c1 c38">internet unisce luoghi
|
|
diversi indipendentemente dalla loro posizione, annullando di fatto il concetto di distanza, e forse
|
|
anche quello di </span><span class="c1 c38">località?<br></span><sup><a href="#cmnt64"
|
|
id="cmnt_ref64">[bl]</a></sup></li>
|
|
<li class="c36 c22 c43 title li-bullet-0" id="h.138no9hvjhtj-1"><span class="c1 c38">la località di
|
|
internet può avere diverse nature: può trattarsi di una località umana e abitata,
|
|
come anche deserta o sconosciuta o addirittura inaccessibile<br></span></li>
|
|
<li class="c36 c43 c22 title li-bullet-0" id="h.o69iad9ds9gs"><span class="c1 c38">la località di
|
|
internet è sempre da considerarsi plurale? nel senso come contorno delle diverse zone che
|
|
collega?</span><span class="c1 c38"> </span></li>
|
|
</ol>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<hr style="page-break-before:always;display:none;">
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c1 c38"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c1 c38"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c1 c38"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c41 c1 c38 c49"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c29">inquadrare la globalità</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1 c38">A</span><span class="c1 c38">nnullare la distanza forse ha come effetto che
|
|
chiunque possa proiettare la propria condizione sull’altrove, dando per assunto che tutti quanti siano
|
|
seduti per terra, o stiano scrollando le notizie dal telefono, o abbiano una connessione super veloce, o
|
|
siano effettivamente persone. Questo è un tranello in cui siamo indotti ed è la cosa
|
|
più lontana dalla realtà. Il corollario è il </span><span
|
|
class="c1 c38">memetto</span><span class="c1 c38"> del cane</span><sup class="c1 c38"><a href="#ftnt4"
|
|
id="ftnt_ref4">[4]</a></sup><span class="c73 c75 c1 c38">: nessuno sa chi sei, perché nessuno
|
|
è portato ad immaginare una situazione diversa da quella che abita.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c1 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c38 c19">Forse è
|
|
per questo che ci piace molto, internet ci rende padroni del nostro impero personale, uniformiamo la
|
|
realtà a nostra immagine. Vediamo</span><span class="c38 c19"> il </span><span
|
|
class="c38 c19">murales</span><span class="c38 c19"> </span><sup><a href="#cmnt65"
|
|
id="cmnt_ref65">[bm]</a></sup><span class="c38 c19">ma in realtà stiamo guardando noi stessi e
|
|
cosa c’è di meglio di uno specchio in questo mare di perduti viaggiatori tra dati, podcast,
|
|
meme, Netflix che ringrazio e maledico per i consigli fatti </span><span class="c38 c19 c16">ad
|
|
hoc</span><span class="c38 c19"> sulle mie ultime ricerche? Pure i suggerimenti di YouTube:
|
|
</span><span class="c38 c19 c27">in questi anni ho imparato a capire quanto una persona potesse essere
|
|
diversa da me proprio da questi suggerimenti</span><span class="c38 c19"> e, sempre con piacere, scopro
|
|
i </span><span class="c38 c19 c16">guilty pleasure</span><span class="c73 c75 c38 c19"> delle persone
|
|
simili ai miei, guarda un po’ anche lui si vede i video delle lotte tra insetti.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c1 c38"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c1 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c54">🥦 </span><span class="c54 c38">Internet trasforma lo spazio in tempo, anzi
|
|
lo annulla nella simultaneità del </span><span class="c54 c38 c16">real time.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c54 c38 c16"><br></span><span class="c54 c38">Considerazioni sul fatto che il presente
|
|
di internet cancella la storia locale del Senegal (e anche di tutti gli altri posti... ) </span><span
|
|
class="c73 c54 c38 c16 c76">in progress</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c76 c54 c38 c16"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c76 c54 c38 c16"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c54 c38">Questa idea di globalità sembra insomma essere un presupposto
|
|
fondamentale di internet, nel 2022 (sì, sono passati un po' di anni dal nostro viaggio in
|
|
Senegal) . Ne definisce l'essenza e anzi pare essere diventato il minimo comune denominatore per
|
|
qualsiasi comprensione di internet. Non che questo sia esattamente il primo pensiero che viene in mente a
|
|
noi nativi digitali sempre attaccati al cellulare. Il fatto è che la capacità di internet di
|
|
connettere diverse parti del globo, o di accorciare apparentemente le distanze fino ad </span><span
|
|
class="c54 c38">annullarle è</span><span class="c73 c75 c54 c38"> un qualcosa di così
|
|
naturalizzato nel nostro quotidiano che viene dato per scontato.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c54 c38">Essere connessi non è più un big deal, è del tutto
|
|
normale, anzi ci stupiamo e andiamo in crisi quando in certi posti la connessione è lenta o del tutto
|
|
assente. Questo ci porta a modificare la nostra comprensione delle cose nel nostro quotidiano, le nostre
|
|
stesse abitudini si sono sviluppate su una relazione necessaria con internet </span><span
|
|
class="c54 c38">(Linton Kwesi Johnson cantava "internet</span><span
|
|
class="c54 c38 c16"> </span><span class="c54 c38">is a bitch dere’s no escapin it”, o
|
|
almeno mi piace pensarlo). Se da una parte internet rimane una costante invisibile, dall'altra si rivela
|
|
con sicurezza attraverso certi gesti. Scrollare la bacheca, inviare messaggi ai nostri amici senza vederli
|
|
da mesi (parentesi sul fatto che ci sia stata ed è in corso una pandemia? lol), ordinare cibo sul
|
|
delivery service di turno, guardare serie tv su netflix o fare swipe su tinder (</span><span
|
|
class="c54 c38 c16">o le seghine su twitch),</span><span class="c41 c49 c54 c38"> sono tutte azioni
|
|
perfettamente normali, con un significato condiviso e presumibilmente condiviso con tutto il mondo.</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c54 c38">Cosa succede se non è più la globalità ad essere
|
|
il fondamento di internet ma internet il fondamento della globalità(ma soprattutto, l’internet
|
|
delle grandi piattaforme)? E non solo della globalità, che a questo punto passa del tutto in secondo
|
|
piano, ma dell'intera realtà in cui viviamo. perché è proprio questo che sembra
|
|
succedere oggi. Il fatto è che le big tech sono state davvero radicali nel puntare tutto su questo
|
|
strumento, e con tutto intendo davvero tutto, hanno portato alle estreme conseguenze questa idea di
|
|
globalità fino a farla diventare universalità. Non solo tutte le altre declinazioni di
|
|
internet sono completamente escluse dalla topologia creata dalle grandi piattaforme, ma l’intera
|
|
comprensione del mondo in cui viviamo passa, per la maggior parte, attraverso di esse.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c54 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c54 c38">L'idea di globalità di internet oggi è forse
|
|
più legata a questa universalità di gesti e significati che si portano dietro, creando un
|
|
immaginario che presumiamo sia condiviso da tutti quelli che hanno avuto a che fare con internet, che a sua
|
|
volta (per volere delle big tech) è ovunque. Insomma questa promessa di connessione globale di
|
|
internet è un po' un cane che si morde la coda ed è anche un'idea o una scusa un
|
|
po' obsoleta.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c54 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c54 c38">Annullare la distanza tramite internet è forse una delle pretese
|
|
più riuscite delle big tech, nel senso che non è vero che internet annulla le distanze, anzi
|
|
è piuttosto vero il contrario.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c54 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c54 c38">*una frase sul fatto che internet è completamente sincronizzato
|
|
con le nostre abitutidini e viceversa, influenzando i nostri ritmi fino a rallentarli o velocizzarli con
|
|
quelli delle grandi piattaforme. "hai speso 35 minuti su instagram" dice il timer che ho messo
|
|
alla mia app.*</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c54 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c54 c38">*se qui internet è così sovrabbondante *</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c54 c38">*</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c54 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c54 c38">*una frase sul fatto che l’internet delle big tech egemonizza i
|
|
modi di usare internet facendo presa sulle abitudini del nostro quotidiano. offrono una scorciatoia,
|
|
ottimizzano, facilitano etc.*</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c54 c38"> </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c54 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c41 c49 c54 c38">((((. Ma forse è più utile pensare a queste distanze in
|
|
termini di temporalità?</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c54 c38">real time e keeping up with platforms' rhythm.))</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c41 c49 c38 c54"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c54 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c54 c38">È a questo punto che si rende necessaria non solo l'idea di
|
|
un internet globale, ma bisogna anche comprendere che il nostro internet e il nostro uso di esso è
|
|
solo uno dei tanti, ed è tanto locale quanto l'internet locale che volevamo scoprire in
|
|
Senegal.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c54 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c41 c38 c16 c47">sta parte è da sistemare un tot, scritta di getto per rompere il
|
|
ghiaccio but workin’ on it :)</span></p>
|
|
<p class="c2 c59"><span class="c41 c49 c54 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15 c59"><span class="c54 c38">---- chiudere il pragrafetto con il fatto che annullare la distanza sia
|
|
spaziale che temporale possa essere per certi aspetti problematico, e che quindi ci interessa capire e
|
|
</span><span class="c54 c38">ricercare</span><span class="c54 c38"> in che modo internet possa
|
|
riappropriarsi del concetto di località. O meglio, in che modo si possa riconoscere e far emergere la
|
|
località di internet per legittimare e valorizzare realtà diverse dalla nostra.
|
|
(c'è un qualcosa di paurosamente coloniale nel pensare che le tecnologie siano tutte uguali e che
|
|
debbano essere usate nello stesso modo in tutto il mondo)</span><sup><a href="#cmnt66"
|
|
id="cmnt_ref66">[bn]</a></sup><sup><a href="#cmnt67" id="cmnt_ref67">[bo]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt68" id="cmnt_ref68">[bp]</a></sup></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 </span><span class="c41 c49 c1 c38">Ritorno agli spunti-ni dopo anni:
|
|
</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c1 c38"></span></p>
|
|
<ol class="c18 lst-kix_qodxs4fnef38-0 start" start="1">
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c73 c75 c1 c38">Internet unisce luoghi diversi. Il modo in cui
|
|
opera è fortissimamente dipendente dalla posizione geografica, economica e sociale di ogni punto
|
|
che connette. Una guaina culturale avvolge i cavi di fibra ottica e li annoda secondo precisi usi e
|
|
costumi. Queste forme e comportamenti sfuggono alla traduzione totale delle interfacce: vuoi
|
|
perchè ogni discorso digitale viene portato avanti contemporaneamente sia online che offline,
|
|
vicino e lontano dalle piattaforme, vuoi perchè queste interfacce mancano
|
|
dell’espressività necessaria che ogni voce richiede. Forse il concetto di distanza non
|
|
è annullato, ma nascosto. Coperto con un lenzuolo troppo corto. E forse quindi la località
|
|
continua ad esistere nonostante il miracolo del teletrasporto?<br></span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c1 c38">La località di internet è stratificata, e
|
|
forse potrebbe essere utile un glossario per evitare di finire a girare in tondo mentre ragioniamo.
|
|
Allora ecco un tentativo: una località d’uso, una località strutturale, una
|
|
località di progetto e una località di destinazione. <br><br>La località
|
|
d’uso è lo spazio online: la piattaforma, il sito, il servizio. Il gruppo di Facebook, la
|
|
diretta di Instagram, il thread di Twitter, la repo su Gitlab, la chat su Telegram, l’assistenza
|
|
clienti di Amazon, la mappa per seguire il rider di Gorillaz. È una località abitata da
|
|
utenti e consumatori.<br><br>La località strutturale è i cardini dell’infrastruttura
|
|
che permette alle località d’uso di esistere. Dallo smartphone al modem in casa, dalle
|
|
antenne 5G ai data center agli snodi dei cavi transoceanici. È una località abitata
|
|
prevalentemente da attori economici e istituzionali, ma anche tecnici, lavoratori e professionisti.
|
|
<br><br>La località di progetto è il luogo sociale, culturale ed economico in cui una
|
|
piattaforma viene concepita e disegnata. Spesso quando si parla di ambienti digitali ciò
|
|
corrisponde con una precisa posizione nord-occidentale del mondo. La località di progetto orienta
|
|
a livello ideologico l’uso di uno strumento, e la percezione che questo ha del mondo che gli sta
|
|
tutto attorno. È ancora una località abitata da attori economici e istituzionali, ma anche
|
|
da artistə, entità culturali ed enti legati al territorio. <br><br>La località di
|
|
destinazione è allo stesso tempo un luogo fisico e un contesto sociale. È il pubblico che
|
|
i designer hanno in mente quando progettano lo stile dei pulsanti di un’app e allo stesso tempo
|
|
l’area geografica in cui il discorso online può trovare un riverbero. Questo è
|
|
particolarmente evidente ad esempio nelle grandi città metropolitane dove i servizi di delivery
|
|
hanno un senso che scema via via ci si sposta verso la provincia. Spesso la località di progetto
|
|
e quella di destinazione sono strettamente connesse, e ciò provoca un feedback loop che rischia
|
|
di tagliare fuori le altre voci dal discorso della località. La località di destinazione
|
|
è abitata da utenti e consumatori.<br><br>Queste diverse zone non sono separate in maniera netta
|
|
e precisa, ma da contorni sfumati. Una persona può essere allo stesso tempo un utente,
|
|
l’admin del gruppo </span><span class="c1 c38 c16">Secret Sex Eels Sailors (marina</span><span
|
|
class="c1 c38 c16">ə</span><span class="c1 c38 c16"> LGBTQ🦈+) </span><span
|
|
class="c1 c38">e lavorare su una nave posacavi in mezzo al mare. Un rider può gestire una pagina
|
|
con 400k followers e portare la spesa a casa dei propri fan. I CEO della Silicon Valley sono poveri
|
|
cristi intrappolati dalle bestie che dovrebbero tener sotto controllo. Ecc.<br></span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c1 c38">Con in mente questi diversi aspetti diventa più
|
|
facile immaginare la località come qualcosa di plurale e condiviso, come un contorno che delimita
|
|
il possibile e il reale di ogni evento online. Mandando una newsletter dal Senegal nel canale di Un *
|
|
Salta mettiamo su un teatro dei burattini tra noi e gli studenti, l’infrastruttura delle
|
|
telecomunicazioni francesi Orange, la compagnia e la community di Telegram e i nostri amici collegati
|
|
dall’Italia e dal mondo.</span><span class="c1 c38"> Dietro le quinte a muover baracca: la
|
|
produzione delle manifatture tecnologiche orientali, la tratta e la violenza delle terre rare nel
|
|
continente africano, l’oscillare delle speculazioni e degli investimenti finanziari che
|
|
determinano il costo e il valore del viaggio del nostro messaggio. </span><span
|
|
class="c73 c75 c1 c38"><br><br>Il nostro lavoro come un * salta allora diventa un processo che cerca di
|
|
riconoscere dei marcatori utili a distinguere queste diverse località per poterci lavorare in
|
|
maniera sensata.</span></li>
|
|
</ol>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">🍠 </span><span class="c3 c16">Piccoli esempi utopici e distopici: tra
|
|
alternative non egemoniche e realtà </span><span class="c3 c16">estrattiviste</span><span
|
|
class="c26 c3 c16"> e speculative</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">I livelli sopraelencati son gli stessi ma le dinamiche possono cambiare:
|
|
l’utilizzo di altri strumenti social, di pubblicazione, di gestione può cambiare effettivamente
|
|
l’approccio a questo stack complesso tra interfaccia-utente-mondo</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">Generalmente quando parliamo di internet parliamo del protocollo HTTP, ma ci
|
|
sono altre soluzioni più ecologiche, utopiche e testarde: per esempio, il protocollo Gemini pare un
|
|
revival dell’internet 0.1, senza immagini senza styles, che vuole essere una risposta radicale alla
|
|
cultura della piattaforma e dello spreco di dati (-> wordpress, infinite scrolling)</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">La questione dell’internet decentralizzato in questi tempi è
|
|
abbastanza hyped, per via delle crypto, ma è soprattutto altro: a livello di social si possono
|
|
trovare esempi confederati come peertube o mastodon, software di, in questo caso, streaming video e social
|
|
stile twitter dove ogni istanza (= installazione in un server) decide la propria “bolla”, decide
|
|
con chi legarsi e con chi no. Agency</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">L’approccio più generale alla computazione può essere messo
|
|
in discussione: l’accelerazione nello sviluppo costante di gadget favolosi – obsolescenza ecc
|
|
– costruzione di semiconduttori in Taiwan – sostenibile come una macchia d’olio dio
|
|
boia</span></p>
|
|
<p class="c36 c20"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">da riformulare cioè vaffanculo al rural computing</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c3">This first axiom can be narrated by the old Nokia motto “connecting
|
|
people”: RC would connect people and the whole ecosystem thanks to a local-related-technology, tools
|
|
built according to what the ecosystem offers without any violent extractions of matter; but in the out-there
|
|
world this motto is linked to the fact that to build a smartphone takes an entire civilization:
|
|
"California, Japan, Taiwan, Congo, Switzerland, China are all connected by the supply chains of tech
|
|
capitalism."</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">So, sustainability is surely the core of RC, instead of planned
|
|
obsolescence, it's possible to think about planned longevity. Try to redraw computation for scaling down
|
|
the requirements from the material world must be fundamental. If the world our there is constantly
|
|
developing new, faster, more performing devices, is an acceleration of the catastrophe through extraction
|
|
and waste of energy, RC would think of another kind of acceleration: a raccoon accelerationism, based on
|
|
picking up rubbish to reuse for new purposes to embrace proper degrowth. This is a genuine meaning of
|
|
progress, that does not constantly imply the abandoning of the old. </span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">esempio pratico e concreto: </span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">permacomputing, computazione che prende ispirazione dalla
|
|
permacoltura</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c5 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=http://viznut.fi/texts-en/permacomputing.html&sa=D&source=editors&ust=1664189474338769&usg=AOvVaw3fCvezwEdip5YzUQrjwFbb">http://viznut.fi/texts-en/permacomputing.html</a></span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c3">rendere collettivo un processo computazionale è complesso perché o
|
|
si ha totale </span><span class="c3 c16">controllo</span><span class="c13 c3"> su certi processi
|
|
digitali (e non) o è proprio cazzo difficile avere empowerment quando si usa la suite di
|
|
micro***t</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">Ma chi, nel 2022, sbatte la testa su self-hosted servers e ci installa
|
|
dentro tutte le alternative possibili? solo dei disperati</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">ma questi disperati in realtà poi si coalizzano, fisicamente e
|
|
virtualmente, tramite network umani e infrastrutturali: servus.at, ec… [to find to remember]</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">alternative all’internet come network</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c5 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://paquetesemanal.eltoque.com/&sa=D&source=editors&ust=1664189474339387&usg=AOvVaw0CopZV23K2DvGycmwP8s3A">https://paquetesemanal.eltoque.com/</a></span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">la questione dell’estrattivismo non è solo una questione di
|
|
estrazione costante di dati in se ma è la questione dei contenuti creati (costantemente) da un sacco
|
|
di utenti: qui il problema è ambivalente, l’estrazione e l’archiviazione di ogni dato
|
|
è un problema più ecologico oltrechè di privacy, ma ci siamo rotti pure i suddetti a
|
|
parlare di privacy</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">questione legale del publishing su facebook: è roba di meta quando
|
|
schiacci il pulsante</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c3">e dall’altra parte il </span><span class="c3 c16">problema</span><span
|
|
class="c13 c3"> sono anche gli utenti per la totale o quasi mancanza di coscienza sullo stack di cui
|
|
stiamo parlando ma noi che ci possiamo fare? proprio nulla? o se la gente sa e se ne frega? è giusto
|
|
pure così <br>aspettiamo il collasso → collapse OS</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">pensare agli elementi dell’internet come qualcosa che può
|
|
decadere, scadere, andare in pensione, circa</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">IPFS => un altro modo per scambiare i files nell’internet senza
|
|
usare http, <br>c’è anche ONION ehehe, peergos</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">rete locali wireless guerrilla etc (libretto rosa sulla tech e altre
|
|
cose)</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c3">dare attenzione anche ai garden? revival dei blog? il modo in cui si
|
|
pubblica cambia tutto – scrivere qualcosa su facebook, su medium, su un self-made website è
|
|
differente – perchè?</span></p>
|
|
<p class="c20 c36"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c29">ecco una mappa</span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 449.33px;"><img
|
|
alt="" src="images/image15.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 449.33px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c29">mappa: forse bene fare un grafichetto</span></p>
|
|
<ul class="c18 lst-kix_6acrjzmj58fq-0 start">
|
|
<li class="c23 c22 li-bullet-0"><span class="c7 c29">uso - struttura - progetto - destinazione</span></li>
|
|
<li class="c23 c22 li-bullet-0"><span class="c7 c29">l’interazione tra questi strati è ciò
|
|
che caratterizza la forma di internet</span></li>
|
|
<li class="c23 c22 c50 li-bullet-0"><span class="c7 c29"></span></li>
|
|
</ul>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c7 c29"></span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c7 c29"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c29">network di estrattivismo e speculazione</span><sup><a href="#cmnt69"
|
|
id="cmnt_ref69">[bq]</a></sup><sup><a href="#cmnt70" id="cmnt_ref70">[br]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt71" id="cmnt_ref71">[bs]</a></sup><sup><a href="#cmnt72" id="cmnt_ref72">[bt]</a></sup></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c7 c29"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">social good </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c29">un internet determinato da </span><span class="c27 c29">urgenze
|
|
collettive</span><sup><a href="#cmnt73" id="cmnt_ref73">[bu]</a></sup><sup><a href="#cmnt74"
|
|
id="cmnt_ref74">[bv]</a></sup><sup><a href="#cmnt75" id="cmnt_ref75">[bw]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt76" id="cmnt_ref76">[bx]</a></sup><sup><a href="#cmnt77" id="cmnt_ref77">[by]</a></sup><span
|
|
class="c27 c29"> e</span><span class="c27 c29"> identità culturali variegate</span><span
|
|
class="c29">,</span><sup><a href="#cmnt78" id="cmnt_ref78">[bz]</a></sup><span class="c29"> </span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c29">un approccio critico alla necessità di</span><span
|
|
class="c29"> </span><span class="c27 c29">protocolli globali</span><sup><a href="#cmnt79"
|
|
id="cmnt_ref79">[ca]</a></sup><sup><a href="#cmnt80" id="cmnt_ref80">[cb]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt81" id="cmnt_ref81">[cc]</a></sup><span class="c29"> e </span><span
|
|
class="c29">modalità di comunicazione tra diverse località</span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c36 c20"><span class="c13 c1 c29"></span></p>
|
|
<hr style="page-break-before:always;display:none;">
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c41 c27 c78"></span></p>
|
|
<h2 class="c43 c52" id="h.1ydd5jnh4bv9"><span>Y → </span><span class="c45 c41">Decentralizzato vs
|
|
Centralizzato</span></h2>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<h3 class="c34" id="h.wah1j3tqekzq"><span class="c21">Inserto esterno della Sofia di tesi</span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🌵 </span><span class="c8">L’utilizzo di internet dalla nostra
|
|
posizione privilegiata ci appare omogeneo e in grado di fornire le stesse opportunità a tutti coloro
|
|
che possono permettersi una connessione. Invece, a dispetto della sua osannata globalità e
|
|
</span><span class="c8">di quanto affermato dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite</span><sup><a
|
|
href="#cmnt82" id="cmnt_ref82">[cd]</a></sup><span class="c12 c9"> (ovvero che gli stessi diritti
|
|
riconosciuti offline devono essere riconosciuti anche online), si registrano numerose discrepanze dovute a
|
|
situazioni politiche, economiche e sociali.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Nel periodo della nostra permanenza a Koubanao ha cominciato ad insinuarsi il
|
|
pensiero che studiando la storia e le dinamiche dell’infrastruttura di internet si potesse comprendere
|
|
meglio anche il tessuto della società contemporanea. Era solo un'intuizione, suggerita dalla
|
|
percezione di uno strisciante e silenzioso colonialismo digitale e non, ma facendo le giuste ricerche si
|
|
è rivelata precisa. In Senegal le conseguenze della dominazione francese si vedono ovunque, a partire
|
|
dalla lingua, passando dall’architettura fino ad arrivare a carcasse di macchine inglobate dalla
|
|
vegetazione.</span><span class="c27 c9"> Gli oggetti parlano chiaro, perché
|
|
l’infrastruttura fisica di internet non dovrebbe fare lo stesso? I</span><span class="c13 c9">nternet
|
|
che è diventato qualcosa di inscindibile, qualcosa di indelebile, qualcosa di indispensabile,
|
|
perché nell’immaginario collettivo rimane privo di forma?</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Sembra che si preferisca continuare a vivere nell’astrazione. È vero
|
|
che percepiamo la sua presenza principalmente attraverso cellulari, computer e tablet, senza poter accedere
|
|
a tutto ciò che accade oltre, ma la nostra consapevolezza dello strumento e del suo contesto non deve
|
|
limitarsi a far scorrere il</span><span class="c27 c9"> </span><span class="c13 c9">pollice sullo
|
|
schermo.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9"><br></span><span class="c9">Nel frattempo, per soddisfare il crescente aumento della
|
|
domanda di spazio di archiviazione e larghezza di banda, l’infrastruttura aumenta, assume forme
|
|
fisiche imponenti, si espande in tutte le direzioni e si impossessa di preziose risorse naturali. Ha
|
|
occupato i mari, la terra e i cieli, eppure sembra essere immateriale. Per chi la osserva è invece
|
|
</span><span class="c9">un’ingombrante</span><span class="c9"> manifestazione delle complesse
|
|
situazioni politiche, sociali e ambientali in cui ci troviamo. L’infrastruttura può diventare
|
|
un paradigma emblematico del nostro presente, se decidiamo di </span><span class="c9">prestarle</span><span
|
|
class="c9"> attenzione.<br>Internet e la tecnologia in generale sono un patto stretto con la terra, la
|
|
fibra ottica, l’acciaio, la plastica, la luce, gli </span><span class="c5 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://www.youtube.com/watch?v%3DVVJlKJi9FWU&sa=D&source=editors&ust=1664189474343939&usg=AOvVaw18mO1nOGB1XXsc1pPZKe37">squali</a></span><span
|
|
class="c13 c9">, gli scoiattoli, gli uccelli, l’aria e infine, anche con l’uomo.</span></p>
|
|
<p class="c15 c53"><span class="c13 c9">https://www.youtube.com/watch?v=VVJlKJi9FWU</span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 417.01px; height: 260.32px;"><img
|
|
alt="" src="images/image51.png"
|
|
style="width: 417.01px; height: 260.32px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9 c80"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c9">È il 17 ottobre 1851, fra St. Margaret’s Bay, in Inghilterra, e
|
|
Sangatte, in Francia, accade qualcosa che rivoluzionerà il futuro delle comunicazioni: viene posato
|
|
il primo cavo sottomarino del telegrafo.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Questo strumento stava già radicalmente cambiando la percezione del mondo e
|
|
le sue dinamiche, il progresso avanzava a gonfie vele ed eravamo in grado di espanderci fluidamente in ogni
|
|
direzione, lo spazio stava assumendo tutta una nuova connotazione e noi assieme a lui.<br>Adesso facciamo un
|
|
* saltino in avanti fino al 13 agosto 1858, quando Vittoria, regina a capo del Regno Unito di Gran Bretagna
|
|
e Irlanda, invia un messaggio oltreoceano per la prima volta nella Storia. Ebbene sì, il primissimo
|
|
cavo transatlantico entra in funzione (per solo un mese) (ma questo loro ancora non lo sanno). Le sue parole
|
|
sono </span><span class="c16 c9">“Europe and America are united by telegraphy. Glory to God in the
|
|
highest, on earth peace, goodwill towards men”. </span><span class="c13 c9">Grandi feste, grandi
|
|
parate, grandi discorsi, grandi incendi:</span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 184.01px; height: 144.12px;"><img
|
|
alt="" src="images/image12.jpg"
|
|
style="width: 184.01px; height: 144.12px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">“We have been having a great time here, celebrating the success of the
|
|
Atlantic Cable, cannon, flags, shouts, extra-papers, & extra-policemen, fireworks, crowds, processions,
|
|
music, illuminations, transparencies, &c., &c., and ended by nearly burning down the City Hall, in
|
|
our delight, it having caught from the fireworks, and lost its cupola, and part of its upper
|
|
story.”</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Lettera del 18 agosto 1858 inviata da un visitatore di New York a suo zio</span><sup
|
|
class="c9"><a href="#ftnt5" id="ftnt_ref5">[5]</a></sup></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Non tutti però sono della stessa opinione, sull’Harper’s Weekly
|
|
in una vignetta del 16 maggio 1857 si vedono due borseggiatori intenti a scambiarsi queste battute:
|
|
</span><span class="c16 c9">“Folks call this Telegraph a Great Hinvention! I say it's mean!
|
|
It don't give a Cove a fair chance! They'll know all about him in Hamerica afore he gets
|
|
there!”<br></span><span class="c13 c9">Già, perché il telegrafo non servirà solo
|
|
a diffondere la pace e ad unire i continenti, in breve tempo si trasformerà da invenzione scientifica
|
|
a strumento di potere al servizio dei grandi imperi coloniali. I suoi tentacoli svilupperanno una rete
|
|
militarmente e commercialmente strategica per migliorare il controllo sui territori sottomessi. Ed è
|
|
così che le presunte missioni di civilizzazione e le teorie che il progresso tecnologico avrebbe
|
|
migliorato la vita dei “primitivi”, si dimostreranno semplici mire per sottomettere proprio
|
|
coloro che promettevano di liberare. La tecnologia giustificherà le azioni degli imperi e darà
|
|
alla violenza sistematica una parvenza di civiltà, la vestirà di bianco per farla sfilare
|
|
davanti agli europei soddisfatti delle loro buone azioni. La tecnologia non modificherà le dinamiche
|
|
di potere, ma ne verrà imbrigliata, diventando una fonte di immenso guadagno per coloro che
|
|
riusciranno ad assumerne il controllo.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c9">Oltre al danno, non crediate di scamparla, ci sarà anche la beffa, in
|
|
quanto l’esistenza stessa di questo strumento non sarebbe stata possibile senza il contributo delle
|
|
risorse, delle conoscenze e della manodopera delle colonie. Per esempio, da esse proviene la guttaperca, una
|
|
macromolecola di origine vegetale derivante dal lattice disseccato di varie specie di alberi della famiglia
|
|
delle Sapotacee, tutte indigene della regione indomalesef. Questo materiale si era rivelato l’unico
|
|
abbastanza resistente da poter sopportare l’ambiente sottomarino isolando i cavi in rame del
|
|
telegrafo. Uno strano gioco del destino ha voluto che le specie di questo albero crescessero solamente nei
|
|
territori delle colonie inglesi, francesi e olandesi, facilitandone lo sfruttamento.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c9">Inutile dire che gli esiti di questa scoperta saranno catastrofici e causeranno
|
|
una vera e propria strage. Secondo quanto scrive lo studioso francese Eugène Sérullas, a
|
|
Singapore la pianta si era già estinta prima del 1857, a Malacca e Selangor lo sarà entro il
|
|
1875, e a Perak entro il 1884. Nei primi anni del Novecento si stima inoltre che la guttaperca nei cavi
|
|
ammonti a circa 27000 tonnellate e supponendo che da ogni albero si ricavi una media di 311 g di
|
|
lattice, arriviamo alla conclusione che in nome del progresso furono abbattute 88 milioni di piante.</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9"><br>Se ci spostiamo in India nel 1851 possiamo osservare William Brooke
|
|
O’Shaughnessy, un fisico irlandese facente parte della British East India Company, mentre sviluppa un
|
|
sistema telegrafico diverso da quello che si sta studiando in Europa e America. Il suo lavoro vanta un
|
|
utilizzo di tecniche metallurgiche tradizionali e indiane, affidandosi al lavoro di artigiani
|
|
locali.</span><sup class="c9"><a href="#ftnt6" id="ftnt_ref6">[6]</a></sup><span
|
|
class="c13 c9"> Tuttavia i meriti delle persone indigene non verranno riconosciuti in quanto il loro
|
|
apporto non si può considerare all’altezza di quello degli scienziati europei.<br>Sempre in
|
|
India durante la dominazione inglese, qualora ci capitasse di entrare in una stazione telegrafica, noteremmo
|
|
una divisione dei ruoli molto impari, infatti gli impiegati sarebbero tutti indiani mentre i telegrafisti
|
|
principalmente europei. Questa ripartizione dei compiti crea una forte gerarchia e impedisce a chi si trova
|
|
più in basso di acquisire le conoscenze per ottenere l’indipendenza e le capacità
|
|
sufficienti ad utilizzare lo strumento.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Bene, dopo tutti questi pellegrinaggi spazio temporali per seguire le violente
|
|
vicende di un vecchio strumento che probabilmente nessuno di voi ha mai visto dal vivo né tanto meno
|
|
usato, è giunto il momento di dare alcune spiegazioni. Il telegrafo ci riguarda molto più di
|
|
quanto immaginiamo, anzi, ci riguarda talmente da vicino che ogni giorno abbiamo a che fare con esso. Molti,
|
|
ma non tutti, sanno che il 99% dei nostri dati passa attraverso dei cavi sottomarini in fibra ottica
|
|
adagiati sui fondali dei mari e gli oceani. All’inizio del 2019 TeleGeography</span><sup class="c9"><a
|
|
href="#ftnt7" id="ftnt_ref7">[7]</a></sup><span class="c9"> stima fossero in servizio
|
|
approssimativamente 378 cavi per un totale di circa 1.2 milioni di km, anche se fare i calcoli con
|
|
precisione è sempre complesso dato che ne vengono continuamente attivati di nuovi e i più
|
|
vecchi vengono dismessi. Fin qui, nulla di strano, è il progresso che avanza, siamo abituati ai
|
|
grandi numeri.<br>Quello che più ci interessa è che la geografia della rete dei cavi
|
|
sottomarini è una delle più statiche nella storia delle comunicazioni, il che significa che i
|
|
percorsi dei cavi in fibra ottica ricalcano quelli delle vecchie linee telegrafiche, </span><span
|
|
class="c9">ereditandone</span><span class="c13 c9"> la topografia coloniale.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Per questo motivo i Paesi a sud del mondo che non hanno avuto un ruolo fondamentale
|
|
nell’espansione del telegrafo si trovano con un’infrastruttura molto precaria, mentre gli ex
|
|
imperi coloniali come Gran Bretagna, Francia e America possono fare affidamento su una solida rete.
|
|
Nell’Africa post </span><span class="c9">coIoniale</span><span class="c9"> la maggior parte delle
|
|
linee telegrafiche posate nella frenesia della colonizzazione non sono state sostituite con i nuovi cavi
|
|
telefonici e in fibra ottica.</span><sup class="c9"><a href="#ftnt8" id="ftnt_ref8">[8]</a></sup><span
|
|
class="c13 c9"> I maggiori proprietari delle infrastrutture sono americani o europei e spesso scelgono
|
|
i nodi di scambio solo come punti di appoggio per collegare il resto del mondo. Infatti se dei cavi passano
|
|
vicino alle acque territoriali dei Paesi o addirittura emergono sulla loro costa non bisogna credere che
|
|
quei territori siano automaticamente connessi ad internet. Come per esempio il Sahara Occidentale, davanti
|
|
al quale passano circa otto cavi sottomarini, alcuni dei quali emergono anche sulle Canarie, senza che
|
|
però ci sia una connessione con lo Stato. Lo stesso avviene in Eritrea, nelle cui acque di cavi ne
|
|
passano dodici ma non è mai stata realizzata una deviazione verso la terraferma.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Le stazioni che accolgono i cavi nel punto dove emergono sono dei buoni parametri
|
|
per valutare la solidità dell’infrastruttura di un luogo: più le stazioni sono numerose,
|
|
più la connessione è stabile. I cavi in fibra ottica possono essere danneggiati facilmente, le
|
|
principali insidie sono di natura umana come le ancore o la pesca a strascico, ma anche le correnti marine,
|
|
i terremoti e gli animali possono causare dei grossi problemi. Ospitare una sola stazione significa essere
|
|
esposti a tutti questi agenti e subire un guasto ai pochi cavi di collegamento ormai significa venir
|
|
tagliati fuori dal resto del mondo. Il problema non è tanto quello di non poter avvisare la mamma che
|
|
faremo tardi a cena, ma un rallentamento, se non addirittura un’interruzione, dei servizi e
|
|
dell’economia. I casi in cui dei Paesi hanno dovuto confrontarsi con questa situazione sono
|
|
molteplici. Per esempio nel 2008 l’ancora di una nave nei pressi di Alessandria d’Egitto ha
|
|
danneggiato due linee di cavi riducendo la connessione internet in Egitto del 70%, in India del 60% e ha
|
|
influito su quella di altri cinque Paesi in Asia Meridionale e Medio Oriente. Nel 2012 un’altra ancora
|
|
ha reciso uno dei cavi che emergevano nell’unica stazione del Kenya, a Mombasa, e questo danno ha
|
|
inficiato sulla connessione internet di sei Stati dell'Africa orientale. Invece nell’aprile del
|
|
2018 la Mauritania ha perso completamente l’accesso a internet quando l’African Coast to Europe
|
|
(ACE) si è spezzato all’altezza di Nouakchott </span><span class="c9">per motivi poco
|
|
chiari</span><sup><a href="#cmnt83" id="cmnt_ref83">[ce]</a></sup><sup><a href="#cmnt84"
|
|
id="cmnt_ref84">[cf]</a></sup><span class="c9">, lasciando il Paese senza connessione per 48h e causando
|
|
significativi problemi ad altri dieci Stati africani.<br><br>Ci sono anche casi in cui a guardare il numero
|
|
delle stazioni ci pare che l’infrastruttura sia solida, ma quando si studia la loro funzione si viene
|
|
a scoprire che sono lì unicamente per la loro posizione strategica. In alcuni casi infatti servono
|
|
solo da snodo per portare la connessione in altre parti del mondo e il risultato è che il tasso di
|
|
penetrazione di internet risulta misero rispetto all’infrastruttura presente sul territorio. Questa
|
|
situazione evidenzia ancora una volta come lo</span><span> </span><span class="c9">sfruttamento dei
|
|
Paesi</span><span class="c9"> in via di sviluppo</span><sup><a href="#cmnt85"
|
|
id="cmnt_ref85">[cg]</a></sup><sup><a href="#cmnt86" id="cmnt_ref86">[ch]</a></sup><span
|
|
class="c13 c9"> non si sia mai arrestato, permettendo al nord del mondo di progredire senza che gli
|
|
Stati ospiti possano trarre beneficio dal fondamentale ruolo che rivestono per l’infrastruttura
|
|
globale.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c9">I cavi sottomarini sono solo uno dei tanti ingranaggi dell’infrastruttura
|
|
e a qualsiasi livello del sistema possiamo trovare gli stessi meccanismi di funzionamento, anche se inseriti
|
|
in contesti differenti. Gli esempi che ho citato non sono che una parte dei complessi fattori geopolitici,
|
|
sociali e ambientali che compongono, strutturano e modificano il nostro presente.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c9">Le grandi discrepanze e le debolezze infrastrutturali tuttavia sono destinate ad
|
|
assottigliarsi, in quanto l’avanzata della tecnologia è un processo irreversibile al quale ogni
|
|
continente sta andando incontro. Una delle questioni più scottanti diventa quindi non tanto la
|
|
denuncia di queste differenze, ma le modalità con cui l’infrastruttura cresce, si rafforza o
|
|
viene implementata nelle zone che sono più fragili e dispongono di meno risorse.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Prendendo in considerazione i cavi uno degli aspetti interessanti nel loro aumento
|
|
è l’incremento costante degli investimenti da parte dei </span><span class="c16 c9">content
|
|
providers</span><span class="c9"> come Google, Facebook, Microsoft e Amazon, i quali hanno cominciato
|
|
come clienti di capacità all’ingrosso ma adesso consumano oltre il 50% di tutta la larghezza di
|
|
banda internazionale e la crescente richiesta di spazio li ha spinti a possedere sempre più
|
|
infrastrutture con il risultato che negli ultimi sei anni i cavi da loro parzialmente posseduti si sono
|
|
ottuplicati.</span><sup class="c9"><a href="#ftnt9" id="ftnt_ref9">[9]</a></sup></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c9">I cavi sottomarini sono la nuova via della seta e trasportano una delle merci
|
|
più preziose e redditizie: i dati. Gestire questa rete significa gestire tutti gli scambi e il
|
|
traffico delle comunicazioni mondiali. Ma quand’è che si supera il confine fra gestione e
|
|
controllo?</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Spostandoci invece sulla terraferma e parlando di cloud nel 2018 la Synergy Research
|
|
Group ha pubblicato una ricerca in cui risulta che ci sono cinque attori principali nel mercato dei data
|
|
centre: Amazon Web Services (AWS), Microsoft, IBM, Google e Alibaba. Queste compagnie insieme controllano
|
|
tre quarti di tutto il mercato</span><sup class="c9"><a href="#ftnt10" id="ftnt_ref10">[10]</a></sup><span
|
|
class="c9"> e in testa al gruppo si trova AWS, che tutt’oggi detiene la quota del 33% sul mercato
|
|
mondiale.</span><sup class="c9"><a href="#ftnt11" id="ftnt_ref11">[11]</a></sup></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Anche nei cieli sembra che il quadro non sia diverso: ai primi posti per colmare le
|
|
lacune infrastrutturali terrestri ci sono Google/Alphabet, Facebook/Meta e Amazon. Infatti mentre il mondo
|
|
intero si sta trasformando in un codice/spazio rendendo impossibile vivere senza la connessione internet, ci
|
|
sono zone in cui invece la tecnologia digitale non ha ancora messo radici e dove arrivare via terra è
|
|
troppo difficile. Quando i Governi non hanno i mezzi o sembra non siano interessati a colmare queste lacune
|
|
infrastrutturali, intervengono prontamente le grandi corporazioni, le quali per risolvere il problema stanno
|
|
studiando e mettendo in campo diverse soluzioni: da droni a palloni aerostatici a più classici
|
|
satelliti.<br>Ma i Big Tech non subentrano solo a livello fisico, </span><span class="c8">accade infatti che
|
|
le grandi aziende tentino di condizionare anche verso un determinato utilizzo della connessione. Uno degli
|
|
esempi più evidenti ci arriva da Facebook, con i suoi servizi gratuiti quali Free Basics e Facebook
|
|
zero, applicazioni che permettono di connettersi ad una versione ridotta del social e a dei servizi di base
|
|
come le notizie, senza pagare un abbonamento dati. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Alle accuse che gli vengono rivolte riguardo la violazione della neutralità
|
|
della rete, la corporation risponde che avere accesso ad una parte di internet è meglio che non avere
|
|
accesso a nulla. I rischi di queste limitazioni sono grandi, fra i primi quello che nelle aree in cui non
|
|
c’è stata una crescita graduale assieme al web, Facebook diventi l’unica rappresentazione
|
|
ed esperienza possibile della rete </span><span class="c12 c9">(fra l’altro il nome della sua grande
|
|
partnership Internet.org la dice lunga sull’immagine che l’azienda vuole dare di se
|
|
stessa).</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c9">Questo processo sembra proprio quello in atto a Koubanao, dove
|
|
l’infrastruttura c’è e funziona, ma la gente locale fa fatica ad affrontarne i costi e
|
|
l’accesso limitato che di tanto in tanto riesce ad acquistare la tiene costretta nello spazio dei
|
|
social. Un po’ perché con 75 MB non si ha molto respiro, un po’ per la mancanza di
|
|
alfabetizzazione digitale, un po’ per le ingerenze dei servizi gratuiti che monopolizzano la
|
|
navigazione sfruttando le difficoltà economiche.<br></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c9">In questi contesti di pieno sviluppo e di avanzamento, dove tutto è in
|
|
forte mutamento, abbiamo la possibilità di costruire davvero qualcosa che guardi al futuro, delle
|
|
nuove ibridazioni fra territorio e tecnologia, delle nuove reti e delle nuove conformazioni sociali e
|
|
spaziali che partano dalle configurazioni già esistenti e che tengano conto della complessità
|
|
dando vita a delle interazioni attive.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c8">Se queste aree tumultuose diventano preda degli investitori occidentali e cinesi e
|
|
delle loro ideologie, il risultato sarà fallimentare. Lo sviluppo non va imposto e controllato, ma
|
|
modulato. L’arrivo di capitali stranieri non è sbagliato, a patto che dialoghi con le
|
|
entità locali. Deve quindi esserci sempre un bilanciamento fra ciò che entra e ciò che
|
|
esce, l’infrastruttura non può restare invisibile e crescere solo </span><span
|
|
class="c8">assieme</span><span class="c12 c9"> a chi la possiede, bisogna che accompagni, generi e sia
|
|
il risultato di nuove strutture sociali, economiche e ambientali.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c8 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c5 c17 c57 c38"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=http://www.internet3d.org/&sa=D&source=editors&ust=1664189474349300&usg=AOvVaw26aF8l4wOKLpKWTI9S8MHD">http://www.internet3d.org/</a></span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 601.70px; height: 129.33px;"><img
|
|
alt="" src="images/image61.png"
|
|
style="width: 601.70px; height: 129.33px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c8 c38"><br></span>
|
|
<hr style="page-break-before:always;display:none;">
|
|
</p>
|
|
<h3 class="c36 c43" id="h.v9mm8q2n2cbp"><span class="c21">Riguardo l’urbanistica (= chi ci abita lì e
|
|
come) e la natura di internet(cosa si intende per natura?)</span></h3>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c3">🍠 </span><span class="c3">Internet è uno strumento globale: la
|
|
sua infrastruttura (semplificando: i cavi sottomarini che percorrono il globo) ha una </span><span
|
|
class="c3">portata</span><span class="c3"> </span><span class="c3">globale</span><span
|
|
class="c3">,</span><sup><a href="#cmnt87" id="cmnt_ref87">[ci]</a></sup><span class="c3"> ma i servizi
|
|
e le interfacce che la abitano potenzialmente possono avere forme di diversa grandezza e diverse
|
|
sfumature.<br><br></span><span class="c3">Internet non è uguale dappertutto: dipende dalle leggi di
|
|
un certo paese, dalle regole di copyright, dalla censura e così via.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Prima di tutto c’è da dire che Internet è potenzialmente
|
|
il</span><span class="c3"> primo </span><span class="c3 c48">e unico</span><sup><a href="#cmnt88"
|
|
id="cmnt_ref88">[cj]</a></sup><span class="c3"> spazio comune condiviso presente in tutto il mondo,
|
|
però</span><span class="c3"> </span><sup><a href="#cmnt89" id="cmnt_ref89">[ck]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt90" id="cmnt_ref90">[cl]</a></sup><span class="c1">🌞 </span><span class="c1">forse
|
|
questo non è 100% ver</span><sup><a href="#cmnt91" id="cmnt_ref91">[cm]</a></sup><span class="c1">o,
|
|
si pensi ad esempio al mare aperto e alle acque internazionali. CTRL C CTRL V da Wiki </span><span
|
|
class="c5 c1">L'alto mare costituisce una </span><span class="c5 c1 c16">res communis omnium</span><span
|
|
class="c5 c1">, cioè un bene appartenente a tutti: qualsiasi Stato, anche privo di sbocco al mare, ha
|
|
piena libertà di navigazione e di sorvolo, nonché di posare cavi o condotte sottomarine,
|
|
costruire isole artificiali e altre installazioni purché autorizzate dal diritto internazionale; ogni
|
|
Stato ha inoltre piena libertà di pesca e di ricerca scientifica</span><span class="c13 c1">.</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">Sono più gli Stati non connessi a internet o quelli senza uno sbocco sul
|
|
mare? </span><sup><a href="#cmnt92" id="cmnt_ref92">[cn]</a></sup></p>
|
|
<p class="c23"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 264.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image23.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 264.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c1">Stati non bagnati dal mare (fonte wikipedia e il mondo) (47 al 2020) (in nero
|
|
gli stati che non confinano col mare, in rosso gli stati che non confinano doppiamente col mare)</span></p>
|
|
<p class="c23"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 377.33px;"><img
|
|
alt="" src="images/image29.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 377.33px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><sup><a href="#cmnt93" id="cmnt_ref93">[co]</a></sup></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">aree con utilizzo di internet inferiore al 20% della popolazione </span><span
|
|
class="c3">(</span><span class="c5 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://it.businessinsider.com/paesi-dove-non-ce-internet-mare-aerei/&sa=D&source=editors&ust=1664189474351314&usg=AOvVaw006aFmHjbf8sXrSCD8IPG4">fonte
|
|
Business Insider 2019</a></span><span class="c3">) </span><span class="c13 c1">(35 al 2019) </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">è interessante questa affinità tra lo spazio web e quella del mare
|
|
aperto, e come proprio nel mare stia una parte nevralgica dell’infrastruttura di internet. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">🍠 Il </span><span class="c3">linguaggio cibernetico</span><sup><a
|
|
href="#cmnt94" id="cmnt_ref94">[cp]</a></sup><sup><a href="#cmnt95" id="cmnt_ref95">[cq]</a></sup><span
|
|
class="c3">, quello dei computer, parte da un’affascinante dicotomia che se la gioca con 0 e 1, spento
|
|
e acceso. Combinando in serie questo primo segnale, parte una serie di astrazioni che contengono la logica
|
|
matematica di base (</span><span class="c3">dichiarazioni “e”, “o”</span><sup><a
|
|
href="#cmnt96" id="cmnt_ref96">[cr]</a></sup><sup><a href="#cmnt97" id="cmnt_ref97">[cs]</a></sup><span
|
|
class="c3"> , somme, sottrazioni e via discorrendo) fino ad arrivare a qualsiasi comando che noi umani
|
|
vogliamo far interpretare ai computer: un simpatico </span><span class="c3">effetto farfal</span><sup><a
|
|
href="#cmnt98" id="cmnt_ref98">[ct]</a></sup><span class="c13 c3">la su cui si costruisce tutta la
|
|
computazione.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3"><br>Quando il computer si connette ad un altro computer potenzialmente si mette in
|
|
pratica una discussione</span><span class="c3">, c’è una c</span><span class="c3">omunicazione
|
|
</span><span class="c3">di fatto</span><sup><a href="#cmnt99" id="cmnt_ref99">[cu]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt100" id="cmnt_ref100">[cv]</a></sup><span class="c13 c3">. C’è chi manda e
|
|
c’è chi riceve, praticando codifiche e decodifiche. E’ necessario mettersi
|
|
d’accordo su che protocolli usare e che regole rispettare.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">Così avviene una qualsiasi comunicazione cibernetica, umani che chiedono
|
|
a macchine di spedire un messaggio ad un’altra macchina da far leggere ad un altro umano. È un
|
|
gioco di saperi che, parlando di rete, si concentrano in server e questa concentrazione genera potere, un
|
|
potere passivo che plasma la condotta delle persone.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">Per esempio, nell’internet ci si può formare politicamente, si
|
|
può aderire ad una ideologia su Reddit o si può scegliere quale sito di informazione seguire,
|
|
prendendo in considerazione o meno la fattualità delle notizie riportate.<br>Questi sono solo due
|
|
piccoli esempi di come internet possa modificare le forme e i confini della realtà personale,
|
|
interpersonale e oltre-personale.</span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">La forma di internet, </span><span class="c3">se si potesse
|
|
rappresentare</span><sup><a href="#cmnt101" id="cmnt_ref101">[cw]</a></sup><span class="c3">, prenderebbe la
|
|
forma di un network</span><span class="c3"> </span><span class="c3">decentralizzato</span><span
|
|
class="c3">, ma l’architettura del web era distribuita diversamente nei suoi primi anni di esistenza e
|
|
il suo spazio veniva abitato diversamente.</span><span class="c13 c3"> </span></p>
|
|
<p class="c23"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 494.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image53.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 494.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><sup><a href="#cmnt102" id="cmnt_ref102">[cx]</a></sup><span class="c3"><br></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Internet è questo miscuglio di protocolli di </span><span
|
|
class="c3">comunicazione e file sedimentati in computer di altra gente </span><sup><a href="#cmnt103"
|
|
id="cmnt_ref103">[cy]</a></sup><span class="c13 c3">connessi con computer di altra gente: internet
|
|
è tale perché è una continua connessione di relazioni antropiche ma soprattutto di
|
|
macchine, che comunicano tra di loro con diversi linguaggi più o meno astratti.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p><sup><a href="#cmnt104" id="cmnt_ref104">[cz]</a></sup>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Una pagina </span><span class="c3">html</span><sup><a href="#cmnt105"
|
|
id="cmnt_ref105">[da]</a></sup><span class="c3"> (hyper text markup language, ovvero il linguaggio
|
|
per scrivere le pagine web</span><span class="c3 c16">)</span><span class="c3"> nasce in un editor di
|
|
testo in locale, nel proprio computer, per poi diventare coinquilina di altre pagine html in un</span><span
|
|
class="c3"> server</span><sup><a href="#cmnt106" id="cmnt_ref106">[db]</a></sup><span
|
|
class="c3"> (le pagine html son possibile da visitare da tutto il globo grazie a connessioni dai propri
|
|
dispositivi ai server, che sono le casette delle pagine. In realtà sono dei computer perennemente
|
|
accesi e perennemente connessi a internet) e rivelarsi nell’intera rete. La rivelazione è il
|
|
momento della pubblicazione, è il rendere noto un processo</span><sup class="c3"><a href="#ftnt12"
|
|
id="ftnt_ref12">[12]</a></sup><span class="c3">: il tentativo di proporre un bene comune.<br>Dal
|
|
microcosmo locale, il processo si proietta nel </span><span class="c3">macro</span><span
|
|
class="c3"> della rete globale ed entra in risonanza con altri processi, altre pagine, links. Se il
|
|
processo propone un cambiamento può alterare positivamente o negativamente l’esperienza dei
|
|
vari utenti, </span><span class="c3">e si può definire uno strumento politico</span><sup><a
|
|
href="#cmnt107" id="cmnt_ref107">[dc]</a></sup><sup><a href="#cmnt108"
|
|
id="cmnt_ref108">[dd]</a></sup><sup><a href="#cmnt109" id="cmnt_ref109">[de]</a></sup><span class="c3">;
|
|
immaginiamo il </span><span class="c3 c16">politico</span><span class="c13 c3"> come un terreno
|
|
instabile perennemente in trasformazione dove avvengono cambiamenti etici, morali, di valori,
|
|
sociali… I suoi strumenti sono quelli che incidono sulla trasformazione.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Un esempio pratico del processo di pubblicazione, della proiezione nel macro,
|
|
può essere Git.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Git è un sistema di </span><span class="c3 c16">distributed version control
|
|
</span><span class="c3">molto utilizzato dagli sviluppatori software, ma il suo utilizzo non si limita alla
|
|
programmazione. È più in generale uno strumento che consente a diverse persone di collaborare
|
|
a uno stesso progetto tenendo traccia delle modifiche ai diversi file. Git tiene traccia dei cambiamenti in
|
|
un file: del quando, del chi e del dove viene aggiornato qualcosa. È uno strumento che è stato
|
|
inventato per collaborare, </span><span class="c3">collettivizzando</span><span class="c13 c3"> i
|
|
processi di costruzione, ma che può anche vivere tranquillamente solamente nel proprio
|
|
computer.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Ogni pacchetto di file viene chiamato repo (da </span><span
|
|
class="c3 c16">repository</span><span class="c3">).<br>Fin quando non viene pushato (git push), i file
|
|
rimangono nel micro del disco locale del computer e fin quando non si esegue il primo commit (</span><span
|
|
class="c3 c16">git commit</span><span class="c3">) la repo rimane solo un'idea fatta di caratteri
|
|
alfanumerici.<br>Fin quando il git non vive in una </span><span class="c3">repo aperta</span><sup><a
|
|
href="#cmnt110" id="cmnt_ref110">[df]</a></sup><span class="c13 c3">, non è possibile usare il
|
|
git come piattaforma per un discorso condiviso. Certo perchè ci sono anche repo chiuse,
|
|
immodificabili e anche nascoste, che può vedere solo il suo creatore e collaboratori.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Una persona inizializza git con </span><span class="c3 c16">git init</span><span
|
|
class="c3"> che è un po’ come scrivere un manifesto. <br></span><span class="c3 c16">git
|
|
add</span><span class="c3"> per mettere insieme i messaggi necessari per la repo. <br>Quando avviene il
|
|
primo </span><span class="c3 c16">git push</span><span class="c3">, i pacchetti digitali viaggiano e si
|
|
aggirano per il globo come spettri. <br>l </span><span class="c3 c16">git commit </span><span
|
|
class="c3">descrivono tramite piccoli messaggi le modifiche fatte, che sono continue necessarie eresie in
|
|
divenire del progetto originale. Gli utenti sparsi per il globo possono usare il comando </span><span
|
|
class="c3 c16">git clone</span><span class="c13 c3"> per clonare i file nel proprio computer e aderire
|
|
al progetto, modificarlo addirittura e con adeguati permessi ridistribuirlo, espandendo così il
|
|
messaggio.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">È una questione di sincronia.</span><span class="c3 c16"><br></span><span
|
|
class="c3"><br><br></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">🌞 </span><span class="c1">Luoghi di internet → computer, modem, cabine
|
|
con la fibra ottica, dorsali delle linee telefoniche, cavi sottomarini che attraversano l’oceano,
|
|
antenne e ripetitori, qualcosa che coinvolge anche i satelliti, data center ndo. Facile pensare che
|
|
internet sia wireless ubiquo e invisibile.</span><sup><a href="#cmnt111" id="cmnt_ref111">[dg]</a></sup></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<h2 class="c52 c43" id="h.l4pina2stopn"><span class="c45 c41"><br>Z → Internet preset vs Internet Custom</span>
|
|
</h2>
|
|
<p class="c36 c20"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<h3 class="c36 c43" id="h.z2fhvlklagbe"><span>Riguardo una pluralità dell’internet</span><span
|
|
class="c3"><br></span><span class="c3 c39">🍠 </span><span class="c3">Internet è una torta a
|
|
più strati dove ogni strato ha un gusto e sapore completamente diverso dall'altro</span></h3>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c1">🌞 l’idea di un internet a fette è interessante
|
|
perché introduce la questione della composizione: come è composta questa località?
|
|
quanto è umana e quanto è non umana? </span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c1">E allo stesso modo questo internet delle località: quanto è
|
|
abitato? quanto è imposto e quanto è costruito? quanto è locale e quanto è
|
|
globale? Partendo dal presupposto che un internet dovrà sempre avere delle caratteristiche globali la
|
|
questione diventa: quanto margine abbiamo per aggiungere o sottrarre qualità e arrivare a qualcosa di
|
|
differente e, in una parola, locale?</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c54">🥦 Flashback di un </span><span class="c5 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://www.youtube.com/watch?v%3DeLN2ToEIlwM&sa=D&source=editors&ust=1664189474356326&usg=AOvVaw0DaWgQmgHNNXYdQhAEwajE">video</a></span><span
|
|
class="c54"> del 1987 in cui Donna Haraway commenta due numeri del National Geographic sui primati e ad
|
|
un certo punto mangia una fetta di torta immaginando che sia una porzione di storia. I suoi strati sono i
|
|
diversi livelli di significato che la produzione culturale attribuisce ai piaceri e ai problemi della
|
|
storia: per comprenderla non basta mangiare la fetta in un boccone, ma bisogna gustarne i singoli strati.
|
|
Allora mi viene da pensare a internet più come uno di questi di strati, il cui sapore e consistenza
|
|
influenza ed è influenzato dagli altri, regolando di volta in volta il sapore della torta. Questo per
|
|
dire che internet non è solo una tecnologia diffusa che collega diverse parti del globo, ma è
|
|
anche inevitabilmente situata, dal momento che assorbe e produce cultura.</span><span
|
|
class="c116"><br></span><span class="c54">Nell’internet locale gli aspetti qualitativi sono importanti
|
|
tanto (se non anche di più) quanto quelli quantitativi: a proporzioni simili corrispondono gusti,
|
|
abitudini, necessità e modalità di comprensione diversi. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🌵 </span><span class="c13 c9">Lo spettro visibile per l’occhio umano
|
|
cade fra il violetto e il rosso, all’interno di questo spettro siamo in grado di riconoscere tutti i
|
|
colori e le varie combinazioni fra di essi, ma quando le onde elettromagnetiche vengono sommate assieme
|
|
otteniamo la luce bianca. Questa è il risultato di una precisa proporzione fra le varie parti e
|
|
riassume tutto ciò che ci è dato vedere fra i 390 e i 700 nm.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Le api invece hanno cecità al rosso, non perché vedono meno o peggio
|
|
di noi, ma semplicemente perché il loro spettro visibile è spostato verso lunghezze
|
|
d’onda più corte, infatti la loro visione comincia dall’ultravioletto e termina
|
|
all’arancione. L’occhio di questi insetti è strutturato diversamente dal nostro e, anche
|
|
nelle zone di banda in comune, non distingue gli stessi colori. In seguito ad alcuni studi di inizio
|
|
Novecento sappiamo infatti che vedono principalmente il giallo, il verde-bluastro, l’azzurro e
|
|
l’ultravioletto. Ma anche per questi insetti quando tutti i colori che possono percepire sono
|
|
mescolati assieme si produce uno speciale tipo di luce, che il biologo austriaco Karl Von Frisch chiama il
|
|
</span><span class="c16 c9">bianco delle api</span><span class="c9">. Per esse è dissimile da qualsiasi
|
|
altro colore e si forma solo in presenza dell’ultravioletto, se quest’ultimo viene rimosso la
|
|
luce per le api diventa verde-bluastra. Poiché non percepiamo l’ultravioletto, per noi il
|
|
bianco resta uguale. Così, ciò che ci sembra bianco, per le api può essere due cose
|
|
diverse: il </span><span class="c16 c9">bianco delle api</span><span class="c13 c9"> oppure il
|
|
verde-bluastro.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c9">Quella che mi immagino essere la rivoluzione nel nostro rapporto con internet
|
|
dovrebbe portarci a vedere un nuovo bianco, qualcosa che è la somma - la globalità - di tante
|
|
nuove frequenze proporzionate - di diversi spazi a livello locale. Il risultato è uno, ma non lo
|
|
sarebbe senza il contributo delle sue parti, le quali a loro volta senza la collaborazione e l’unione
|
|
non avrebbero lo stesso significato.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">L'invito che faccio è di dare importanza agli aspetti quantitativi,
|
|
ovvero prestare attenzione ai rapporti e alle dosi delle varie componenti, </span><span
|
|
class="c9">riesaminarne</span><span class="c13 c9"> il ruolo, trovare gli elementi mancanti. Non
|
|
è uno stravolgimento o un salto nel vuoto, si tratta di uno slittamento per arrivare ad uno spettro
|
|
del visibile nuovo, si tratta di aggiungere l’ultravioletto.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">🍠 Eccomi a scrivere questo pezzo di capitolo dopo circa tre anni, dopo
|
|
un master in “queste cose qui”, dopo aver (quasi) totalmente ripudiato l’azienda che ci
|
|
offre il servizio di documento di testo condiviso che stiamo utilizzando per scrivere quel che state
|
|
scrivendo e altre classiche dinamiche da giovani studentesse d’arte e desain.<br>Le nostre idee, nel
|
|
mentre, si sono evolute e penso anche velocemente, ma mai velocemente tanto quanto l’aumento di dati
|
|
presenti nei server delle varie piattaforme di cui abbiamo parlato/stiamo parlando/parleremo.<br>I ruoli di
|
|
queste piattaforme sono oggettivamente importanti, nel senso che è possibile che in un futuro vicino
|
|
l’impatto sociale di esse sia tanto quanto quelli di Governi tradizionali. Già da vari anni,
|
|
certe piattaforme, hanno potere decisionale e collaborazioni con tanti Paesi; e la preoccupazione che mi
|
|
concerne è che l’ultravioletto venga dettato solo ed esclusivamente dalle piattaforme
|
|
invalicabili dei big tech.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Allora, questi servizi sono entrati tranquillamente nella vita quotidiana di tanta
|
|
gente come servizi di movimento privato, </span><span class="c3 c16">sharing</span><span class="c3"> di
|
|
biciclette, ma anche riguardo il movimento non letterale, come per esempio servizi di gig economy (ovvero
|
|
gente che </span><span class="c3 c16">svende</span><span class="c3"> le proprie velleità in
|
|
cambio di pochi dollari: hai bisogno di una voce per un video? Investi 5$ per una voce profonda e sarai
|
|
soddisfatto, ma mi raccomando lascia il feedback) oppure servizi di </span><span
|
|
class="c3 c16">caring</span><span class="c3"> basato su A.I. (un esempio controverso è Replika,
|
|
una app A.I. sfortunatamente famosa per aver avuto casi di induzioni a sucidio). E vogliamo dimenticarci
|
|
delle </span><span class="c3 c16">dating app?</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">Ce ne sono di tutti i gusti! Tinder, Grindr, Bumble… </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Tali servizi portano, per la maggior parte degli utenti, effettivamente </span><span
|
|
class="c3 c16">comfort</span><span class="c13 c3">. Ma rilegano tutto in un contesto preciso. E questo
|
|
contesto sforma la vita di ogni utente, ovvero che ci son delle regole da seguire, dei pattern, delle
|
|
gestualità precise. La politica globale nella vita di tutti i giorni: se succede a me deve succedere
|
|
anche a te, a priori, in qualsiasi parte del mondo.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Questo fasullo principio di </span><span class="c3 c16">uguaglianza</span><span
|
|
class="c3"> distrugge le particolarità di ogni microcosmo, rende tutto estremamente gassoso. I
|
|
gas si espandono in un contenitore in modo pervasivo, vanno ovunque: ci tengo ad usare questa
|
|
metafora.<br>La pervasività di tali servizi è immensa, i contesti divengono monolitici, sono
|
|
unici. Le particolarità culturali, geografiche, politiche ed economiche di un luogo si azzerano, ed
|
|
è qui dove la </span><span class="c3 c16">narrazione </span><span class="c13 c3">si interrompe.
|
|
E’ scontato da dire, ma senza alterità è estremamente creare conflitti e pertanto
|
|
discussione e novità. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">Adesso, come si può trasformare questo? Ha senso immaginare un servizio
|
|
come Just Eat che cambia in base alla provincia?<br></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">E’ complesso immaginare i servizi sopraelencati in una dimensione custom e
|
|
locale, ma si potrebbero proporre differenti approcci per concepire, pensare e configurarsi con le
|
|
piattaforme.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Per esempio, tramite il </span><span class="c3 c16">caring, </span><span
|
|
class="c3">tradotti in</span><span class="c3 c16"> premurosità</span><span class="c13 c3">,
|
|
ovvero immaginare il principio primo delle piattaforme il mutuo aiuto in una certa comunità, creando
|
|
così luoghi di appartenenza dove le piattaforme possano essere un aiuto, non un sostitutivo totale
|
|
alle interazioni umane.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3"><br>Tre di noi hanno studiato/studiano presso il Piet Zwart Institute a Rotterdam,
|
|
nel Master “Experimental Publishing”. Per farla breve, il corso è basato sul rendere
|
|
</span><span class="c3 c16">pubblico </span><span class="c3">e accessibile “le cose”. Ogni classe ha
|
|
un serverino domestico, un piccolo computer che vive nel nostro studio ed è luogo di sperimentazioni
|
|
di codice e di </span><span class="c3 c16">abitare </span><span class="c3">i dati. Il preset è
|
|
concetto estraneo, l’idea è di lavorare nel puro DIY e DIWO, condividendo codici e testi,
|
|
interagendo tra pagine personali, </span><span class="c3">sonorizzando</span><span class="c13 c3"> dati
|
|
collettivamente, muovendosi in città tramite mappe online modificate.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">Ci sono pochi esempi concreti da proporre, perché la violenza sistemica
|
|
causata da queste piattaforme è sottile da concepire e spesso, a livello sia tecnico che
|
|
morale/sociale, la costruzione di alternative è quindi complessa.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Alfabetizzazione: proponiamo questa disciplina non in un senso classista (io so
|
|
questo, quindi devi saperlo anche tu se no sei scemo) ma in un senso di </span><span
|
|
class="c3 c16">re-learning</span><span class="c3">, ovvero la messa in discussione delle proprio
|
|
gestualità quotidiane e nel caso, soffermarsi anche sui bassi fondi di quell’iceberg che
|
|
è l’internet contemporaneo. <br>Si può e si deve concepire una </span><span
|
|
class="c3 c16">diversità digitale, </span><span class="c13 c3">un po’ come si apprezza la
|
|
diversità ambientale nella geografia italiana, stessa cosa si dovrebbe nel regno del network
|
|
dell’internet.<br></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">Capire come e quando richiedere un network centralizzato, decentralizzato,
|
|
distribuito, che protocolli utilizzare per comunicare, sia nel privato che tra piattaforme, il tipo di
|
|
linguaggio da usare, sia in termini umani che computazionali…</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Certo, il computer pensa </span><span class="c3">in “sistema</span><span
|
|
class="c13 c3"> binario”, ma noi, gli utenti, abbiamo una vastità di
|
|
“decimali” da far paura. E anche pensarci come numeri fa ridere. Siamo numeri uniti ad un
|
|
arcobaleno uniti alle carte “imprevisto” del monopoli. E così l’approccio che
|
|
dovremmo intraprendere con le piattaforme. </span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">Quasi mi dimenticavo della torta. Una sacher decentralizzata con gelato open
|
|
source, grazie</span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c3"><br></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">%%%%%%%%%%%%%%</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c1">🌞 in questi termini la ricerca di </span><span class="c1 c16">un *
|
|
salta</span><span class="c13 c1"> ha voluto concentrarsi su una località umana, influenzata
|
|
dalle abitudini, dalle vite e dalle condizioni dell’infrastruttura legate al villaggio di Koubanao, in
|
|
Senegal. </span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c1">Detto questo, un internet locale non vuole essere un internet eremitico, un
|
|
internet della montagna, un internet dimenticato o sconosciuto o privato. Quando parliamo di internet locale
|
|
ci riferiamo a due grandi potenzialità:</span></p>
|
|
<ol class="c18 lst-kix_wicifm8u1btj-0 start" start="1">
|
|
<li class="c36 c46 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c1">Avere più forme</span></li>
|
|
<li class="c36 c46 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c1">Riuscire a condividere la propria forma</span></li>
|
|
</ol>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c1">Ecco è questo che come gruppo si cerca o si prova di innescare: una
|
|
situazione in cui questi due fattori si manifestino. in assenza di entrambi tutto suonerebbe più come
|
|
una gita allo zoo o una vacanza umanitaria, che a quanto pare è una delle frontiere del post
|
|
turismo.</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c13 c1">Un’altra importante precisazione mi sembra essere questa: paese che
|
|
vai usanza che trovi, ma anche usanza che può nascere. Il punto è cioè che lì in
|
|
Casamance esisteva la potenzialità di creare qualcosa di diverso, su misura del luogo e nuovo; non
|
|
per forza il prodotto già confezionato e pronto alla distribuzione una volta tornati a casa.</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c1">A quale forma ci riferiamo? C’è un internet sul mio schermo, un
|
|
internet che passa per il modem, un internet rifratto nella fibra ottica interrata sotto le nostre
|
|
città e un internet nei data center. È sempre lo stesso internet? Ha sempre la stessa forma?
|
|
Ha sempre la stessa consistenza? </span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c67 c100">Un esercizio utile può essere quello di capire dove è
|
|
internet. Quando il wifi era ancora una novità mi faceva sempre ridere ricordare agli adulti che non
|
|
capivano bene come internet non cadesse dal cielo. Non faceva sempre ridere - scherzo, a volte era
|
|
esasperante. </span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c12 c1">Forme di internet → come ci appare internet?</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c12 c1">Modalità di internet → funzionamento?</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c12 c1">Possibilità di internet → cosa ci permette?</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c12 c1">forme, modalità e possibilità sono tre nodi consistenti su cui
|
|
impostare il discorso. sono tre aspetti che entrano in gioco l’uno con l’altro per completarsi a
|
|
vicenda e sopperire gli uni alle mancanze degli altri. </span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c12 c1"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c12 c1">la forma influisce sulla modalità.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c12 c1">la modalità permette la possibilità</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c12 c1">la possibilità genera la forma</span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c1 c12"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c12 c1">assurda sta cosa che geometria perfetta, vuol dire che è una cazzata o
|
|
c’è sotto qualcosa. qualsiasi rappresentazione schematica del mondo è
|
|
un’approssimazione. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c17">la </span><span class="c1 c17 c27">forma </span><span class="c12 c1">è
|
|
l’interfaccia. è il fatto che internet sia visibile o meno. è quello che ci spinge
|
|
all'interazione oppure ci blocca l’accesso. forma può voler essere il design del layout di
|
|
instagram e allo stesso tempo il flusso invisibile che comunica le condizioni meteo, o gli ultimi arrivi in
|
|
biblioteca. come internet appare modifica il modo in cui lo utilizziamo.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c17">È un aspetto funzionale.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c17">La </span><span class="c1 c17 c27">modalità</span><span
|
|
class="c12 c1"> è il funzionamento di un’app, di un sito, di un servizio streaming online,
|
|
di un social o di un e-shop. Cosa mi permette di fare? Cosa non mi permette di fare? E perchè non me
|
|
lo permette? Perché non può o perché non vuole? La modalità è
|
|
l’idea che muove tutto dopo esser stata realizzata. Un’idea concretizzata, scesa a compromessi
|
|
con il mondo reale, con l’apparato tecnico e con i dettagli economici. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c17">È un aspetto pragmatico</span><span class="c1 c17 c16">.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c17">La </span><span class="c1 c17 c27">possibilità</span><span
|
|
class="c1 c17"> è sia l’idea che muove prima di confrontarsi con il mondo reale, sia la
|
|
proprietà emergente di un sito. è lo spazio agli estremi dello spettro di utilizzo: il vagare
|
|
libero della fantasia (un sito che prepara anche il caffè? wow) (bè, si usava dire
|
|
così, ma ormai pure la </span><span class="c1 c17">macchinetta</span><span
|
|
class="c12 c1"> è connessa alla rete e ti manda le notifiche di quando è pronta), e
|
|
l’utilizzo assurdo degli strumenti che offre (drum machine in excel?). Sparare alto e raschiare il
|
|
fondo. Possibilità è esplorare il labirinto con la mano sempre fissa sul muro: non il modo
|
|
più veloce, ma di sicuro quello più approfondito. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c17">È un aspetto creativo</span><span class="c1 c17">.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">🍠 </span><span class="c3">Ora lo spazio di internet è occupato
|
|
principalmente da un pugno di big-tech corporation che hanno standardizzato la rete creando così una
|
|
egemonia, dettando usi e costumi per tutto il regno digitale. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Nell’IRL l’architettura e l’assetto urbano plasmano la vita
|
|
sociale delle persone, nell’URL il corrispettivo sono i dispositivi e le interfacce.</span><sup><a
|
|
href="#cmnt112" id="cmnt_ref112">[dh]</a></sup><sup><a href="#cmnt113"
|
|
id="cmnt_ref113">[di]</a></sup><sup><a href="#cmnt114" id="cmnt_ref114">[dj]</a></sup><span
|
|
class="c13 c3"> </span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Chi costruisce internet ha quindi un certo potere sulle modalità di
|
|
interazione tra gli utenti: le interfacce che usiamo facilitano certe relazioni e ne impediscono altre,
|
|
</span><span class="c1">🌞 creando a tutti gli effetti diversi punti di vista</span><span
|
|
class="c13 c3">.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c1">in critical atlas of internet vengono proposti alcuni esercizi di
|
|
visualizzazione per immaginare la forma, l’organizzazione e le dinamiche di internet. Una delle
|
|
caratteristiche che viene trattata è la pendenza del web: Druhle immagina un internet in salita (o in
|
|
discesa) per descrivere meglio la tendenza delle grandi piattaforme di accentrare e monopolizzare il
|
|
traffico e le abitudini degli utenti in rete. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 400.00px; height: 291.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image77.png"
|
|
style="width: 400.00px; height: 291.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c1">Come buchi neri che curvano lo spazio, i grandi servizi online modificano i
|
|
flussi di navigazione, influenzando la traiettoria degli utenti e le forme di navigazione attraverso i
|
|
diversi siti e indirizzandole verso i soliti portali: Facebook, YouTube, Amazon, ecc.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c1">La pendenza che si crea rende ostico a un nuovo utente risalire la corrente e
|
|
vincere i pattern gravitazionali della silicon valley. in quest’ottica non mi stupisce che gli
|
|
studenti di Koubanao conoscessero poco oltre all’universo facebook e google (in particolare
|
|
youtube).</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c54">🥦 * altra considerazione su atlas of internet quando parla delle
|
|
schermature di internet, per collegare i due discorsi, in progress *</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 *anche la sezione di network of networks è super sul pezzo riguardo
|
|
il nostro projecto*</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7"><br>caratteristiche che promuovono / impediscono un internet artigianale</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">🍠 La possibilità di personalizzare uno strumento o meno altera
|
|
completamente l’esperienza di navigazione, in più offre maggiore controllo sulle proprie azioni
|
|
e su quelle dei propri “compagni di server”.<br>la difficoltà di personalizzazione: se un
|
|
certo servizio offre comodamente certi strumenti sulla propria piattaforma, un utente non si pone il
|
|
</span><span class="c3">problema della </span><span class="c3 c16">téchne</span><sup><a href="#cmnt115"
|
|
id="cmnt_ref115">[dk]</a></sup><span class="c3 c16"> </span><span class="c3">e quindi aderisce alla
|
|
standardizzazione.</span><span class="c3 c16"> </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Conseguentemente, se un certo servizio offre una grossa quantità di
|
|
interazione tra un buon numero di utenti, </span><span class="c3">l’user</span><span
|
|
class="c3"> non si pone il problema della </span><span class="c3 c16">qualità</span><span
|
|
class="c3"> dell’interazione. Tipo, quando qualcuno condivide un proprio contenuto è
|
|
</span><span class="c3 c27">generalmente </span><span class="c3">più soddisfatto nell’avere
|
|
immediatamente tanti feedback di poco conto che pochi </span><span class="c3 c16">ma buoni</span><span
|
|
class="c3"> feedback in un lasso di tempo maggiore. </span><span class="c1">idk questa seconda frase
|
|
</span><span class="c54">🥦 forse l'aspetto comodità è un qualcosa più legato ai
|
|
dark pattern delle interfacce? quello che c'è scritto dopo è un po' confuso in
|
|
effetti</span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c3 c16 c26"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c26 c3 c16">---</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">🍠 Questi aspetti si possono applicare a tutti gli elementi di internet:
|
|
da un server a un social media, da un blog ad un e-commerce, da un foglio di lavoro condiviso online ad una
|
|
piattaforma multimediale ecc ecc…</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">La standardizzazione degli strumenti è un fatto politico che sta avanzando
|
|
sempre più </span><span class="c3">voracemente</span><span class="c3">. Se i CEO delle Big Tech
|
|
sono</span><span class="c3 c16"> based</span><span class="c3"> </span><span
|
|
class="c3 c16">@</span><span class="c3"> </span><span class="c3 c16">Silicon Valley,</span><span
|
|
class="c13 c3"> noi vogliamo ipotizzare piattaforme orizzontali che abitino a Koubanao: pensare ad un
|
|
diverso assetto urbano per internet, una ipotesi per un internet locale.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">Se immaginiamo le possibilità di internet come un qualcosa delimitato da una
|
|
cornice, tutti i suoi strumenti sono parte di una tela. Ma diciamocelo, è una tela grandissima e
|
|
possiamo trovare il nostro spazietto per disegnare una draghetta con la coda da topo e la tenerezza di una
|
|
lontra: esiste o non esiste, un * salta la progetta e lì la stampa.</span></p>
|
|
<p class="c36 c46"><span class="c1 c29">—</span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c48 c1 c16 c39 c73"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c73 c48 c94 c90 c39">internet è solido o liquido o gassoso? <br>internet è
|
|
luminoso </span></p>
|
|
<p class="c23 c50"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c5 c8 c51 c16"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c8 c38"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c64 c87">approfondimento specifico internet a Koubanano</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c42 c29"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">A koubanao Internet e la tecnologia telefonica ci sono e potenzialmente funzionano
|
|
al pari nostro, di fatto però le persone, per la maggior parte, non hanno computer personali e una
|
|
connessione propria, </span><span class="c3">o non hanno denaro da spendere per tot gigabyte al mese.
|
|
🌵 </span><span class="c9">Esatto, l’infrastruttura c’è e funziona, in mezzo alle
|
|
case e agli alberi della foresta troneggiano i ripetitori televisivi e telefonici e il segnale è
|
|
buono (molto più buono che a casa mia in Liguria o in altre parti d’Italia che sembra di stare
|
|
nel deserto), solo che la gente non si può permettere l'abbonamento.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Nei villaggi ci sono i “CYBER CAFE” luoghi, anch’essi,
|
|
comunitari dove puoi utilizzare i computer,</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c42 c29">ricerchina: </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c42 c29">cyber caffe e’ un modo pe andare su internet a prezzi
|
|
accessibili?</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c42 c29"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c42 c29">(tesi co focus sul ghana ma che parte da una visione generale delle
|
|
narrazioni su africa e tecnologia)</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c5 c57 c29"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://core.ac.uk/download/pdf/16390519.pdf&sa=D&source=editors&ust=1664189474365464&usg=AOvVaw0MR0pwc_PdF4DgQssHHbdr">Producing
|
|
the Internet and Development: an ethnography of Internet café use in Accra, Ghana </a></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c42 c29"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c29 c42">(articolo 2012 cyber café in senegal: manca la corrente, non la
|
|
connessione)</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c5 c29 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://www.biztechafrica.com/article/senegal-power-hampers-internet-cafe-growth/4893/&sa=D&source=editors&ust=1664189474365963&usg=AOvVaw08Cndw_FMgcRY3ASWGFm9r">https://www.biztechafrica.com/article/senegal-power-hampers-internet-cafe-growth/4893/</a></span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c42 c29"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c42 c29">(articolo che evidenzia come a mancare a dakar non sia la connessione ma la
|
|
corrente)</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c5 c57 c29"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://www.zdnet.com/article/worlds-first-tablet-cafe-opens-in-senegal/&sa=D&source=editors&ust=1664189474366402&usg=AOvVaw2Gs4DF9-BWVxrfDtddIMno"> World's
|
|
first 'tablet cafe' opens in Senegal Can a new tablet cafe transform the Internet cafe
|
|
model in Dakar?</a></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c42 c29"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c42 c29">(indagine sull’utilizzo dei media tra i giovani in diverse zone del
|
|
senegal)</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c5 c57 c29"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4745615/pdf/dau060.pdf&sa=D&source=editors&ust=1664189474366776&usg=AOvVaw2Xsq8j0PXLIfvtVSEmFnb8">Health-related
|
|
media use among youth audiencesin Senegal</a></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c42 c29"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c42 c29"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">ma non sempre funziona internet</span><span class="c13 c19">. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Il Liceo è dotato di una stanza di informatica: </span><span
|
|
class="c3">🍠 una sorta di </span><span class="c19">lavagna elettronica e una cosa come 50 computer
|
|
non di produzione recente </span><span class="c3">🍠 di cui una ventina</span><span
|
|
class="c19"> ancora funzionanti: il materiale era tutto accatastato e impolverato,</span><span
|
|
class="c3">🍠 </span><span class="c19"> </span><span class="c3">la sabbia ha intasato buona
|
|
parte dei calcolatori, </span><span class="c3">impedendone</span><span
|
|
class="c3"> l’accensione</span><span class="c13 c19">. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Internet anche lì però non è
|
|
presente,</span><span> </span><span class="c1">🌞 per connettere tutto il sistema LAN di
|
|
computer è necessario staccare il modem della presidenza e portarlo in aula informatica</span><span
|
|
class="c1"> (</span><span class="c32">e comunque andava spingendolo)</span><span class="c19"> e al
|
|
momento del nostro arrivo la lezione di informatica consisteva nel fare disegni con excel </span><span
|
|
class="c3">🍠 e comprendere il sistema binario.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Per quanto riguarda i telefoni, </span><span class="c9">quasi</span><span
|
|
class="c13 c19"> tutti i ragazzi sono dotati di smartphone e qualche tablet, ma anche in questo caso la
|
|
connessione è poca, i contratti telefonici, per traffici dati simili a quelli a cui siamo abituati,
|
|
sono costosi per loro</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c5 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://www.orange.sn/pass-internet&sa=D&source=editors&ust=1664189474367937&usg=AOvVaw1AWpKYSvEBKAjKSZ6XOLL3">https://www.orange.sn/pass-internet</a></span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9"><br></span><span class="c3">🌵 </span><span class="c9">Volendo essere precisi
|
|
(dati relativi al 2019-2020) </span><span class="c13 c9">i 75Mb hanno la durata di sole 24h e costano 250F,
|
|
che per noi sarebbero circa 38 centesimi. Può non sembrare molto ma se consideriamo che per pranzare
|
|
fuori al ristorante del villaggio si spendevano circa 2€ capiamo subito che in proporzione quei 250F
|
|
sono una bella cifra. Facendo inoltre un paragone con i nostri abbonamenti dove spendendo 10€ abbiamo
|
|
addirittura giga illimitati, risulta evidente che in Senegal la connessione è molto più
|
|
cara.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">In sostanza c’è un problema di connessione non tanto fisico,
|
|
perché le infrastrutture ci sono e funzionano bene, ma quanto economico: l’accesso non è
|
|
facile perché costoso. Ciò genera una non coscienza del mondo Internet - alcuni non sapevano
|
|
cosa fosse Wikipedia - riducendolo </span><span class="c3">🍠 </span><span
|
|
class="c19"> </span><span class="c3">alla messaggistica istantanea </span><span class="c13 c19">e luogo
|
|
di personale presentazione alla community… e questo quindi ricorda sostanzialmente le dinamiche
|
|
social.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">forse in tal modo </span><span class="c32">riducendolo</span><span
|
|
class="c32"> ancor di più alla sola messaggistica istantanea, seppur avanzata: anche
|
|
l’utilizzo dei social media per come lo davo per assodato mi è parso molto differente a
|
|
Koubanao, probabilmente perché la mia idea è scolpita dal mio stesso utilizzo, o ancora
|
|
perché questa mia idea utilizza una connessione no stop, e questo è un fattore determinante
|
|
che a Koubanao è utopico.</span><span class="c7"> </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 Però ad esempio mi ricordo di quando, durante la lezione, qualcuno
|
|
passava il tempo delle lezioni di html a guardarsi le storie di Instagram</span><span class="c32">…
|
|
Per alcuni aspetti il loro utilizzo mi sembra simile al nostro, però poi guardo la bacheca di
|
|
Precious, una nostra “studentessa” e ci sono solo post pubblicati da ragazzi che taggano dalle
|
|
13 alle 30 persone tra cui lei, tutte foto di loro in posa a volte con strani fotomontaggi o effetti super
|
|
opacizzanti </span><span class="c3">🌵 </span><span class="c13 c9">con il glow.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">🌞 Difficile anche paragonare l’uso dei social in Senegal con
|
|
l’uso che ne facciamo noi occidentali. Il risultato potrebbe essere in certe occasioni simile, come lo
|
|
sharing di selfie abbinati a frasi per acchiappare likes, ma lo stesso gesto ha un peso completamente
|
|
diverso in Senegal. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Riguardo alla limitata gamma di possibilità che offre la connessione
|
|
gratis de Facebook:</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">se hai solo quello non è che puoi fare molto altro, anche perché fb in
|
|
base alle community che frequenti hai modo di conoscere </span><span
|
|
class="c1">pomosessualeomosexuò</span><sup><a href="#cmnt116" id="cmnt_ref116">[dl]</a></sup><span
|
|
class="c13 c1"> essere sia estremamente ricco di contenuti sia allo stesso modo deserto e
|
|
ridondante.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<hr style="page-break-before:always;display:none;">
|
|
<p class="c2"><span class="c35 c90 c27"></span></p>
|
|
<h1 class="c6" id="h.4bg8yj2ozuf0"><span>3. Diario di bordo</span><span
|
|
class="c73 c75 c56"> ✅👌🏿</span></h1>
|
|
<h2 class="c65 c43" id="h.y5dj9uf14rf2"><span class="c45 c41">In viaggio</span></h2>
|
|
<h3 class="c34" id="h.luntjukmww4v"><span class="c21">Linate ✈️ Capo Verde ✈️ Dakar
|
|
</span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c96 c10"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">Pochi giorni
|
|
alla partenza. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Situazione fervente. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">I colleghi del collettivo chini sui computer scrivono, si confrontano, io
|
|
osservo, leggo e mi domando: c’è qualcosa che, in tutto questo lavorare, non mi crea la
|
|
situazione consona per mettere a fuoco, qualcosa manca.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">La nostra destinazione è il Senegal, paese dell’Africa, continente a
|
|
me estraneo se non per qualche immagine edulcorata fornita da Bob Marley o nozione politica data dalla
|
|
geografia studiata al liceo: guerre e conflitti internazionali, esponenti neri militari venduti al soldo dei
|
|
servizi segreti americani che sfruttano la popolazione, che creano ostaggi. Se mi perdo a pensarci sento
|
|
tamburi, tanti tamburi, mi viene in mente l’amico Luigi italo francese, e quando dico italo intendo
|
|
meridionale, batterista funky grasso che sbotta “Eh io con i senegalesi…”, si parlava di
|
|
tenere il ritmo insomma, sessioni sudate di bonghi e pelli tirate: </span><span
|
|
class="c19 c16">sbouuum</span><span class="c19"> suono di pelle poco tirata, </span><span
|
|
class="c19 c16">sboom</span><span class="c13 c19"> pelle tirata. Le piroghe addormentate sulla
|
|
spiaggia, lunghe barche, sproporzionate frecce che si buttano nel mare africano colme di equilibristi neri,
|
|
un tramonto colorato alla Hugo Pratt.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Insomma oltre a queste immagini riverberate, il resto delle nozioni le ho acquisite
|
|
in questi giorni, tra queste, il fatto che le temperature siano tra i 18 e i 30 gradi mi pone in una
|
|
condizione nuova e straniante </span><span class="c19">—</span><span class="c10"> </span><span
|
|
class="c19">quando i miei amici figli di gondolieri andavano in vacanza alle Maldive durante il Natale, la
|
|
mia famiglia lo passava nel freddo Piemonte cullato dalla neve e dalle luci calde e arancioni delle case e
|
|
degli alberi di Natale orgogliosamente imbastiti —</span><span class="c10"> </span><span
|
|
class="c13 c19">il mio corpo dice “È inverno che strana deve essere l’estate ora”.
|
|
</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Altra nozione senegalese, parlano il francese</span><span
|
|
class="c19 c16"> parbleu</span><span class="c13 c19"> non ne conosco una parola, come potrò
|
|
comunicare? Ma fortunatamente si dice che i fratelli senegalesi siano molto ospitali e ricolmi di pazienza.
|
|
Proprio questa: la pazienza, la grande virtù, abbasso le pulsioni e viva l’equilibrio,
|
|
servirà in questo viaggio.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Partendo da questi presupposti si può intendere che il Senegal sia del
|
|
tutto una terra inesplorata, per me, povero perduto musicista pesce perennemente fuor d’acqua, come
|
|
per tutti i miei colleghi: Erica Gargaglione, heidi (per i capelli e la gentilezza) reggiana dal forte gusto
|
|
grafico; Francesco Luzzana, catalizzatore di energie e idee che fa della sua timidezza la sua forza;
|
|
Federico Poni entusiasta piccione entusiasta artista entusiasta; Sofia Merelli nobile mangiatrice di pasta
|
|
al pesto traduttrice e mamma per tutti noi; Alessandro Gambato, esteta sound designer portatore di cappelli
|
|
storti.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Proprio la non conoscenza, ci pone nella privilegiata condizione di viverci e
|
|
vivere questo viaggio alla stregua dei primi esploratori, pionieri dei mari. Pionieristico è anche il
|
|
perché, il motivo del nostro viaggio, andiamo lì a parlare, discutere, creare, intrecciare
|
|
relazioni, fare network, hyper bing watching, displacement parties, live set ambient con animazione vvvv,
|
|
documentario 3d, spade laser e spero buon cibo, verso l’infinito e oltre, citando il più
|
|
imperterrito degli esploratori Buzz Lightyear.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Fondamentalmente, per tornare dallo spazio alla terra, ci siamo resi conto noi
|
|
collettivo UN * SALTA, di essere totalmente ingarbugliati in quella che, metaforicamente, potrei paragonare
|
|
all’enorme rete appiccicosa di un ragno altrettanto enorme, enorme come il nostro mondo, e questa rete
|
|
appiccicosa ci lega ci unisce e connette, in un certo senso potrebbe sembrare che ci porti e conduca verso
|
|
un comune modo di pensare, una comune struttura mentale. Senza continuare ad essere così misterioso,
|
|
questa rete appiccicosa si chiama internet e noi appiccicati siamo i suoi fruitori, utenti. Lo scopo del
|
|
nostro viaggio sta nell’interagire con i vari aspetti di internet e anfratti del mondo virtuale
|
|
insieme ai nostri futuri amici senegalesi. Lontani dalla nostra Milano, Venezia, Pavia, Reggio Emilia,
|
|
Bergamo e testimoni di un altro modo di vivere. Ci scopriremo e porteremo insieme un lume amico da
|
|
appoggiare sul comodino, sentirne gli odori e osservarlo perdersi nel tempo consumandosi lentamente alla
|
|
stessa velocità in mondi distanti. Luoghi di chiese gotiche e medievali con macchine ferrigne e
|
|
motoscafi lucenti e foreste sacre e fiumi ricolmi nel mare caldo e ventoso odore di incenso e
|
|
carne…</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Effettivamente, se ci penso, la cosa che manca per la messa fuoco è la
|
|
mia presenza lì, lascio le parole e accolgo la pratica: eccomi seduto nella mia camera senegalese,
|
|
fotografo provetto di sensazioni e visioni confuse sul finire della mia prima giornata africana.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 Poco male che il nostro volo venga cancellato e rimandato di un giorno:
|
|
non avevamo ancora fatto la valigia. un * salta trascorre un piacevole viaggio accompagnato dai manicaretti
|
|
de Cabo Verde Airlines e il panino al formaggio offerto nell’ultima tratta volante dall’isola di
|
|
Sal all'aeroporto di Dakar.</span></p>
|
|
<h3 class="c34" id="h.4pzrpuikmwci"><span class="c21">Dakar, Senegal <br>Venerdì 22/11/2019<br></span></h3>
|
|
<!-- <p class="c15">
|
|
<span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 564.01px; height: 373.95px;"><img
|
|
alt="" src="images/image69.jpg"
|
|
style="width: 564.01px; height: 373.95px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c19"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 565.01px; height: 424.28px;"><img
|
|
alt="" src="images/image30.jpg"
|
|
style="width: 565.01px; height: 424.28px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c19"><br></span>
|
|
</p> -->
|
|
<p class="c15">
|
|
|
|
<!-- <span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span> -->
|
|
|
|
<span class="c13 c19">Diciamo che le
|
|
impressioni sono tante, l’Africa senegalese è senza ombra di dubbio esotica e la sua capitale,
|
|
Dakar, è un gigante scheletro sabbioso; tutto ciò che vedo in un certo senso riporta
|
|
all’immaginario che mi ero proiettato della tipica città africana: confusione, caldo, bambini
|
|
neri che giocano a palla, donne dai vestiti sgargianti, cibo lungo le strade polverose, uomini severi, denti
|
|
bianchi e sprazzi di miseria.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Per rendere la descrizione più incalzante e meno macabra, si potrebbe
|
|
pensare a Dakar come un grande piatto, nel quale vi mangiano seduti attorno un milione di abitanti; piedi
|
|
scalzi, mani unte, sorrisi, cordialità e, appunto, tanta confusione. La ricetta è a base di
|
|
pollo e manzo, riso e verdurine piccanti. Nell’aria si respira sentore di acero e palo santo misto a
|
|
ventate di bruciato e fumi di tubo di scappamento. Clacson ogni due per tre e code polverose di macchine
|
|
infinite srotolate nel mezzo di palazzi in costruzione.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🌵 </span><span class="c9">Prima di andare in Senegal non ero mai uscita
|
|
dall’Europa e parlare di culture diverse mi faceva sempre uno strano effetto, </span><span
|
|
class="c9">pensavo</span><span class="c9"> che dopotutto siamo pur sempre persone</span><span
|
|
class="c83"> </span><span class="c9">e che la percezione degli altri non potesse davvero essere
|
|
così differente da come siamo abituati, soprattutto se non si hanno preconcetti ostili e radicati.
|
|
Inoltre sull’Africa si vedono di continuo tante immagini, probabilmente è fra i luoghi esotici
|
|
più inflazionati, vuoi per i documentari di Rai 5 sugli animali della savana ecc ecc, vuoi per le
|
|
pubblicità sulla fame nel mondo prima dei video di YouTube ecc ecc. Forse per tutta questa serie di
|
|
motivi non sapevo di preciso che tipo di reazione avrei avuto, ma continuavo a pensare che le persone sono
|
|
persone ed è la cosa più forte che arriva quando ci si relaziona con gli altri. Invece non
|
|
è affatto così, l’alterità culturale è qualcosa di sconvolgente, essere
|
|
gli unici diversi in un luogo molto lontano è estremamente faticoso. Non basta essere persone per
|
|
capirsi, oltre alle difficoltà linguistiche sei obbligato a </span><span
|
|
class="c9">chiederti</span><span class="c9"> continuamente che tipo di persona tu debba essere per
|
|
entrare in sintonia con l’altro e per rispettarlo. È bello che sia così, ma da giovane
|
|
ingenua, adagiata nella mia culla occidentale che tende a insinuarsi ovunque, non mi aspettavo che avrei
|
|
davvero avuto difficoltà nel capire qualcuno di fronte a me. Anche se forse con parecchie sfumature
|
|
in meno rispetto al passato, le culture sono forti e ramificate, le culture sono persone che hanno
|
|
un’aura diversa dalla tua e il mondo che li circonda assorbe e alimenta quell’aura.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c19">L’arrivo
|
|
nella capitale senegalese è stato fin da subito denso di emozioni. Scesi dal volo abbiamo affrontato
|
|
i vari controlli, uomini neri vestiti da strada con un cartellino identificativo ci venivano incontro
|
|
</span><span class="c19">indicandoci</span><span class="c13 c19"> le procedure da seguire, approvando il
|
|
nostro passaggio e scherzando con gli amici intorno. Si passavano la serata in aeroporto svolgendo il loro
|
|
lavoro socializzando. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 All'aeroporto nuovo di Dakar un gruppo di cinesi a caccia di affari e
|
|
investimenti nel campo edilizio e infrastrutturale del Paese (lore non confermata) ci supera con
|
|
agilità per farsi ammettere al continente: sanno tutti i trucchi di frontiera perché sono
|
|
imprenditori navigati, mentre noi di navigato niente, solo Tiziano Pastor</span><span
|
|
class="c3"> </span><span class="c1">che</span><span class="c3"> </span><span
|
|
class="c1">pagaia</span><span class="c13 c1"> in kayak.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Dopo mezz'ora buona di recupero bagagli usciamo all’uscita arrivals e
|
|
come nel film sono lì tutti accampati a vedere chi uscirà da questa astronave de Cabo Verde
|
|
Airlines</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🌵 </span><span class="c13 c9">Il primissimo impatto una volta superate le
|
|
porte che conducono alla sala degli arrivi, è con l’odore, l’odore di Africa di cui
|
|
solitamente percepiamo le scie nei negozi etnici o nelle bancarelle estive di variopinti tessuti importati.
|
|
Solo che stavolta è molto più intenso e penetrante. L’ambiente asettico del nuovo
|
|
aeroporto di Dakar, estremamente pulito e omologato a qualsiasi altro aeroporto occidentale, non può
|
|
però sottrarsi alla sua vera origine geografica, che impregna le persone e l’aria e scivola sui
|
|
pavimenti lucidi, sui nastri trasportatori, dentro e fuori dalle porte automatiche.<br>Questo odore è
|
|
sempre presente, persistente o flebile, aleggia su tutti gli oggetti e le persone. Alla fine del viaggio
|
|
l’abbiamo assorbito anche noi, lo percepivo sui vestiti lavati al campement, nelle lenzuola dove
|
|
dormivamo, nel mio sudore e nei capelli di Kamo. È una presenza rassicurante, un segno innegabile che
|
|
siamo davvero dove abbiamo intenzione di essere e che in qualche modo i nostri corpi bianchi hanno un
|
|
margine per essere accettati da quell’aura misteriosa che emanano tutte le cose.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19"><br></span><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span
|
|
class="c19">Usciti dall’aeroporto ci troviamo con il nostro contatto Baba: uomo senegalese sulla
|
|
quarantina, sorriso da giovane ragazzo, faccia in realtà senza età. Baba lavora a Pavia ed
|
|
è in Senegal a visitare la famiglia. Ci accoglie calorosamente e sottolinea che ciò che
|
|
è importante del nostro viaggio/progetto, non è tanto il perché ma l’azione,
|
|
l’agire nella terra della lentezza. Ci porta verso il parcheggio e l’auto proteggendoci da
|
|
milioni di tassisti in cerca di clienti, accompagnato da ombre scure in processione. “Abbiamo un
|
|
amico” rispondiamo, </span><span class="c19">negandoci</span><span class="c13 c19"> gentilmente
|
|
alle soverchianti offerte. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Arriviamo all’auto e, dalle fila silenziose di sagome, un uomo, fino ad
|
|
allora scambiato come guardia del corpo in cerca di affari, si identifica come l’altro guidatore oltre
|
|
a Baba. Capiamo che sono amici, oltre a ciò non molto altro, saliamo su queste macchine fatiscenti e
|
|
iniziamo a viaggiare lentamente. Non conoscono la strada o così sembra: ogni 10 minuti si fermano e
|
|
si confrontano animatamente. Un tassista inizia ad inseguirci minacciando lo scontro e suonandoci contro
|
|
costantemente. Il nostro misterioso autista non dice nulla, guida paziente e la sua testa nera luccica nei
|
|
colori tenui della notte. Per me seduto nei sedili posteriori diventa punto di riferimento. Mi guardo
|
|
attorno e, mentre la macchina procede lentamente sull’asfalto, inizia a prendere forma quella che
|
|
suppongo sia la periferia urbana di Dakar: case su case ammassate le une sulle altre con mattoni a vista,
|
|
incomplete ed immerse nel buio, figure distinguibili solo dal chiarore lunare. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Alla luce pallida notturna inizia a sostituirsi una luce chiara giallo
|
|
elettrico e la città diventa più strutturata, edifici più complessi, ma la logica che
|
|
li àncora ancòra non è certa: è un insieme di costruzioni accomunate da
|
|
un’esigenza pratica senza ordine preciso, senza punti di riferimento. È una foresta di cemento,
|
|
giungla di cemento per citare un film americano sulla vita nel Bronx. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Arriviamo all’hotel, i 45 minuti previsti sono diventati 1 ora e 30,
|
|
salutiamo Baba, lo paghiamo 5000 franchi: “Ciao a presto è stato bello ma sono le 4 di notte
|
|
bisogna correre a dormire”.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">🌞 Il viaggio con Baba è divertente e un po’ esasperante: la
|
|
sua macchina non è nelle migliori condizioni e lui ha qualche difficoltà con il navigatore che
|
|
ha impostato in italiano. Noi, a essere sinceri, non capiamo cosa c’è che non va, fatto sta che
|
|
l’auto non spinge a più di 20 all’ora e dall’Aeroporto Blaise-Diagne attraversiamo
|
|
una prima Dakar notturna seduti nella macchina guidata da african Tarkovskij: senza fretta. Gli altri nella
|
|
macchina che funziona si fermano spesso ad aspettarci. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Il volo rimandato ha creato scompiglio un po’ a tutti: il traghetto per andare
|
|
in Casamance salta fino al lunedì, dato che nel weekend non fa tratta. Baba è riuscito a
|
|
venirci a prendere lo stesso in aeroporto ma si vede che è stanco. La notte è
|
|
tranquilla.<br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.27px -0.27px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); width: 603.21px; height: 602.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image13.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 602.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c13 c1"><br></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">🌪 </span><span class="c32">Il mio ricordo di questo viaggio è uno
|
|
stranissimo miscuglio di sensazioni tra cui un tetro sentore di paura dato dalla situazione: la notte in un
|
|
luogo sconosciuto, distante da casa, le macchine con l'intero cruscotto non funzionante (ti accorgi di
|
|
avere un principio di mania del controllo quando in auto non sai né quanto carburante
|
|
c’è né a che velocità stai andando), il tassista che per via delle manovre ardite
|
|
del nostro driver ci suonava all’impazzata. Nell’aria però, oltre agli odori africani,
|
|
c’era un enorme entusiasmo: tutti noi del collettivo ne abbiamo fatto esperienza. Ebbene anche
|
|
quell’entusiasmo confluiva in un’emozione più complessa, un’emozione che riesco a
|
|
descrivere solo usando la definizione di Thauma data dal mio professore di filosofia al liceo. Meraviglia e
|
|
terrore nella stessa definizione, meraviglia e terrore dell’effettiva nostra esistenza in quel
|
|
momento, in quel luogo e per quel motivo. Come di fronte a </span><span class="c16 c32">un gigantesco
|
|
salto</span><span class="c13 c32"> nel vuoto percorrevamo un’autostrada senegalese, passandoci un
|
|
Tanqueray edizione limitata comprato al duty free.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 400.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image19.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 400.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">Baba e il suo
|
|
amico misterioso si dissolvono nella notte scura, inchiostro nell’inchiostro e il pennino degli
|
|
incontri rimescola dentro, una spirale veloce e nera da cui esce il nostro oste: Kebè. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Kebè è un marinaio e ha un figlio nell’Indiana e mi deve
|
|
500 franchi: sta seduto sguardo perso nel vuoto, tristissimo, i suoi pensieri vagano nel tempo, le speranze
|
|
gli amori i viaggi, tutti racchiusi nelle linee del volto. Kebè non è veramente un oste,
|
|
è il guardiano notturno — le onde si infrangono ripetutamente sulla battigia lì di
|
|
fronte e lui si lascia trasportare, nostalgia e pirateria in un locale scuro e spoglio dagli infissi lignei
|
|
— ci dà da bere, sorride caldamente e ci racconta aneddoti, lui parla il linguaggio universale
|
|
dell’amicizia o dei viaggiatori perduti e ci capiamo tutti. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">🌞 La Brasserad dove dormiamo è sulla punta di Dakar di fronte
|
|
all’isoletta di Ngor. Forse è un posto per turisti bianchi e la cosa un po’ ci rattrista,
|
|
perché siamo turisti bianchi. Dobbiamo ammettere che fin dalla prima sera a Dakar ce l’abbiamo
|
|
avuta con i francesi che incontravamo in giro: ce l’avevamo con i colonialisti o avevamo paura di
|
|
essere come loro? </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Baba ci lascia sull’uscio per essere sicuro che non ci perdiamo. </span><span
|
|
class="c1">Lì</span><span class="c1"> tiriamo un po’ scemo Kebè e finiamo il gin
|
|
del duty free co qualche biretta, con incredibili cocktail Tanqueray-Gazelle. Kebè vende quasi una
|
|
chitarra a Tiziano. Andiamo a dormire tardi.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<h3 class="c34" id="h.p4708fuipo"><span>Dakar, Senegal <br>Sabato 23/11/2019<br><br></span>
|
|
|
|
<!-- <span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image68.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); width: 430.50px; height: 430.50px;"><img
|
|
alt="" src="images/image34.jpg"
|
|
style="width: 430.50px; height: 430.50px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c21"><br>
|
|
</span>
|
|
</h3> -->
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 592.28px; height: 392.89px;"><img
|
|
alt="" src="images/image59.jpg"
|
|
style="width: 592.28px; height: 392.89px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c19"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 595.01px; height: 394.65px;"><img
|
|
alt="" src="images/image73.jpg"
|
|
style="width: 595.01px; height: 394.65px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c19"><br></span></p>
|
|
|
|
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">Il mattino
|
|
giunge, affacciato alla finestra scorgo il mare, piroghe e ragazzi neri sulla spiaggia che si allenano e
|
|
contrattano.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Incontriamo </span><span class="c19">Malamine</span><span class="c19"> Tamba,
|
|
il ricco, il saggio, il visionario. </span><span class="c19">Malamine</span><span class="c19"> è
|
|
un uomo, padre di famiglia e lavoratore: </span><span class="c19">vicepresidente della squadra di calcio
|
|
senegalese Casa Sports</span><span class="c19">, </span><span class="c19">presidente</span><span
|
|
class="c19"> dell’Allez Casa, il comitato dei tifosi della stessa </span><span class="c1">(tu
|
|
chiamali se vuoi ultrà) </span><span class="c19">e possessore di terreni agricoli che, in tutto
|
|
questo, riesce a prendersi cura anche di una combriccola di giovani artisti italiani. Ci porta di qua e di
|
|
là a comprare il necessario per il viaggio </span><span class="c19">ospitandoci a</span><span
|
|
class="c19"> casa sua per il pranzo domenicale, che in Senegal avviene di sabato, ma l’idea
|
|
è quella. La moglie Tabara, elegante e colta, ci intrattiene durante il banchetto mangiando con noi e
|
|
ridendo di gusto, mentre ci sminuzza la carne con le mani dall’enorme piatto unico (che non è
|
|
Dakar) di riso e </span><span class="c19">verdurine</span><span class="c19"> piccanti che ci unisce in
|
|
quel momento. Ha un sorriso bianco, rosa e marrone scuro. Le donne senegalesi sono bellissime, come la
|
|
timida figlia di </span><span class="c19">Malamine</span><span class="c19"> figura leggera, come la zia
|
|
di </span><span class="c19">Malamine</span><span class="c19">, donna anziana in un vestito bianco e sguardo
|
|
scuro e infinito nel sapere.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 400.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image21.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 400.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 Uomo chiave di questa spedizione africana è </span><span
|
|
class="c3">Malamine</span><span class="c3"> Tamba, nostro mentore e contatto africano che ci ha aiutati
|
|
nell’organizzazione pratica di tutto il viaggio.<br>Venne negli anni ‘90 a Pavia per seguire un
|
|
master in Politiche Internazionali. </span><span class="c3">Arrivava</span><span
|
|
class="c3"> dall’Università di Dakar e il suo villaggio natio è proprio Coubanao.
|
|
Incontrò Mimmo e gli altri compagni dell’odierno Comitato Pavia Asti Senegal e scattò
|
|
l’amicizia.</span></p>
|
|
<p class="c2 c63"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">La storia è storia, ora siamo nel presente, dobbiamo lasciarci alle spalle
|
|
quel che è successo. Suonava circa così — non ricordo perfettamente — la frase che
|
|
ci disse quando ci incontrammo a Dakar. Ricordo bene però il pranzo a casa sua seduti sul tappeto a
|
|
mangiare con le mani dallo stesso piatto riso e carne (o riso e verdure, date le abitudini alimentari di
|
|
certi) in stile senegalese.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 438.52px; height: 662.50px;"><img
|
|
alt="" src="images/image2.jpg"
|
|
style="width: 438.52px; height: 662.50px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c3"><br><br>Senza posate, sua moglie </span><span
|
|
class="c3">spezzettava</span><span class="c3"> con i polpastrelli le varie carni, le distribuiva nel
|
|
riso e con la destra ognuno prendeva il proprio boccone. Mi viene in mente che l’infografica del
|
|
ristoro generalmente raffigura una forchetta e un coltello: chi ne ha proposto l’universalità
|
|
non ne voleva sapere di tener conto che buona parte </span><span class="c3">di mondo</span><span
|
|
class="c3"> mangia tradizionalmente con bacchette o mani. </span><span class="c3">Quello che ci siamo
|
|
trovati a trattare aveva a che fare col colonialismo in tutto e per tutto, a più livelli.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">I figli di </span><span class="c3">Malamine</span><span
|
|
class="c3"> guardavano Atalanta-Juve in salotto: Kamo aveva le lacrime agli occhi per l’evento,
|
|
Gambaz le aveva per la quantità di cibo ingerito, io per aver assaggiato il </span><span
|
|
class="c3">miglio</span><span class="c3"> pestato tipico delle colazioni senegalesi, gli altri per la
|
|
quantità di zucchero nel tè offerto a fine pasto. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 Sofia per un esame aveva scelto di portare una ricerca su Gianni Celati e
|
|
si è recuperata un po’ di suoi libri, tra cui Avventure in Africa. Ora, forse questo commento
|
|
dovrebbe scriverlo lei che ce l’ha a portata di mano, ma in quel libro Celati arriva in un villaggio
|
|
ad una certa e nel baretto locale c’era in tele una partita di Atalanta Juve, “il peggio che il
|
|
calcio italiano potesse offrire”. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7 c29"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c24"><pre>Sévaré, hotel Debo. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c24"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c24">Potrebbe essere una pensioncina della riviera adriatica, stesse camere disadorne,
|
|
tutto piastrellato paramoderno, stesso standard triste, con la differenza che nel corridoio ci sono
|
|
cavallette lunghe un dito e mezzo e intorno villaggi di capanne sprofondate nel buio. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c24">Grande dormita per riprendere le forze.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c24"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c24">Verso sera nel ristorante quattro uomini guardavano la partita calcistica
|
|
Milan-Vicenza alla televisione, e sapevano tutto del campionato di calcio italiano. Ne hanno parlato con
|
|
Jean che è competente anche in questa materia, ed ha persino delle idee sportive avanzate. Poi
|
|
mostravano sullo schermo la partita Juventus-Atalanta, il peggio che si può vedere in fatto di
|
|
calcio. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c1 c16 c39 c44"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c24">Il pollo in stile thailandese, infame intruglio militare che lo chef tuareg mi ha
|
|
servito come se mi facesse un favore, ho dovuto far finta di mangiarlo perché il detto chef mi si
|
|
è seduto accanto e mi teneva d’occhio, mentre guardava la turpe partita di calcio.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c24"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c24">Gianni Celati, Avventure in Africa p.42</pre></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c26 c1 c16"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 </span><span class="c13 c1">Mai parole furono più profetiche ah ah
|
|
questa cosa è davvero assurda che anche noi quel sabato pome fossimo in casa di Malamine Tamba dopo
|
|
rimbalzi continui in aeroporto a vedere Atalanta-Juve (rovinosamente sconfitti) </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 400.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image6.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 400.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">Finito il
|
|
pranzo a pancia piena, soddisfatti di noi stessi ci avviamo verso l’hotel per l’ultima notte. Il
|
|
lento cadenzare del taxi nella trafficata Dakar mi culla in un sonno conclusivo. Mi addormento. il tempo
|
|
passa, allibratori sulla spiaggia mi inducono in cattivi affari. Un bagno fresco e salato mi riporta alla
|
|
realtà e poco dopo salpiamo verso nuovi lidi. Verso l’enorme laguna di mangrovie: Ziguinchor,
|
|
la regione della Casamance e l’agognata Coubanao. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<h3 class="c34" id="h.hzjzno7urcx"><span>Bateau Dakar</span><span class="c92">-</span><span
|
|
class="c21">Ziguinchor<br>Domenica 24/11/2019</span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 402.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image14.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 402.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c19"><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 402.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image1.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 402.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c13 c19"><br></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">🌞 Mi viene in mente il porto di Dakar, la sua immensa hall e il secondo
|
|
piano che a quanto pare solo noi abbiamo avuto l’idea di esplorare, lo spazio coi divanetti e gli
|
|
acquari pieni di pesci un po’ desolati dal vederci ancora rimestare nei progetti e non goderci la vita
|
|
o l’attesa del traghetto. Sui muri appesi e incorniciati alcuni quadri di una mostra di pittura
|
|
lasciati a prender polvere.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c19">Salpiamo alle 8 di
|
|
sera, il </span><span class="c19 c16">bateau</span><span class="c13 c19"> Diambogne è una barca
|
|
traghetto, ricorda quelli utilizzati per arrivare dalla costa sabbiosa francese alle bianche scogliere
|
|
inglesi, versione più piccola. Gli interni sono simili: falso legno lucido, poltroncine e televisori
|
|
per mettersi a dormire.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Saliamo e, dopo aver superato i controlli, entriamo nella pancia della nave,
|
|
spazio riservato ai camion ricolmi di patate e carote ma nessuna macchina privata. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Arrivati sul ponte ci accoglie una situazione divertente: donne e uomini distesi su
|
|
tappeti ascoltano musica che ricorda il reggaeton: la radice ritmica è quella ma arricchita da
|
|
variazioni su tema di percussioni senegalesi e la melodia delle voci sale verso nord passando per la distesa
|
|
sabbiosa del Mali per arrivare in Marocco. C’è anche chi prega, si inginocchia a piedi scalzi e
|
|
mormora. Nonostante gli interni, simili ai battelli inglesi, l’Africa in questo bateau è
|
|
altamente presente. <br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 402.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image58.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 402.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Durante questo viaggio notturno spesso incontro gli sguardi degli altri
|
|
viaggiatori: molte donne, fino a quel punto difficili da incontrare, nei loro vestiti sgargianti scrutano
|
|
incuriosite e maliziose. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Ci allontaniamo dal golfo di Dakar. Le luci dell’orizzonte della città
|
|
nervosa si sciolgono volando verso il cielo formando puntini bianco gelo. Immagino i marinai di un tempo
|
|
osservare questi consiglieri, orientarsi e arrivare alla meta giusta. Ci provo anche io, ma il cielo
|
|
è diverso, non scorgo le forme a cui sono abituato, non vedo il grande carro, non vedo nemmeno la
|
|
luna, nonostante la tentata ricerca con gli amici: siamo distanti da casa, capiamo, inquieti ma decisi.
|
|
<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image16.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c19"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image52.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Guarda mondo scuro dove siamo arrivati nonostante tutto. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Siamo in guerra anche noi come i senegalesi, ringrazio Kamo per
|
|
l’immagine, chiedete a lui spiegazioni. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Stanchi torniamo alle nostre poltrone, dentro la cabina l’aria
|
|
condizionata e il televisore a palla rendono fastidiosa la permanenza ma è ciò che ci viene
|
|
offerto. Chiudiamo gli occhi, distesi per lungo sui sedili tra le voci borbottanti e profonde dei
|
|
viaggiatori addormentati.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<h3 class="c34" id="h.9nm492osbvis"><span>Bateau, foce del fiume Casamance<br>Lunedì
|
|
25/11/2019<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image36.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image35.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image10.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">Il mattino ha
|
|
l’oro in bocca, in tutti i sensi. All’ingresso della laguna del Casamance, siamo immersi in una
|
|
abbagliante fascia dorata, luce solare che si riflette sull’acqua piatta delle 8 di mattina. Un senso
|
|
di magnificenza e solennità ricopre il nostro bateau e i nostri compagni di traversata. Si scorgono
|
|
le prime mangrovie e case dei pescatori, piroghe, trappole mortali per pesci sfortunati. Delfini ciechi
|
|
rincorrono distanti il taglio ondulato e pigro creato dal passaggio dalla nostra barca. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">La flora, da presenza </span><span class="c19">distante si avvicina</span><span
|
|
class="c19"> sempre di più al </span><span class="c19 c16">bateau</span><span
|
|
class="c13 c19"> portandolo in fondo, strozzando il fiume. Le baracche dei pescatori diventano
|
|
più numerose, e con questo incedere glorioso e lento prende forma la città di Ziguinchor: il
|
|
battello è a destinazione e noi viaggiatori sbarchiamo su un nuovo terreno, più caldo della
|
|
ventosa Dakar e più vicino al cuore dell’Africa.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Il porto di Ziguinchor è una struttura spoglia, dai muri beige. Le facce
|
|
nere dei presenti, trovano un contesto accomodante, se non altro per quanto riguarda l’occhio: colori
|
|
ripetitivi, leggermente monotoni. Ciò che rimescola le carte in gioco e rende vivo lo scenario sono
|
|
gli abiti lucidi e sgargianti dei presenti, la maggior parte di loro infatti indossa tute da calcio di
|
|
squadre europee: Paris Saint German blu e rosso, Juventus bianco e nero, Milan rosso e nero. Se fosse una
|
|
composizione pittorica la intitolerei: “Poliestere su argilla”.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Mentre aspettiamo di ricevere i bagagli, compare la figura sorridente e sorniona di
|
|
Baba Sane.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); width: 479.01px; height: 479.01px;"><img
|
|
alt="" src="images/image67.jpg"
|
|
style="width: 479.01px; height: 479.01px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c19"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 495.77px; height: 372.50px;"><img
|
|
alt="" src="images/image39.jpg"
|
|
style="width: 495.77px; height: 372.50px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c13 c19"><br></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Baba Sane, ci accompagnerà a Coubanao ed è un amico di Angelo,
|
|
figura ancora non introdotta ma assolutamente importante. Facciamo un passo indietro (Baba Sane ci
|
|
perdonerà). Il nostro caro Angelo è un navigato viaggiatore italiano dalla faccia scavata e
|
|
capelli lunghi, fuma sigarette da giro e ha una rete immensa di contatti qui in Senegal. È
|
|
membro del CPAS - ONG che si è presa la briga di darci qualche soldo per il viaggio - senza di lui
|
|
non avremmo saputo muoverci. Grazie Angelo e CPAS.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Torniamo a Baba Sane che, sebbene quel giorno fosse sprovvisto di maglietta in
|
|
poliestere, ha passato una vita nello sport del pallone e di calcio è un esperto. Lui è membro
|
|
dei giocatori anziani del Casa Sports, molto amico del grande </span><span class="c19">Malamine</span><span
|
|
class="c13 c19"> Tamba, ride di gusto e grazie a dio parla italiano: finalmente possiamo esprimerci
|
|
come vogliamo. Sarà per la facilità nella comunicazione o per lo spirito giocoso di Baba Sane,
|
|
ma subito sembriamo amici, già in programma una giornata di pesca sul fiume, che mai si
|
|
farà.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Prendiamo i bagagli, li portiamo fuori uscendo dalla calma silenziosa della
|
|
sala d’attesa del piccolo porto. All’uscita veniamo inondati da un raggio di sole prepotente e
|
|
soffocante e una miriade di persone ci si pone davanti, fervente e indaffarata. Ci prendono le valigie, le
|
|
portano ad un furgone, le caricano sul tetto del veicolo velocemente. Baba sane dirige tutto ciò,
|
|
dà indicazioni e mancette ai garzoni e ci tiene tranquilli, direttore d’orchestra del caos
|
|
umano di questo porto senegalese. Complimenti a lui ma del resto ci è nato e cresciuto, conosce tutto
|
|
nel minimo dettaglio.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Insieme a lui c’è Caramba, </span><span class="c19 c16">caramba che
|
|
sorpresa</span><span class="c19">, </span><span class="c19 c16">ocio ai caramba</span><span class="c19">,
|
|
eccetera, un nome come un altro in questo Paese simpatico e distante. Partiamo: noi un * salta, Caramba,
|
|
Baba Sane e un guidatore non identificato che se lo guardi in faccia sembra scorgere un </span><span
|
|
class="c19">bronzeo busto di matrice fascista</span><span class="c13 c19">, le linee del volto sono dure e
|
|
decise e la pelle scura luccica. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Ci avviamo lungo le strade di Ziguinchor, città che risente del periodo
|
|
coloniale, qua e là ci sono villette francesi spesso abbandonate e tra di esse compaiono, vere
|
|
protagoniste, botteghe di cianfrusaglie: cinture, ferramenta, vestiti, televisori. Ci rendiamo conto che
|
|
è meglio non fare foto, ti urlano dietro: “Non siamo animali in gabbia e voi bianchi visitatori
|
|
di uno zoo”. Come ti pare amico, se ho una macchina fotografica con me faccio foto indipendentemente
|
|
dal posto. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 Mi è </span><span class="c1">ricapitata</span><span
|
|
class="c1"> poi la stessa cosa al mercato quando ho scattato una delle foto in mezzo a quel vortice di
|
|
foulard: una ragazza passando si è avvicinata e ha sibilato: ti ho visto! Carica di astio e con occhi
|
|
truci.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 600.01px; height: 398.92px;"><img
|
|
alt="" src="images/image27.jpg"
|
|
style="width: 600.01px; height: 398.92px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c1"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 400.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image76.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 400.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c19">Studenti tornano da
|
|
scuola, indossano polo azzurre anice. Cerco di fare qualche foto ad alcune studentesse, ma memore delle urla
|
|
non </span><span class="c19">produco</span><span class="c19"> altro che scatti maldestri. Il sole batte
|
|
forte, facciamo due compere e preleviamo dell’</span><span class="c19 c16">argent</span><span
|
|
class="c19">. Dentro di me sento una crescente tensione positiva, probabilmente condivisa dai miei compagni
|
|
di viaggio: siamo ancora più vicini alla meta. Nella mia testa prende piede l’immagine di un
|
|
viaggio mistico tra mitra, violenza,</span><span class="c19 c16"> charlie</span><span
|
|
class="c13 c19"> in agguato in un contorno esotico, alberi di mango, tigri, umidità pesante,
|
|
malaria, follia, e una meta mitica, fatta di sangue, indigeni mutilati e rovine nell’edera capeggiata
|
|
da un folle saggio militare in fuga, mr Kurtz: Apocalypse now! Ma fortunatamente, il film è un altro,
|
|
non siamo soldati in Cambogia e la nostra meta non è un tempio in rovina memore dell’impero
|
|
Angkor. La nostra meta è Coubanao, nella regione della Casamance, il giardino del re.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">La strada si inerpica nella foresta di palme e fromager, baobab, manghi, e infiniti
|
|
alberi: è una via sterrata e sabbiosa, dal colore rossiccio. Ai bordi di questa ci sono case spoglie
|
|
e gente seduta all’aperto, immagini sfuggenti nello sfrecciare del nostro furgone. A momenti di fitta
|
|
foresta, con incedere alternato e ritmico, incontriamo squarci aperti di luce e distese lagunari secche che
|
|
odorano di sale. </span><span class="c19">Mucche dalle</span><span class="c13 c19"> corna lunghe e
|
|
acuminate ci osservano passare e capre e faraone, animali santi e ornamentali, si scostano pigramente dalla
|
|
strada. Apri e chiudi, luce e ombra, superiamo il villaggio di Koubalan e poi di Finntiok e infine Coubanao.
|
|
</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Tutto in quel luogo è volto nell’interesse della comunità,
|
|
il villaggio stesso è comunitario. Le proprietà sono divise per famiglie, ma non esistono
|
|
porte, non esistono strade, tutto è collegato da fiumi di sabbia che entrano e si insinuano ovunque:
|
|
il villaggio stesso è mobile. Le nostre guide ci raccontarono di come fosse stato spostato e
|
|
modificato nel tempo per evitare animali notturni e si potevano scorgere i nuovi luoghi destinati a nuove
|
|
case. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Gli animali d’allevamento corrono per il villaggio totalmente liberi, come i
|
|
limoni che crescono in luoghi pubblici </span><span class="c3">🌵</span><span class="c9">o gli alberi
|
|
di mango che sono ovunque e appartengo a tutti 🥑</span><span class="c32"> </span><span
|
|
class="c13 c19">e l’unica difesa contro le mani golose dei bambini è la certezza che se ne
|
|
rubano qualcuno sicuro per loro ci sarà un prurito fastidioso per giorni.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Eccoci qui! </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Ricevuti dai nostri ospiti, ci sediamo e mangiamo insieme.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 400.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image62.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 400.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c19"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); width: 547.50px; height: 547.50px;"><img
|
|
alt="" src="images/image17.jpg"
|
|
style="width: 547.50px; height: 547.50px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c13 c19"><br></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🌵 </span><span class="c9">Il campement consiste in tre capanne di grossi
|
|
mattoni beige disposte a semicerchio e da due strutture più grandi adibite a sala da pranzo+cucina e
|
|
a casa del guardiano. Porte e finestre in legno dipinto di azzurro, delle tende lise ondeggiano agli
|
|
ingressi, i tetti in lamiera ricoperti di paglia, un pozzo a cui ogni tanto delle donne attingono
|
|
l’acqua. Accanto alla casa del custode cresce un boschetto di anacardi dove spesso i bambini vanno a
|
|
giocare; la folta chioma di un mango offre riparo a tutto lo staff, che seduto su bianche sedie di plastica
|
|
passa i pomeriggi a mescere tè. Lì dietro, in mezzo a dei sinuosi fromager, si inalza un
|
|
</span><span class="c4">caïlcédrat. Il tronco mostra qua e là delle cicatrici: </span><span
|
|
class="c4">Malamine</span><span class="c4"> </span><span class="c4">Diémé</span><span
|
|
class="c4"> mi spiega che con la corteccia macerata viene realizzata un’amarissima bevanda per
|
|
abbassare la glicemia </span><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span
|
|
class="c19 c97">(per compensare il troppo tè zuccheratissimo che bevono a quantità tutti i
|
|
giorni)</span><span class="c4">. </span><span class="c3">🌵 </span><span class="c4">Ormai facente
|
|
parte dei tipici bitorzoli di questa pianta, fagocitato dal tronco e dal tempo, riposa un lungo semiasse
|
|
arrugginito con ancora gli pneumatici alle due estremità. Gli ingombranti avanzi della colonizzazione
|
|
francese invecchiano assieme alla vegetazione, alla sabbia che si insinua ovunque, alle piogge e al sole. E
|
|
così quei resti di un camion che nessuno sa cosa abbia trasportato, fanno da sfondo ai pomeriggi
|
|
oziosi dell’équipe del campement, ascoltano il nostro francese stentato e il loro francese
|
|
creativo, mentre ogni tanto qualcuno passa per portarsi via un pezzo di corteccia. Prima ingranaggi di un
|
|
macchinario, ora parte di un organismo.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 449.50px; height: 449.50px;"><img
|
|
alt="" src="images/image74.jpg"
|
|
style="width: 449.50px; height: 449.50px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c15"><span><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 400.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image41.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 400.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span><br></span></p>
|
|
<h2 class="c43 c65" id="h.hbhj1wwk3b"><span class="c45 c41">Al Campement</span></h2>
|
|
<h3 class="c34" id="h.8q8wvumv0w5u"><span>Cosmologia gastronomica<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 402.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image25.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 402.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c79"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 </span><span class="c3">L’accattivante miscuglio di antimalarica con
|
|
l’acqua corrente — pista da ballo di batteri sconosciuti ai nostri corpicini — mi ha dato
|
|
una bella botta per i primi tempi: di notte avevo visioni e vivevo incubi eccezionali. È successo
|
|
anche di urlare nel sonno e di svegliare Erica che mi ha tirato due sberle se no crepavo per un colpo al
|
|
cuore. Oltre a questi potevo rischiare tranquillamente di crepare di diabete:</span><span
|
|
class="c112"> </span><span class="c13 c3">a colazione si giocava alla roulette russa, dove per ogni
|
|
morso dato al panino spalmato di marmellate gusto mango o bissap si rischiava un picco glicemico ☞
|
|
coma</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c79"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Ogni giorno, la tavola della colazione era perfettamente imbandita.</span><sup><a
|
|
href="#cmnt117" id="cmnt_ref117">[dm]</a></sup><span class="c3"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); -webkit-transform: rotate(4.71rad) translateZ(0px); width: 524.41px; height: 524.41px;"><img
|
|
alt="" src="images/image63.jpg"
|
|
style="width: 524.41px; height: 524.41px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<ul class="c18 lst-kix_29pa72op0ga8-0 start">
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">In centro al tavolo un thermos di mezzo metro con acqua
|
|
calda che misteriosamente gravitava verso Sofia </span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">Tre bottiglie di acqua bella fredda che non troppo
|
|
misteriosamente facevano venire dei coccoloni momentanei </span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">Un piccolo palazzo di zollette di zucchero</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">Un paniere di legno con n.6 baguette, una a testa</span>
|
|
</li>
|
|
</ul>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Con una cura maniacale ogni posto a tavola era apparecchiato di:</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<ul class="c18 lst-kix_5e6jc41q8pa1-0 start">
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">piatto tondo </span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">cucchiaino</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">coltello</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">bicchiere di vetro</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">tazza di ceramica con simpatiche fantasie di merchandising
|
|
furbo </span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c3">una bustina di tè + di caffè solubile + di latte
|
|
in polvere, formalmente allineati come prima di un urlo di battaglia </span></li>
|
|
</ul>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Quindi poi le star erano:</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<ul class="c18 lst-kix_7jp9m56uxqin-0 start">
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">miele</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">la marmellata di mango</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">la marmellata di bissap</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c3">il barattolo da kg 5 di </span><span
|
|
class="c3 c16">Chocopain</span></li>
|
|
</ul>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Quest’ultimo era il </span><span class="c3 c16">chaotic evil</span><span
|
|
class="c3"> della tavola, la regina negli scacchi, la mano invisibile. Ti poteva distruggere
|
|
l’appetito di un giorno intero se ti capitava un bel pezzo di grasso idrogenato solidificato: iniziava
|
|
</span><span class="c3 c16">choco</span><span class="c3"> ed era subito </span><span
|
|
class="c3 c16">pain</span><span class="c3">.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 332.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image75.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 332.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><sup><a href="#cmnt118" id="cmnt_ref118">[dn]</a></sup></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Quando il tavolo di battaglia era consumato si scattava su → si prendevano i
|
|
</span><span class="c3">compiuter</span><span class="c13 c3"> → si correva verso la scuola oppure si
|
|
ritornava al tavolo a progettare speculare programmare disegnare. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Che stanchezza.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Il mio nome a primo impatto diresti che significa tipo </span><span
|
|
class="c3 c16">ricco di fede</span><span class="c13 c3"> per ovvi motivi legati ad una semplice
|
|
scomposizione della parola che il cervello fa senza nemmeno volerlo,</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">ma cercando scopri che Federico significa prima di tutto </span><span
|
|
class="c3 c16">ricco di pace </span><span class="c3 c13">quindi, ricco lo dovrei essere ma è da
|
|
discutere di cosa. Ciò di cui non ero proprio ricco durante le magiche settimane senegalesi era la
|
|
forza e uno si può anche chiedere quale tipo di forza ma io rispondo sia forza d’animo che
|
|
forza fisica. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Ero un po’ una pezza, un ovetto che pian piano si stava cuocendo sotto al sole
|
|
a cui non siamo abituati. La fatica d’animo è quella fatica che la mia coscienza vuole
|
|
elaborare, quella coscienza che si vuole fare visualizzazione del complesso, il complesso che pare
|
|
un’orchestra violenta che rappresenta una scala gerarchica silenziosa ma che esiste. E mentre cercavo
|
|
di stare in piedi il giorno del mio compleanno, mentre parlavo al telefono con la nonna e gli </span><span
|
|
class="c3">altri erano</span><span class="c13 c3"> dentro all’aula di informatica, respiravo una
|
|
strana giornata, nuvolosa strana. Non voleva piovere anche se sembrava, ed infatti non ha piovuto. Quel
|
|
tempo mentiva, ma non avevo intenzione di sapere il parere dell’app meteo del cellulare.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Non avevamo pranzato, dovevamo rimanere tutto il giorno a scuola. La colazione non
|
|
era stata la solita marmellata </span><span class="c3">iperzuccherica</span><span class="c3">, ma a sorpresa
|
|
(almeno per me) la colazione tipica: il </span><span class="c3">miglio</span><span
|
|
class="c13 c3"> dolce pestato.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Effettivamente la roulette alla marmellata dava una bella botta di </span><span
|
|
class="c3">energia, ma</span><span class="c3"> il problema erano gli altri pasti che, parlo a nome mio
|
|
e dell’altro erbivoro, alla lunga, </span><span class="c3">diventarono</span><span
|
|
class="c3"> monotoni. La costante: le cipolle. Amavo quelle cipolle: quando andai in Senegal con il
|
|
CPAS non ne mangiai abbastanza ed al ritorno con </span><span class="c3 c16">un * salta</span><span
|
|
class="c13 c3"> fui estremamente felice quando al primo pranzo ce ne portarono un bel gran immenso
|
|
piatto.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">SBAM servite per tre settimane a quasi tutti i pranzi e tutte le cene!</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Dico quasi tutti i pranzi perché qualche volta disertavamo il
|
|
campement.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Ok c’è da ammettere che non c’erano solo le cipolle ma anche
|
|
delle buonissime patatine fritte - e quando dico buonissime erano veramente buonissime non tipo le
|
|
persone che dicono </span><span class="c3 c16">buone tipo quelle del McMerda </span><span class="c3">ma
|
|
buonissime tipo buone come quelle della mia nonna. </span><span class="c1">🌞 Mettiamola così:
|
|
una volta sono stato molto in ospedale e i biscotti che ci davano a merenda erano buonissimi. Quando
|
|
sono tornato a casa li ho </span><span class="c1">ricomprati</span><span class="c13 c1"> e bo non
|
|
sembravano più così incredibilmente buoni... Mi viene da pensare che fosse il regime
|
|
alimentare a condirli e a Koubanao stessa cosa (no hate per le patatine molli erano ok anzi un prezioso
|
|
sollievo) (anche se forse più che buone la loro caratteristica principale era l’essere molli)
|
|
(anzi molto interessante cerchiamo di capire: come mai erano xe molli ste batatine?)</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">sì,
|
|
cucina molto monotona anche per i non erbivori. Sembrava ci fosse una censura dei loro prodotti tipici e
|
|
piatti per noi fragili occidentali. Detto ciò quello che mi è parso di cogliere in linea
|
|
generale è che anche nella cucina canonica senegalese non ci sia questa grande varietà, il
|
|
cibo è funzionale a dare energie, botte di zucchero e calorie per non svenire sotto il sole, non si
|
|
consuma per il piacere di consumare e sicuramente nella Casamance non ci sono programmi come Masterchef e il
|
|
cibo e gli animali sono rispettati per quello che sono, parte della vita e non il centro di espressione dei
|
|
propri sfoghi.</span></p>
|
|
<p class="c2 c63"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞 C’è una persona addetta alla cucina nel campement ma durante
|
|
il nostro soggiorno era altrove: è una ragazza che ha da poco finito il </span><span
|
|
class="c1">lycée</span><span class="c1"> e il villaggio le sta pagando gli studi a Ziguinchor
|
|
per diventare cuoca. Non sono poche infatti le persone che transitano da quei piccoli bungalow al confine
|
|
del paese: sia gente della zona che è in viaggio, sia turisti e stranieri come noi. Sono entrate che
|
|
fanno comodo e la comunità ci investe. Diverse persone collaborano: chi come guardiano, chi come
|
|
cameriere, chi come addetto alle provviste ecc e ognuno si dedica al proprio compito in forma religiosa:
|
|
</span><span class="c1">l'apparecchiare</span><span class="c1"> e il servire i pasti ad esempio era
|
|
sempre un momento delineato con una precisione e ritualità super HD, dai modi rigidi, assurdi e
|
|
codificati de</span><span class="c1">ll’etichetta</span><span class="c13 c1"> e bon ton
|
|
occidentale, ma compiuti con un tale impegno e presenza che li rendeva autentici.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Mi piace ricordare anche il mood de </span><span class="c1">Malamine</span><span
|
|
class="c1"> </span><span class="c1">Diémé</span><span class="c1"> il giorno in cui
|
|
sono arrivati dal Governo (o dalla regione?) (non mi ricordo!) (ma non è importante chi li stesse
|
|
mandando, l’importante è che erano arrivati!!) tutta una serie di elettrodomestici, utensili,
|
|
arredi e props per il campement: un enorme frigo e il secondo freezer, la televisione, la lavatrice, la
|
|
batteria di pentole, la cucina e altre cose inscatolate che non abbiamo riconosciuto e che ora occupavano
|
|
tutta la veranda che avevamo abitato noi in quelle settimane. Una processione di cose caricate su una
|
|
processione </span><span class="c1">de auto</span><span class="c1"> capitanate appunto dal Sig.
|
|
</span><span class="c1">Diémé:</span><span class="c1"> radioso</span><span class="c1">, che
|
|
sventolava alto e in festa dal finestrino della prima jeep del corteo.<br><br></span><span
|
|
class="c3">🌵 </span><span class="c13 c9">“Dobbiamo festeggiare, ci avete portato fortuna,
|
|
aspettavamo da tanto!”<br>Così diceva e mi stringeva le mani. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9"><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image26.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c13 c9"><br></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">🌞 E niente, le patatine erano molli.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">L'Africa ha un altro ritmo rispetto a noi e il rito della cucina iniziava
|
|
presto: per la cena ad esempio nel primo pomeriggio e durava tanto. Tanto tempo a schiacciare nel mortaio le
|
|
cipolle, tanto tempo a rosolare e cuocere i pesci o la carne, tanto tempo e basta tra una cosa e
|
|
l’altra, con processi distesi e a passo lungo. Quasi intimi, non certo la frenesia delle cucine dei
|
|
ristoranti.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Probabilmente le pata venivano preparate alle quattro del pomeriggio, tutto qua, tra
|
|
una cosa e l’altra e senza una particolare intenzione o cultura della patatina fritta. Forse era una
|
|
necessità di stoviglie o forse la forma sbagliata di quelle patate: che ce le faceva vedere
|
|
come fritte quando erano semplici </span><span class="c1">patate surgelate.</span><span class="c1"> Le
|
|
due cuoche mi piacevano: una era vecchia e ci salutava sempre quando arrivava </span><span
|
|
class="c1">bonjuuur</span><span class="c1"> e quando andava via </span><span
|
|
class="c1">bonnuuuit,</span><span class="c1"> era diventato un meme tra noi e lei; l’altra
|
|
giovane splendida ma con lo sguardo affilato e duro. Con noi non ha mai abbassato la guardia al 100% tranne
|
|
la sera del ballo delle maschere, quando col gruppo delle donne suonava come piatti i coperchi delle pentole
|
|
in festa. La sua bambina era molto piccola </span><span class="c9">e timida</span><span
|
|
class="c13 c1"> e faceva ridere soprattutto una volta inseguita dalle poie.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">🍠 Il pasto medio senegalese si compone di un cereale + carne.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Questo pattern culinario è ripetuto praticamente ogni giorno e si può
|
|
dedurre che il contenuto varia dal periodo dell’anno: durante la nostra permanenza le verdure, per
|
|
esempio, cominciavano a scarseggiare. I legumi ci sono e vengono coltivati in massa, ma la porzione di pesce
|
|
o carne è più sostanziosa e il concetto di vegetariano non è praticato, sebbene sia un
|
|
concetto abbastanza chiaro ai più. Il binomio di base cereale e carne rimane tale da tempo
|
|
poiché è la base di un pasto equilibrato per il popolo dell’area senegalese e in
|
|
più non c’è </span><span class="c3">un'importazione</span><span class="c3"> di
|
|
beni culinari: la globalizzazione è ancora vagamente in progress. È abbastanza scontato, ma la
|
|
pizza il sabato sera non esiste, nemmeno il wok quando si è in chimica o l’all you can eat o il
|
|
curry indiano</span><span class="c19">.</span><span class="c13 c3"> Ma ciò che esiste è
|
|
un network che respira, un mostro che lega gli odori di tutti i cibi che pensi quando apri l’app di
|
|
UberEats e che manda gli ordini ai riders che spesso vengono anche da questa parte d’Africa. Il rider
|
|
numero 28817 che ti porta a casa la pizza che sua madre non ha mai pensato. Gli dai la mancia?</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Per tre settimane abbiamo iniziato la giornata con una imitazione della colazione
|
|
dei coloni, eccetto per una. Forse la vedo così violenta come immagine perché ho in testa il
|
|
dover vivere un posto nel modo più autentico possibile, cosciente del passato dell’Europa
|
|
colonialista. Ma forse per un senegalese non è necessario, o forse un senegalese pensa che preferiamo
|
|
la cucina simile alla nostra e quindi una cascata di imitazioni prendono il sopravvento </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c19">Proprio
|
|
così, siamo solo noi occidentali con i sensi di colpa che cerchiamo costantemente una riprova di
|
|
autenticità. Non siamo più i capi del mondo. L’implicito è egoistico: voglio
|
|
autenticità per ritrovare quello che vi ho tolto; e allo stesso tempo: mi trattate da occidentale ci
|
|
deve essere qualcosa che mi nascondete. Poi in realtà tutto è perché gli occidentali
|
|
pagano e non vogliono che abbiano problemi di pancia e se ne vadano incavolati e addio </span><span
|
|
class="c19 c16">Argent</span><span class="c19">. Siamo delle Vacche Da Mungere di alto rango</span><span
|
|
class="c13 c3">.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">🍠 Durante la cena di raccolta fondi a casa di Sofia, qualche settimana
|
|
prima della partenza per Dakar, avevamo provato a fare un piatto senegalese con patate e patate dolci. Per
|
|
quanto non abbia mai assaggiato l’originale, sono certo che il nostro tentativo non ci si avvicinasse
|
|
minimamente.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">La domanda che mi viene spontanea è se fosse ok o no. La risposta che mi
|
|
viene è: fin quando è una ospitalità culinaria, perché no? Alla fine
|
|
</span><span class="c3">Malamine</span><span class="c3"> del campament ci dice che non ci preparavano le
|
|
pietanze che mangiavano loro </span><span class="c3">perché</span><span class="c3"> troppo
|
|
speziate </span><span class="c9">ma anche perché sapevano dei nostri stomaci sensibili ai nuovi
|
|
batteri, il che portava ad un depennamento automatico di molti alimenti.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 Da metà avventura abbiamo chiesto le uova a colazione, per frenare
|
|
un po’ gli zuccheri delle marmellate e integrare proteine. Dopo anni che non mangiavo un uovo ho
|
|
mangiato con gusto la frittata a colazione, unta e fatta con uova dalle galline con cui </span><span
|
|
class="c3">condividevamo</span><span class="c3"> la sabbia del campement. L'allevamento intensivo a
|
|
Coubanao non esiste, e mi chiedo anche se il ragazzino dello </span><span class="c3 c16">siop</span><span
|
|
class="c13 c3">, per esempio, possa immaginare quelle fabbriche dove gli animali sono trattati come esseri
|
|
inorganici. Penso che le mie scelte alimentari si possano iscrivere in un determinato lasso di tempo e
|
|
soprattutto di spazio, si adattano e cercano di comprendere il momento preciso che si abita.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3"><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 602.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image37.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 602.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><sup><a href="#cmnt119" id="cmnt_ref119">[do]</a></sup><span class="c13 c3"><br></span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">E allora quelle uova non mi fanno sentire male e ora, a ripensarci, sì, ho
|
|
mangiato un uovo di una gallina Senegalese, che a me fa un po’ senso comunque </span><span
|
|
class="c1">🌞 anche io durante il viaggio mi sono scostato dal passo vegetariano, assaggiando a volte
|
|
il pesce o la carne e pure la scimmia (che sa di vecchio in fila alle poste per ritirare la pensione). Come
|
|
ha scritto sopra Poni molto era dovuto all’ospitalità culinaria, un po’ alla monotonia
|
|
degli ingredienti e soprattutto all’ottica di una diversa ecologia del cibo: meno Esselunga e
|
|
più cortile, orto o risaia dell’anno prima. È un po’ diverso dal lusso di qua,
|
|
</span><span class="c1">un’essenzialità</span><span class="c13 c1"> che già implica un
|
|
certo tipo di dieta ok. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"><br></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 400.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image7.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 400.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c3"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 400.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image11.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 400.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 Una mattina siamo andati a pescare in piroga 🌵 </span><span
|
|
class="c9">(le piroghe di solito si ricavano dai fromager: alberi eleganti con il tronco che pare un
|
|
drappeggio, un insieme di membrane, ricco di insenature e linee curve e ascendenti, radici come tentacoli e
|
|
corteccia di pelle di rinoceronte)</span><span class="c3"> 🍠 risalendo attraverso il groviglio
|
|
di canali delle risaie fino al fiume Casamance. Erica saltò la gita: in lei febbre e malesseri
|
|
multiformi; la pensavo e pensavo a tutte le sfortune che potevano derivare. La classica barzelletta del
|
|
ragazzo che va in Africa e si becca la malaria: più risate che effettive paure - ma avevo la testa in
|
|
due posti diversi, con lei al campement e con Aliou e gli altri 1saltini in piroga.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 586.06px; height: 329.48px;"><img
|
|
alt="" src="images/image42.png"
|
|
style="width: 586.06px; height: 329.48px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c13 c3"><br><br></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">La luce era fondamentalmente diversa, il sole si propagava differentemente con
|
|
l’afa generata dal fiume e offriva una perenne visione onirica: i ruoli in quel momento prendevano una
|
|
forma narrativa, nell’aria c’era una intesa stile Indiana Jones, come se da un momento
|
|
all’altro potesse succedere qualcosa, ma ognuno continuava a svolgere il proprio compito
|
|
drammaturgico. <br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 526.99px; height: 296.21px;"><img
|
|
alt="" src="images/image24.png"
|
|
style="width: 526.99px; height: 296.21px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Non c’era nessuno a parte pennuti simpatici che si muovono in branco ed
|
|
evidentemente pesci sotto di noi. Percepivo una tensione che mi inventavo. Stavo vivendo un momento di
|
|
finzione che ha raggiunto il climax quando ci siamo fermati allo sbocco del canale che finalmente dava al
|
|
Casamance.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"><br></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 602.01px; height: 403.46px;"><img
|
|
alt="" src="images/image20.jpg"
|
|
style="width: 602.01px; height: 403.46px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Aliou è un ragazzone che se vuole ti tira una sberla e ti fa fare un doppio
|
|
carpiato in aria, ma lo percepisci dal suo sorriso perenne che non farebbe male nemmeno ad un tafano. Ha
|
|
portato le canne da pesca (bastoni) ma rimane l’incognita delle esche. Quel momento era un punto teso
|
|
tra intrattenimento turistico e la spesa. In ogni caso, non avrei mangiato il pesce che avremmo pescato per
|
|
varie ragioni che sono già emerse. In più l’odore del pesce mi fa svenire. 🌵
|
|
</span><span class="c9">Poni ti lamenti sempre bastaaaaaa </span><span class="c3">🍠 Cordialmente,
|
|
vaffanculo </span><span class="c1">🌞 </span><span class="c9"> </span><span class="c1">Nel
|
|
cretto della riva ci sono delle buche.</span><span class="c3">🍠 Il ragazzone si avvicina e
|
|
carponi comincia a scavarci dentro: sono le tane dei granchi ☞ le nostre esche.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image56.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 86.99px; height: 81.64px;"><img
|
|
alt="" src="images/image28.png"
|
|
style="width: 86.99px; height: 81.64px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 116.99px; height: 85.41px;"><img
|
|
alt="" src="images/image71.png"
|
|
style="width: 116.99px; height: 85.41px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 105.80px; height: 125.50px;"><img
|
|
alt="" src="images/image65.png"
|
|
style="width: 105.80px; height: 125.50px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 88.79px; height: 83.24px;"><img
|
|
alt="" src="images/image28.png"
|
|
style="width: 88.79px; height: 83.24px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 170.01px; height: 75.66px;"><img
|
|
alt="" src="images/image70.png"
|
|
style="width: 170.01px; height: 75.66px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Ne prendiamo tanti, </span><span class="c1">🌞forse tutti</span><span
|
|
class="c13 c3">, 🍠 palesemente più del dovuto. Finita la prima pratica Aliou prende un sasso
|
|
e apre in due uno di loro così da prendere un pezzo di polpa fresca.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Ci prepara le canne (bastoni + filo), ci sediamo sulla barca e lanciamo l’amo
|
|
verso l’acqua: il bottino in totale è n. 3 granchi e n. 2 pesci. </span><span
|
|
class="c1">🌞La pesca miracolosa.</span><span class="c3"> </span><span
|
|
class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">Preciso che la pesca povera
|
|
non è dovuta all’incapacità dei pescatori ma all’insieme di un saltini scettici
|
|
che parlavano a voce alta intorno alla barca facendo scappare tutte le prede. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 </span><span class="c26 c3 c16">Granchi che abboccano grazie a carne di
|
|
granchio, un loop che mi fa pensare a quanto la natura sia grottesca.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c26 c3 c16"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image78.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3"><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 493.01px; height: 493.01px;"><img
|
|
alt="" src="images/image38.jpg"
|
|
style="width: 493.01px; height: 493.01px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c13 c3"><br><br><br></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Torniamo con la melma paludosa sulle gambe e 🌵 </span><span class="c9">sulle
|
|
braccia come quando i veterinari fanno nascere i vitel e devono tirarli fuori dalla mucca con le loro
|
|
</span><span class="c5 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://www.youtube.com/watch?v%3DbY78Pwx_hBo&sa=D&source=editors&ust=1664189474392005&usg=AOvVaw3liGXkEujxWa8xYQKqUvgd">mani</a></span><span
|
|
class="c9">, </span><span class="c9">agguantandoli</span><span class="c9"> con fermezza dalle zampe,
|
|
</span><span class="c1">🌞e su tutto il resto del corpo perché sono 1 cretino che si diverte nella
|
|
</span><span class="c1">palcia</span><span class="c3">,</span><span class="c13 c3"> 🍠 facciamo un
|
|
tratto sulla strada che porta dalla risaia al campement e dei ragazzi ci guardano. Non so decodificare
|
|
quegli sguardi. A cena gli 1saltini mangiano polpette fatte da quel bottino, io sto sulle patatine molli +
|
|
cipolle. A Pavia non andrei a pescare mai e poi mai. Quella avventura è stata solo un'avventura
|
|
perché eravamo dei turisti o stavamo partecipando all’ecosistema di Koubanao?</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Queste complesse dinamiche sono una </span><span class="c3">ipercipolla</span><span
|
|
class="c3">, a strati non solo concentrici ma allo stesso tempo perpendicolari e incastrati. Pesta la
|
|
</span><span class="c3">ipercipolla</span><span class="c13 c3"> al mortaio e vedrai queste molteplici
|
|
realtà che coabitano questo ecosistema . </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Cuoci il composto e grosse fatigue.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Come già detto ero già stato a Coubanao, ma la mia indole da artista
|
|
entusiasta fece calare una patina magica su qualsiasi cosa avessi vissuto due anni prima non rendendomi
|
|
conto di tante dinamiche o, se non altro, </span><span class="c3">vedendole</span><span class="c3"> in
|
|
modo differente.<br><br>Sempre per mia indole non riesco a vivere un viaggio come </span><span
|
|
class="c3 c16">semplice turista</span><span class="c3">. In genere il</span><span> </span><span
|
|
class="c1">🌞</span><span class="c1 c16">turista sporca, l’ospite lascia un segno</span><span>,
|
|
</span><span class="c3">🍠 e lasciare un segno è una fissazione che per noi ora é una
|
|
priorità. Non volendo essere un semplice turista non vorrei nemmeno </span><span
|
|
class="c3 c16">risultare </span><span class="c3">un</span><span class="c3 c16"> s</span><span
|
|
class="c3">emplice turista</span><span class="c3 c16">:</span><span class="c3"> ricordo con amarezza
|
|
quando, a Coubanao, non ci proponevano le prelibatezze senegalesi DOC. Non volevamo farci portare il
|
|
tè al tavolo dentro la sala comune del campement: volevamo </span><span class="c3">berlo</span><span
|
|
class="c3"> con tutti sotto l’albero di manghi. Poi fortuna che ce lo portavano ugualmente,
|
|
perché stavamo ore attorno a quel tavolo a </span><span class="c3">strizzarci</span><span
|
|
class="c3"> le meningi sul da farsi del giorno dopo. <br><br>Eravamo turisti alla fin fine?</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞</span><span class="c1 c16">Vivere di turismo. fotorealistico ma
|
|
imbalsamato: il turista non deve congelare il </span><span class="c3">villaggio </span><span
|
|
class="c1 c16">nella sua immagine. L’ospite e l’abitante sono concentrati di vita </span><span
|
|
class="c1 c16">che</span><span class="c1 c16"> generano vita che genera realtà. Dal turista
|
|
nemico all’ospite alleato.</span><span class="c7"> </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 Eravamo ospiti?</span><span class="c13 c74"> </span></p>
|
|
<h3 class="c34" id="h.6kwffydhi1vv"><span>Il bue e il bambinello<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image54.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">🌞È successa una disgrazia gli ultimi giorni che eravamo a
|
|
Koubanao. Un ragazzo del villaggio ha perso la vita in un incidente stradale. Il lutto lì è
|
|
una condizione condivisa e partecipata tra tutti. Potrebbe essere facile ricondurre la cosa alle modeste
|
|
dimensioni del villaggio, ma sarebbe riduttivo e superficiale. Questa dimensione collettiva della morte
|
|
forse è il naturale riflesso di una dimensione collettiva anche della vita: una vita di cortile e di
|
|
strada, una vita di tappeto, di risaia e di albero, di campo da basket o di tè e basta. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">A questa collettività ha partecipato anche </span><span class="c1 c16">un *
|
|
salta</span><span class="c1">: la performance che avevamo organizzato per concludere il viaggio non sembrava
|
|
più tanto appropriata in luce alla tragedia. I nostri amici del campement ci hanno consigliato di far
|
|
visita alla famiglia del ragazzo, sia per essere vicini alle persone di Coubanao sia per sondare
|
|
l’aria e capire con rispetto come era opportuno comportarsi.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Erano i nostri ultimi due giorni e tutto quanto il meccanismo della fine si era
|
|
attivato. In quei momento stavo sviluppando le patch e il sito per far funzionare la performance. Per finire
|
|
in tempo sono stato l’unico a non andare al funerale e son rimasto un po’ solo nel campement
|
|
tutta la mattina di sabato nel clima e nella luce dei giorni dell’after. Ho parlato con la mamma al
|
|
telefono per dire che tornavamo e ho finito il sito. Poi sono stato seduto sul letto a disegnare.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Si sentiva un muggire che era sempre più insistente, sempre più
|
|
forte e sempre più vicino. Era un muggire spazientito e pieno di sbuffi o sospiri. La cosa non era
|
|
tanto strana in realtà perché parte integrante del villaggio di Coubanao era la sua fauna da
|
|
cortile, con come cortile il villaggio. Per cui poie e faraone grasse e caprette nane e mucche col septum e
|
|
maiali pelosi scorrazzavano per le strade e per le abitazioni senza troppe cerimonie. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Poi nel cortile del campement rotola e corre un toro che urla e capisco che a
|
|
muggire era lui e dietro perché è scappato lo insegue un bimbo che arriva dopo ma si sente
|
|
prima perché urla e frusta il bastone che ha in mano e quel pezzo di corda che l’animale ha
|
|
sapientemente snodato oppure solo per fortuna ha sciolto in un momento distratto mentre tutti erano al
|
|
funerale o mentre tutti non lo guardavano. Tirano un sacco di polvere dalla sabbia e li guardo passare e
|
|
resto con loro i tre secondi che ci mettono a tagliare da una parte all’altra, poi il climax finisce e
|
|
tutta la stanchezza vietata risale per cui non faccio più niente e aspetto che tornino i miei
|
|
amici.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c74"></span></p>
|
|
<h3 class="c34" id="h.4okr04syjnh0"><span class="c21">Corsette</span></h3>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞</span><span class="c1">Tiziano Pastor, Federico Poni ed io facevamo ogni
|
|
tanto le corsette che </span><span class="c1">consistevano</span><span class="c1"> nell’andare
|
|
dal campement (inizio del villaggio) alla scuola (½</span><span class="c1"> </span><span
|
|
class="c1">del villaggio) e poi tornar indrio. Oppure dal campement verso la parte opposta, a ritroso verso
|
|
Ziguinchor (sempre per poco perché siamo dei veci) 1 volta abbiamo provato a fare il villaggio
|
|
dall’inizio alla fine e ritorno ma siamo scoppiati. Che molli. Però la corsetta è bella.
|
|
Gli africani </span><span class="c1">sorridevano</span><span class="c13 c1"> sornioni perché
|
|
siamo fragili.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1 c29"></span></p><a id="t.05e203ec677410372482440debdea7ec03a6c5bb"></a><a
|
|
id="t.0"></a>
|
|
<table class="c98">
|
|
<tr class="c77">
|
|
<td class="c111" colspan="1" rowspan="1">
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c68">corsetta modalità lunga (andata e ritorno)</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c68"> </span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
class="c7 c29">campemant scuola
|
|
zona est </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1 c29"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 587.00px; height: 126.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image4.png"
|
|
style="width: 587.00px; height: 126.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c15"><span>scala: </span><span class="c5">| 100m |</span><span>
|
|
durata: 20’</span></p>
|
|
</td>
|
|
</tr>
|
|
</table>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1 c29"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7 c29"></span></p><a id="t.853d78425da4bff583bd080de5199df65e239000"></a><a
|
|
id="t.1"></a>
|
|
<table class="c86">
|
|
<tr class="c77">
|
|
<td class="c109" colspan="1" rowspan="1">
|
|
<p class="c15"><span class="c68">corsetta verso </span><span class="c68 c27">Finntiok </span><span
|
|
class="c13 c68">(andata e ritorno)</span></p>
|
|
<p class="c15 c103"><span
|
|
class="c29">risaie campemant</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 532.50px; height: 337.41px;"><img
|
|
alt="" src="images/image72.png"
|
|
style="width: 532.50px; height: 337.41px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7 c29"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
class="c29">finttiok </span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span>scala: </span><span class="c5">| 100m |</span><span>
|
|
durata: 15’</span></p>
|
|
</td>
|
|
</tr>
|
|
</table>
|
|
<p class="c23"><span class="c32"> </span></p>
|
|
<p class="c2 c63"><span class="c7 c17"></span></p>
|
|
<p class="c2 c63"><span class="c7 c17"></span></p>
|
|
<p class="c2 c63"><span class="c7 c17"></span></p>
|
|
<p class="c2 c63"><span class="c7 c17"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7 c17"></span></p>
|
|
<p class="c14 c20 c72"><span class="c73 c75 c1 c38"></span></p>
|
|
<p class="c14 c20 c72"><span class="c73 c75 c1 c38"></span></p>
|
|
<hr style="page-break-before:always;display:none;">
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<h1 class="c6" id="h.n7pqhaz0ciof"><span class="c41 c49 c56">4. Progetto perforgance ledioni</span></h1>
|
|
<h2 class="c65 c43" id="h.61i1bk9djiso"><span class="c45 c41">A Scuola</span></h2>
|
|
<h3 class="c34" id="h.mp1bthluoi7j"><span>Conti senza l’oste<br></span><span class="c3"><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 402.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image44.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 402.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c3"><br></span></h3>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 Per allontanarci dalla forma standard del turista abbiamo cercato di
|
|
sviluppare un modo di visitare attivo e inerente al nostro progetto, un po’ come quando a casa dei
|
|
suoceri aiuti a sistemare la tavola. L’idea iniziale era quella di realizzare un documentario: ci
|
|
eravamo proposti </span><span class="c3 c16">un viaggio di scoperta verso la fisicità di internet,
|
|
per trovare le sue origini, capire il suo funzionamento, </span><span class="c13 c3">e indagare come questo
|
|
strumento globale potesse manifestarsi in diverse forme a livello locale.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">🌞La modalità scelta per lo sviluppo del progetto aveva in
|
|
sé la ricerca di un contatto privo di gerarchie o ruoli predefiniti. Noi collettivo saremmo stati
|
|
esclusivamente dei facilitatori del progetto, il quale, una volta iniziato, avrebbe preso vita autonomamente
|
|
con il coinvolgimento attivo dei partecipanti. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1"><br>Il nostro intento primario, infatti, era quello di catturare impressioni e
|
|
azioni il più possibile prive da condizionamenti esterni e, da esse, far scaturire una relazione
|
|
virtuosa tra noi, i ragazzi senegalesi e il progetto, che era la materia viva di congiunzione dei nostri
|
|
mondi.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c19">Proprio per questo
|
|
i laboratori si muovevano su un piano per la maggior parte ludico e creativo: </span><span
|
|
class="c19">osservarci</span><span class="c19">, osservare e creare insieme da pari, noi e loro abitanti
|
|
dello stesso </span><span class="c19 c16">planetary village</span><span class="c13 c19">.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Questo presupposto che in linea puramente teorica suona bene, risentiva
|
|
però di una debolezza pratica: forse prodotto di una buona fede ingenua, speranzosa di evitare
|
|
qualunque possibile errore di interpretazione che avrebbe fatto di noi i colonizzatori occidentali, artisti
|
|
in cerca di conferme in luoghi sconosciuti quindi privi di giudizio.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c19">Ciò che non avevamo considerato, infatti, era la realtà a cui
|
|
saremmo andati incontro: l’errore è stato quello di non aver compreso fin da subito
|
|
l’enorme diversità che separa i nostri mondi. Avevamo una proiezione virtuale di come sarebbe
|
|
stata la relazione con loro, basata su qualche ricordo di Poni e qualche suggerimento da parte del Comitato
|
|
Pavia Asti Senegal, ma poco più. Quindi senza girarci tanto attorno avevamo fatto i conti senza
|
|
l’oste e questo detto è quanto mai pertinente considerando quelle che sono state le dinamiche
|
|
che ci hanno portato al risultato finale. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🌵 </span><span class="c13 c9">In realtà non è che avessimo
|
|
fatto i conti senza l’oste, abbiamo sempre detto che ci saremmo schiariti le idee solo una volta
|
|
arrivati sul posto e abbiamo discusso a lungo sul trovare un’idea forte che fosse poi adattabile alla
|
|
situazione che ci sarebbe stata lì. Solo che immaginare il diverso non è semplice ed
|
|
effettivamente non ne siamo stati in grado, lo shock e la distanza si sono rivelati molto più potenti
|
|
del previsto.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c82 c43 title" id="h.gwx2y4rqpfdz"><span class="c39 c32">🌪 </span><span class="c32 c39">Se
|
|
c’è una caratteristica di un * salta che emerge di continuo nelle nostre narrazioni è
|
|
sicuramente la capacità di essere malleabili e quindi di adattarsi agli imprevisti, alle differenti
|
|
condizioni e agli inquilini dei contesti che affrontiamo. Mi piace rispondere a chi chiede del collettivo
|
|
che facciamo cose con le persone, e questo suscita una lista infinita di curiosità che mi offre
|
|
spazio di azione-logorroica-campari-fuelled.</span></p>
|
|
<p class="c2 c63"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞Non so se è una cosa comune, ma quando ci siamo avvicinati
|
|
all’idea di documentario una delle fissazioni era: come possiamo riportare una realtà senza
|
|
modificarla? Come possiamo essere autori invisibili che non interferiscano con ciò che stiamo
|
|
presentando? </span><span class="c1">Anche con il progetto per Coubanao, all’inizio, sentivo molto nel
|
|
gruppo questa necessità: quella di arrivare in un luogo come i RIS, bardati in tuta bianca immacolata
|
|
per non contaminare le prove. Penso che questo chiodo derivasse dalla paura che si infiltrasse nel lavoro
|
|
una forma di colonialismo culturale.</span><span class="c1"> A Coubanao abbiamo realizzato che
|
|
effettivamente non esiste un punto esterno e privilegiato da cui guardare il mondo. Essendo per forza
|
|
invischiati su più livelli e profondità con tutte le catene di causa ed effetto diventa
|
|
ingenuo provare a </span><span class="c1">tagliarsene</span><span class="c13 c1"> fuori.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c105"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">Una volta
|
|
presentato il progetto al direttivo composto da preside, vicepreside, qualche insegnante e anziani del
|
|
villaggio, ma soprattutto una volta presentato e esposto il programma agli studenti, ci è stato
|
|
chiaro che avremmo dovuto stravolgere tutto. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Dal momento che abbiamo messo piede a Koubanao si era creata questa sorta di
|
|
aspettativa vibrante. Sembrava che gli abitanti del villaggio si aspettassero da noi qualcosa, come se il
|
|
nostro arrivo avesse definito un cambiamento in meglio per le loro vite e per lo sviluppo della loro
|
|
comunità.</span><span class="c13 c19"> Fondamentalmente, e ben presto lo capimmo, ci
|
|
consideravano alla stregua di una associazione di beneficenza, come medici che somministrano vaccini, come
|
|
ONG che costruiscono infrastrutture. Ecco, noi avremmo portato Internet nel villaggio e nel liceo, noi gli
|
|
avremmo insegnato e li avremmo dotati della strumentazione necessaria.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Cercammo comunque di sottoporre le linee generali del nostro progetto. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Ricordo, chiusi nella stanza del preside, che un professore al nostro dire di voler
|
|
mettere in discussione la forma di internet per ricavarne qualcosa di artistico, sbottó: “Come
|
|
si può ottenere qualcosa di artistico da uno schermo e un computer?”</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c19">Si capisce l’impossibilità di unire due cose percepite in modo
|
|
totalmente diverso: internet e arte insieme sono proiezioni virtuali del </span><span
|
|
class="c19 c16">lulum,</span><span class="c19"> uomo bianco; a noi, abitanti di Coubanao,
|
|
“Insegnateci a fare siti con cui poter vendere il nostro riso e le nostre arachidi, dateci
|
|
l’indipendenza economica poi si potrà parlare di arte + internet”. Questo ci è
|
|
stato chiesto durante la presentazione del lavoro.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image45.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span><span class="c19"><br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 338.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image60.png"
|
|
style="width: 603.21px; height: 338.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c32">🌪 Presentazione svolta con interventi in inglese tradotti a una classe
|
|
formata da alunni selezionati prima del nostro arrivo: data la generalità e il grado di astrazione
|
|
con cui avevamo proposto via mail il progetto non riesco ad immaginare con che criteri siano stati scelti i
|
|
partecipanti alla presentazione, e nemmeno con quali poi, per necessità logistico-infrastrutturali,
|
|
alcuni siano stati esclusi. </span><span class="c1">🌞</span><span class="c32"> </span><span
|
|
class="c13 c1">Secondo me hanno preso i più promettenti dalle classi più grandi. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c32">🌪 Di sicuro però questo primo contatto ha cambiato totalmente
|
|
l’andamento del progetto: infatti le principali domande dei professori, in aperto conflitto con la
|
|
natura inizialmente astratta e speculativa della nostra proposta, </span><span
|
|
class="c32">riflettevano</span><span class="c13 c32"> quelle necessità puramente pratiche che il
|
|
villaggio aveva e che non avevamo previsto di dover soddisfare. In questa occasione ci è stato
|
|
chiesto di aiutare a dare gli strumenti per costruire una pagina online del liceo, cosa che allora ci pareva
|
|
al di fuori dei nostri obiettivi di ricerca, e che più avanti si sarebbe rivelata ostica anche per le
|
|
infrastrutture disponibili.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c32">Le domande dei ragazzi invece vertevano piuttosto sulla natura delle nostre
|
|
lezioni, e sulla natura del nostro modo di insegnare, riguardo al contenuto almeno in questa fase sembravano
|
|
piuttosto imparziali. </span><span class="c1">🌞</span><span class="c1">Mi ricordo Amina, forse?
|
|
</span><span class="c32">🌪 Ricordavo fosse stata Khadij, mi riferivo proprio a
|
|
quell’episodio</span><span class="c1">, 🌞che chiese: </span><span class="c1 c16">ma se ci
|
|
fosse qualcuno che non capirà, siete disposti a ripetere?</span><span class="c1"> Questa cosa mi
|
|
aveva colpito e incuriosito sulle modalità cui sono abituati a lezione. </span><span
|
|
class="c32">🌪 </span><span class="c13 c32">La cosa chiara era che sarebbe stato molto difficile
|
|
introdurre, nel corso del progetto, un discorso così astratto come ce lo eravamo prefigurato. Nel
|
|
tempo, si sarebbero fatte sempre più chiare le forti differenze di utilizzo di internet e le
|
|
necessità pratiche primarie, che i docenti avevano così caldamente evidenziato in questo primo
|
|
incontro. Il nostro approccio si è quindi adattato alla situazione, non abbandonando le speculazioni
|
|
teoriche, che più avanti si sarebbero rivelate percorribili anche nella pratica.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">Ricordo
|
|
l’atmosfera all’interno della stanza con tutti gli studenti, quel silenzio colmo di aspettative
|
|
e Sofia che cercava di spiegare il progetto, le facce sorridenti dei ragazzi della serie “ci state
|
|
simpatici ma cosa state dicendo?”. Un gesso sulla lavagna che stride, fino al momento in cui un
|
|
ragazzo più cresciuto degli altri alza la mano si presenta e dice “ho sentito che tra di voi ci
|
|
sono dei musicisti e io sono il rapper di Coubanao, quando volete suoniamo un po”. Frase, questa, che
|
|
detta in quel momento in quel modo ha distrutto le mie aspettative sul progetto da un lato ma che al tempo
|
|
stesso mi ha dato la forza della rassegnazione, "ormai siamo qui cerchiamo di fare il meglio che
|
|
possiamo”. Epifania rassegnata che ci ha convinti a dargliela vinta momentaneamente. Da quel giorno
|
|
sarebbe stato adattamento alle loro necessità, senza però escludere il nostro messaggio:
|
|
fortunatamente abbiamo imparato in fretta.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c32">🌪 Alla ricerca di una via terza che ci potesse permettere di </span><span
|
|
class="c16 c32">indagare facendo</span><span class="c32"> abbiamo quindi affiancato a momenti di libero
|
|
dialogo, supportati dall’utilizzo creativo dei proiettori e del materiale tipo rotoli di carta e
|
|
pennarelli recuperati tra Dakar </span><span class="c1">e Zuiginchor</span><span class="c13 c32">, momenti
|
|
laboratoriali in cui introducendo le basi del linguaggio HTML. Le lezioni svolte infatti potevano dirsi di
|
|
tipo tradizionale o frontale. I contenuti proposti però non erano scelti per il solo scopo di
|
|
trasmettere nozioni (es: sui cavi sottomarini dell’infrastruttura di internet) quanto per portare a
|
|
galla l’immaginario di questi ragazzi riguardo l’argomento e se possibile stimolare un qual
|
|
certo interesse nell’infinito ventaglio di possibilità che il mezzo offre. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">Questa
|
|
operazione ci ha dato il modo di studiare i nostri interlocutori e mano a mano adattare le tematiche,
|
|
discussioni e attività come oculisti che cercano nuova gradazione di miopia, astigmatismo con quegli
|
|
occhiali steampunk nei quali puoi inserire le varie lenti e regolarle.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c32">🌪 Se il lato teorico </span><span class="c1">tecnico </span><span
|
|
class="c13 c32">programmatico del nuovo indirizzo sembrava essersi ben adattato ai nostri obiettivi e alle
|
|
richieste espresse, la realizzazione pratica avrebbe trovato alcuni impedimenti lungo la strada. A uno
|
|
sguardo superficiale l’aula di informatica poteva sembrare ben dotata (considerata la parte di mondo
|
|
dove ci trovavamo), ma durante un’ispezione approfondita il giorno prima dell’inizio dei
|
|
laboratori ci è voluto poco per capire che non solo gran parte dei computer non funzionavano, ma che
|
|
anche per quelli funzionanti sarebbe stato impossibile avere una connessione a internet. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c3">🍠 Significativa la performance di Paco Dieme, insegnante di informatica
|
|
della scuola, che apre un computer, estrae le due barre di RAM e comincia ad sfregarle tra loro per far
|
|
volare via i granelli di polvere; un gesto guerrigliero, un generale che dà del filo da torcere al
|
|
nemico che invade la sua terra, il macellaio che affila i suoi strumenti di lavoro per offrire al cliente il
|
|
miglior taglio sbalordendo sé stesso: rimette la RAM al suo posto e il computer si accende. Paco 1 -
|
|
sabbia 0.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">🌞La performance di Paco con le RAM dei computer era pietosa e tragicomica ma
|
|
come si poteva evitare? A stento solo l’ambulatorio di Koubanao aveva i vetri alle finestre. <br>La
|
|
sua è una soluzione pragmatica a un problema sia tecnico sia culturale.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c3">🌵 </span><span class="c9">Nei villaggi in Senegal nessuno ha i vetri alle
|
|
finestre, sostituiti da persiane e scuri in legno o metallo, e così è anche nell’aula di
|
|
informatica del liceo. Il problema è che la tecnologia ha delle necessità specifiche diverse
|
|
dalle nostre: noi ci possiamo facilmente adattare alla sabbia e alla polvere che durante la stagione secca
|
|
ricoprono ogni cosa, i computer invece smettono di funzionare. Purtroppo installare delle finestre con i
|
|
vetri è troppo costoso, quindi metà di tutto quel materiale donato risulta spesso
|
|
inutilizzabile perché, siamo punto e a capo, mancano i mezzi economici per mantenerlo. </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c32">🌪 Dai file presenti poi nei computer ci siamo resi conto
|
|
dell’effettivo utilizzo che ne si faceva a lezione con Paco: suite di Office come unico macro
|
|
argomento, un utilizzo basico e in generale poco frequente. </span><span class="c3">🍠 La lavagna,
|
|
ogni volta che tornavamo, pareva un piano tattico dell’intelligence senegalese, ma in realtà
|
|
erano spiegazioni del sistema binario.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c32">🌪 Questi dati sono fondamentali se si vuole capire la virata del progetto:
|
|
si poteva speculare da casa anche all’infinito ma, senza conoscere il reale rapporto di questi ragazzi
|
|
con i computer e più in generale con internet, non si sarebbe mai arrivati ad un progetto
|
|
definito.</span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c32">Rapporto che, a posteriori, mi spiego confrontandolo con quello che le diverse
|
|
generazioni hanno da noi con il fax: per la mia generazione il fax è un aggeggio vetusto, inutile e
|
|
rumoroso, ed io in primis non avrei manualità con tale hardware. Mentre ne ho chiaramente con
|
|
l’utilizzo delle email. Per qualcuno di più vecchio invece il fax può essere stato una
|
|
componente hardware fondamentale, con cui ha lavorato tutti i giorni, e a cui si è affiancato il
|
|
metodo email con il tempo. A Coubanao si avvertiva lo stesso scenario, con la differenza nel fatto che
|
|
l’hardware in questione era il computer, soppiantato — non affiancato, per ragioni economiche e
|
|
non del tutto di avanzamento tecnologico, dallo smartphone. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c16 c32">“Nearly three quarters of the world will use just their smartphones to
|
|
access the internet by 2025” </span><sup class="c16 c32"><a href="#ftnt13"
|
|
id="ftnt_ref13">[13]</a></sup></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">La domanda allora diventa: come si accede a internet attraverso lo smartphone? La
|
|
mia risposta di occidentale che considera lo smartphone una escrescenza del computer è: vi si accede
|
|
in modo limitato. </span><span class="c13 c1">🌞Forse limitato dal punto di vista della nostra
|
|
generazione, che ha vissuto a cavallo tra il diffondersi dei PC e quello degli smartphone. Credo che i
|
|
giovani d’oggi non percepiscano lo smartphone come qualcosa di limitato rispetto al computer, vuoi per
|
|
la nostra incredibile capacità di adattarci alle cose nuove che creiamo, vuoi per la progressiva
|
|
implementazione di funzionalitá di ogni tipo anche sui dispositivi mobile. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c32">🌪 I ragazzi non avevano minimamente l’abitudine di utilizzare le
|
|
tastiere dei pc presenti in classe, e questo più avanti ci ha fatti incappare nel problema dei
|
|
caratteri accentati, che né noi né gli alunni del liceo sapevamo trovare nelle tastiere
|
|
francesi. Ciò che mi lasciava stranito era come tutti i ragazzi avessero uno smartphone con tastiera
|
|
touch ma non sapessero quasi scrivere, e non avessero nessuna manualità, con una tastiera fisica.
|
|
Considerare una l’evoluzione dell’altra mi era sempre sembrato talmente scontato da non poter
|
|
essere messo in dubbio. In queste prime fasi continuavo perciò a ripetermi che era come se si fosse
|
|
saltato un tassello nell’</span><span class="c16 c32">evoluzione</span><span
|
|
class="c13 c32"> (almeno per quanto riguardava hardware e consuetudini di utilizzo) della
|
|
faccenda internet, non accorgendomi però che la ragione di tale salto non era legata solo a fattori
|
|
temporali o tecnici, come nel caso del fax, ma anche dettata dalle possibilità economiche.
|
|
</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<h3 class="c34" id="h.lkosx9izdqsx"><span class="c21">Prime Lezioni </span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c35 c27 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c32">🌪 Dopo tutti i preparativi era, per davvero, giunto il momento della
|
|
prima lezione. Nel frenetico riordinare i pensieri e i materiali, dovuto al già citato cambiamento di
|
|
rotta che il progetto aveva subito, una costante era rimasta: le lezioni frontali non ci piacevano.</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">Ricordo molto bene i preparativi pratici per il primo incontro con i ragazzi:
|
|
cercavamo in tutti i modi di remixare al meglio il nostro equipaggiamento (mentale e tecnologico) assieme a
|
|
quello del liceo. Anche la disposizione dei banchi ci sembrava un elemento da tenere in considerazione: la
|
|
classe di informatica infatti era organizzata a file di due, ciascuna postazione con n. 2 computer e
|
|
</span><span class="c16 c32">n. ose</span><span class="c13 c32"> sedie per ovviare alla differenza tra il
|
|
numero di macchine e alunni.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">Il </span><span class="c16 c32">fēng shuǐ</span><span
|
|
class="c32"> dell’aula non era in linea con la nostra idea: sia per i contenuti da trasmettere,
|
|
sia per le attività che che ci immaginavamo con gli studenti. Abbiamo quindi ribaltato la stanza,
|
|
creando un’isola al centro attorno alla quale i ragazzi si sarebbero seduti, oppure anche no. Sul
|
|
momento ci è sembrata una gran cosa anche usare uno dei nostri proiettori portatili per creare una
|
|
specie di </span><span class="c16 c32">collegamento ipertestuale da tavolo</span><span class="c13 c32">.
|
|
</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">Questo è stato faticosamente fissato a uno dei travetti di metallo che
|
|
</span><span class="c32">attraversavano</span><span class="c32"> la stanza, puntando verso i tavoli che
|
|
</span><span class="c32">avevamo</span><span class="c32"> foderato con grandi fogli di carta e fornito di
|
|
numerosi pennarelli colorati. Il gioco era semplice: i tavoli al centro permettevano a tutti di scrivere e
|
|
contribuire, mentre </span><span class="c13 c32">il proiettore era un modo per proporre contenuti
|
|
multimediali e coprire eventuali nostre mancanze in fatto di oratoria. La prima lezione era volta a rompere
|
|
il ghiaccio: più coinvolgimento avrebbe significato più materiale da cui partire per avviare
|
|
un percorso. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">La nostra previsione era quella di un gigantesco </span><span
|
|
class="c16 c32">brainstorming </span><span class="c13 c32">e ci sembrava la strada più percorribile
|
|
per avere feedback veloci dai ragazzi. Il processo è stato molto più faticoso del previsto,
|
|
vuoi per la lingua, vuoi per le aspettative che ci portavamo da casa. Cercavamo di capire cosa pensava un
|
|
senegalese di internet, cosa se ne faceva, come vi accedeva, dove si faceva dirigere, quali erano le sue
|
|
abitudini, quali derivate dalla scuola e quali no. Per compiere un’indagine di questo tipo abbiamo
|
|
dovuto metterci in gioco in prima persona, fornendo alcuni spunti di discussione. Questi non potevano che
|
|
passare per esempi del nostro utilizzo di internet, che non sempre avevano un effettivo riscontro
|
|
sull’esperienza dei ragazzi. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 601.70px; height: 401.33px;"><img
|
|
alt="" src="images/image66.jpg"
|
|
style="width: 601.70px; height: 401.33px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c32">Inizialmente gran parte dei componenti di un * salta era riluttante a proporre
|
|
lezioni frontali con lo scopo di insegnare basi di linguaggio per pagine web, anche perché buona
|
|
parte dei componenti, tra cui me, non aveva un ventaglio di competenze tali da insegnare quanto appena
|
|
descritto. Come però più volte emerso nel corso di questo testo un * salta è una
|
|
creatura in divenire, capace anche di imparare insegnando. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c32">Ecco che allora queste lezioni sono state prese e organizzate come frontali,
|
|
ideando un programma e sviluppandolo giorno per giorno. Il macro argomento da trattare era “come si
|
|
crea un sito web?”: l’insegnamento di un tale argomento avrebbe potuto perdersi nel teorico e
|
|
non far mai arrivare i ragazzi a un anche minimo risultato. Quindi si è deciso per un approccio
|
|
pratico con obiettivo una pagina di presentazione personale scritta in HTML, nel modo più semplice
|
|
possibile. <br>Il tutto tenendo conto di quello che ogni lezione faceva emergere, cercando sempre di
|
|
amalgamare discussioni astratte che nascondevano quell’intento indagativo volto a capirci noi qualcosa
|
|
della situazione internet tra i nostri studenti. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<h3 class="c34" id="h.9yloa32ex5hj"><span class="c21">Dal Bot alla Performance </span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">🌪 </span><span class="c32">L’idea del vocabolario</span><span
|
|
class="c32"> djola</span><span class="c32">/francese è nata così… in uno di quei
|
|
pomeriggi passati al campement a mettere su una lezione che potesse far imparare qualcosa soprattutto a noi
|
|
che ci eravamo </span><span class="c1">trovati/</span><span class="c32">posti come insegnanti. Uno di quei
|
|
pomeriggi “lungo la strada” (cioè sul campo, dentro l’azione!) ci si domandava che
|
|
cosa di peculiare risultasse dalla nostra analisi? <br>Un’analisi ancora in corso
|
|
sull’accoglienza e le abitudini dei ragazzi con cui ormai </span><span
|
|
class="c32">cominciavamo</span><span class="c13 c32"> ad aver intrecciato un rapporto. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c32">E cosa di più spettacolare poteva attirare la nostra attenzione se non
|
|
la strabiliantemente enorme famiglia delle lingue djola?</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">La cosa che avverti quasi subito anche a Coubano è quella caratteristica di
|
|
alcune famiglie linguistiche che in determinate condizioni le porta e configurarsi come </span><span
|
|
class="c5 c17 c27 c33"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://en.wikipedia.org/wiki/Dialect_continuum&sa=D&source=editors&ust=1664189474450113&usg=AOvVaw0_1PsLQUwziAgb_1ADk55s">dialect
|
|
continuum</a></span><span class="c13 c32">, te ne accorgi, per dirlo in maniera semplicistica,
|
|
perché se chiedi di tradurre una parola due volte può essere che tu ottenga due risultati
|
|
leggermente differenti. E in molti casi non c’è neanche da chiedere: la lingua, o anzi, il
|
|
continuo giostrarsi fra più lingue è la peculiarità che ti investe prima di tutte le
|
|
altre in Senegal. È una cosa che non puoi fare a meno di notare e che i senegalesi evidentemente non
|
|
vogliono passi in secondo piano. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">Ho avuto discorsi, vuoi anche per la mia completa ignoranza in fatto di francese,
|
|
costituiti fondamentalmente solo su traduzioni: dall’inglese al francese, da una lingua
|
|
all’altra, da quello che riuscivo a capire alle tre versioni che un senegalese poteva </span><span
|
|
class="c32">riportarmi</span><span class="c32">. Da tutto ciò l’esigenza di un riscontro
|
|
utilizzando un mezzo ad-hoc: </span><span class="c27 c32">un vocabolario può coinvolgerti nella sua
|
|
realizzazione?</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">L’idea è stata quella di sviluppare un bot di Telegram che salvasse
|
|
certi tipi di messaggio in un foglio di calcolo. In questo modo si poteva sfruttare parallelamente
|
|
l’esuberante abitudine (consuetudine forse rende meglio) dei ragazzi senegalesi di tradurre qualsiasi
|
|
cosa, insieme all’utilizzo principale che fanno dello smartphone: le chat. Il bot </span><span
|
|
class="c32">funzionava</span><span class="c13 c32"> con questa sintassi:</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c49 c76 c39 c32 c107">/web <parola o frase in djola> : <parola o frase
|
|
tradotta></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c32">ai nostri studenti bastava inviare in chat questo “codice” per
|
|
vedere la propria traduzione apparire sulla proiezione alla lavagna e anche se inizialmente è stata
|
|
una metodologia decisamente complessa da spiegare una volta che la macchina è partita abbiamo visto
|
|
scatenarsi un turbinio di traduzioni. Ci bastava triggerare la classe con una parola che subito si apriva la
|
|
strada per tutti i vocaboli o i modi di dire traducibili che i ragazzi avevano in mente. La cosa davvero
|
|
divertente erano le discussioni che imperversavano nei banchi da due o tre ragazzi sul giusto modo di
|
|
scrivere una parola piuttosto che un’altra. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c13 c19">Questa idea del
|
|
vocabolario è nata non solo per una constatazione pratica della natura variegata del Senegal in
|
|
termine di dialetti ed etnie, il linguaggio della propria tribù è riscatto individuale e
|
|
identitario. Ma non solo questo, nell’avvenimento presente, diventava il mezzo più diretto di
|
|
comunicazione tra loro e noi. In un certo senso nasceva dall’esigenza di tutti di comprendersi: la
|
|
sola che parlava francese era Sofia e noi tutti volevamo avere il mezzo per comunicare. Anche se la
|
|
traduzione avveniva dal francese al Djola sicuramente è più facile interfacciarsi con una
|
|
parola singola o espressione breve piuttosto che con un discorso intero; e cosa fai quando non conosci una
|
|
parola: vai a consultare un vocabolario.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c19"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞</span><span class="c1">i ragazzi del liceo non avevano bene in chiaro il
|
|
concetto di codice e programmazione. Mi viene da dirlo perché abbiamo fatto molta più fatica
|
|
di quanto credessimo all’inizio sia per spiegare le super basi dell’HTML come ci avevano
|
|
chiesto, sia soprattutto per ingranare con l’utilizzo della chat di Telegram. Il bot aveva una singola
|
|
funzione: prendere una parola in djola e la sua traduzione in francese. Per attivarlo era sufficiente un
|
|
semplice comando: che era corto, era riconoscibile, era facile e accessibile a tutti e aveva una sintassi a
|
|
nostro avviso super chiara e lineare. Oi - fino alla sera della performance e finanche quando poi siamo
|
|
tornati non c’è stato verso: ancora qualcuno scriveva solo le traduzioni, qualcuno solo il
|
|
comando per attivare il bot, qualcuno cose che purtroppo noi non capivamo, e così via. Per loro
|
|
è stato meno scontato di quanto credessimo entrare in affinità con questa interfaccia. Forse
|
|
è l’impostazione del comando e dell’imperativo che non è nelle loro corde? O forse
|
|
l’impostazione così astratta di una macchina che noi giovani tecnologici abbiamo imparato a
|
|
vedere come programmabile in continua trasformazione e che per loro invece è ancora qualcosa di
|
|
monolitico e oscuro. Niente più di un default immutabile, qualcosa da prendere e accettare e
|
|
accogliere come viene.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">🌪 </span><span class="c32">Guardando alle nostre proposte pratiche alla
|
|
classe</span><sup><a href="#cmnt120" id="cmnt_ref120">[dp]</a></sup><sup><a href="#cmnt121"
|
|
id="cmnt_ref121">[dq]</a></sup><sup><a href="#cmnt122" id="cmnt_ref122">[dr]</a></sup><span
|
|
class="c13 c32"> questa rimane secondo me la più riuscita: probabilmente il connubio di diversi
|
|
aspetti a loro familiari, le loro lingue in primis, ma anche l’utilizzare una piattaforma a loro
|
|
conosciuta, ha portato i ragazzi a mettersi in gioco superando quel più volte accennato spettro di
|
|
organizzazione umanitaria venuta lì a insegnare dall’alto. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c8 c38"></span></p>
|
|
<h2 class="c65 c43" id="h.s4dmqzjbzhjg"><span class="c45 c41">Performance</span></h2>
|
|
<h3 class="c34" id="h.cgecenqssv47"><span class="c21">/web dij safoul : hello world <br></span></h3>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 402.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image33.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 402.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🌵 </span><span class="c8">I</span><span class="c12 c9">l risultato finale
|
|
è stato una performance collettiva incentrata sulla stratificazione linguistica in Senegal, dove le
|
|
persone in alcune zone parlano un minimo di tre lingue.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c8">La lingua ufficiale è il francese coloniale e viene usata per tutte le
|
|
comunicazioni importanti, sebbene non tutta la popolazione senegalese se la mastichi. Subito dopo il
|
|
francese si trova il wolof, appartenente all’omonimo popolo ma diffuso a tal punto da essere compreso
|
|
e parlato anche da altre etnie. Infatti il Paese</span><span class="c8"> </span><span
|
|
class="c8">raggruppa numerosi popoli, ognuno con le proprie tradizioni e il proprio idioma. In Casamance,
|
|
dove siamo stati noi, la popolazione è composta principalmente da dj</span><span class="c8">ola e
|
|
molti, oltre a parlare il </span><span class="c8">dj</span><span class="c8">ola, conoscono sia il
|
|
</span><span class="c8">f</span><span class="c8">rancese che il </span><span class="c8">w</span><span
|
|
class="c8">olof</span><span class="c8">. Il primo si impara a casa, il secondo si studia a scuola, il terzo
|
|
si assorbe dai media.<br><br></span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 603.21px; height: 402.67px;"><img
|
|
alt="" src="images/image55.jpg"
|
|
style="width: 603.21px; height: 402.67px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c8">La nostra performance ha preso atto di questa coesistenza pacifica fra le varie
|
|
culture e differenze linguistiche, tentando di proporre una riflessione su come essa possa manifestarsi
|
|
anche attraverso la rete, che invece è fortemente centralizzata nelle mani di poche aziende
|
|
occidentali.<br>È partito tutto da un bot di Telegram programmato per realizzare un dizionario djola
|
|
> francese (locale vs coloniale) crowd-sourced collegato ad una chat di gruppo che include studenti,
|
|
professori e noi, con lo scopo di rompere il ghiaccio in occasione del primo incontro. Durante le tre
|
|
settimane successive l’idea si è evoluta, abbiamo scritto delle brevi frasi in
|
|
francese</span><span class="c3 c17"> </span><span class="c3">🍠 </span><span class="c3 c17">ed
|
|
esortato anche l* student* a farlo, degli haiku</span><span class="c3"> intimi, ironici, speranzosi,
|
|
teorici, </span><span class="c3 c17">della nostra esperienza, </span><span class="c1">🌞</span><span
|
|
class="c1 c17">della loro, dei sogni e delle ambizioni o delle idee che avevano</span><span
|
|
class="c3 c17"> </span><span class="c3">🌵 </span><span class="c12 c9">ed è stato
|
|
preparato un sito con un funzionamento molto simile ad una chat.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">les morts ne sont pas mort mais ils dorment</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">travailler c'est toujours travailler ensemble</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">comme manger avec le meme plat</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">on se salit les mains avec du bonheur</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">voyager rend heureux</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">voyager vous rend gros aussi</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Je saute et je tombe dans le feu forcé je ferai un autre saut</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">internet: pour apprendre , pour decouvrir , pour rester proche</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Le grand but de l'éducation n'est pas le savoir mais
|
|
l'action</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">on sennuie des grandes villes</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">conduire un velo me semble plus jouyeux que de conduire une voiture</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">ce n'est pas toujours a dakar qu'on peut trouver le bonheur</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Je veux reussir dans ma vie</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">l'agriculture pour grandir comme un fromager et tenace comme le riz</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">je cultiverai des cacahuetes</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Hop ses légumes sont pourris</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">dans un village planetaire</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Je suis fier d'etre villageois</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Je me suis réveillée à l'accompagne d'un lion à
|
|
mes côtés</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">le monde entier n'est pas plus loin que coubanao</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">linternet est le bissap du peuple</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Ôh cet arbre me regarde</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">quelle forme a l'internet ?</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">quelle couleur a l'internet?</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">quel est son poids et son gout?</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">d'ou vient la connection?</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">selfie voyage a travers l'ocean</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">C'est possible que je crée mes applications</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Jou</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">la poussière n'est pas bonne pour l'internet</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">il ne fonctionne qu'avec le souffleur</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">le manque de connexion a le goût de l'oignon</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">75 Mo pas vraiment tous les jours</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">au cas ou</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">J'ai vue un rat creuser</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">je suis une personne pas une personne</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">porter un rèseau sans sentir le poids</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">danser avec les invités pour défier les discussions
|
|
d'internet</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">j'aime bouger mais pas dancer</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">j'aime danser mais pas bouger</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Je danse plus vite que la musique</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">j'aime fair sortir mes dent mais pas rire</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">dans un monde de masques</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">j'aime fair des grimage</span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
class="c7">👺👹👺👹👺👹👺👹👺</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">J'aime Les masques qui font peur comme essamaye</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">J'ai peur quand il y'a fambondi</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Le lundi passé, les élèves étaient en
|
|
grève</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Je suis vilain comme un singe🙊🙉</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Ça c'est peur</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">je veux obtenir ce que je veux mais je ne veux pas travailler</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Le travail m'aimes et je l'aime pas</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">J'aime Les études,mais je fui Les Cours</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">quelle forme a coubanao?</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Coubanao est dure</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Aujourd'hui je ne laverai pas parce que j'ai froid</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">dormir sur la neige est mieux que de dormir dans ma chambre</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Ma mère est partie au marché</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">si le vocabulaire est en ligne, tout le monde peut le cultiver</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c7">Un simple merci du fond du cœur !💞😍😻</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🌵 </span><span class="c8">La performance finale </span><span
|
|
class="c8 c16">/web dji safoul : hello world</span><span class="c8"> è consistita nel proiettare
|
|
sull’acquedotto del villaggio le frasi preparate in precedenza, una alla volta. I partecipanti si
|
|
potevano collegare al sito, dove si leggeva la frase proiettata in quel momento, e inviare la traduzione in
|
|
djola o in qualsiasi altra lingua. Il messaggio inviato dal sito appariva subito proiettato anch’esso
|
|
sull’acquedotto. Tutte le traduzioni si accumulavano nello spazio della proiezione, una in seguito
|
|
all’altra. La cosa sorprendente è che in djola era tutto un fiorire di espressioni
|
|
diverse e parole ogni volta nuove. Per noi che parliamo lingue indoeuropee, sembrava impossibile costruire
|
|
gli enunciati in maniera creativa,</span><sup class="c8"><a href="#ftnt14"
|
|
id="ftnt_ref14">[14]</a></sup><span class="c8"> considerando la brevità delle frasi da
|
|
tradurre. Il djola infatti ha una tradizione principalmente orale che gli conferisce una </span><span
|
|
class="c8">bellissima fluidità a cui noi non siamo abituati. Per alcuni era addirittura la prima
|
|
volta che provavano a scrivere nella propria lingua, situazione che ha portato ad un fitto scambio fra i
|
|
ragazzi, i quali si confrontavano sulla grammatica, su come costruire la frase o anche su come interpretarla
|
|
per fare in modo che avesse lo stesso significato dell’originale. Questa novità e questa spinta
|
|
a riflettere sulla loro cultura sono state inserite in un contesto a loro ben noto, ovvero quello della
|
|
chat, ma con delle modalità e dei contenuti completamente diversi dal solito. Prima di tutto
|
|
perché utilizzata collettivamente e in compagnia, nello stesso luogo e nello stesso tempo, non
|
|
</span><span class="c1 c17">solo </span><span class="c12 c9">unendo persone distanti, ma rafforzando i legami di
|
|
quelle vicine. Poi perché internet non era più un ambiente costruito per soddisfare le
|
|
esigenze delle grandi corporazioni, ma uno spazio costruito per la comunità, strettamente legato alla
|
|
sua cultura e al posto in cui stava venendo utilizzato. Internet come spazio di riflessione comune per la
|
|
valorizzazione e l’evoluzione delle proprie tradizioni. Anche l’utilizzo della proiezione ha
|
|
favorito il sovrapporsi di un ambiente virtuale e uno reale, creando un nuovo spazio che manteneva le
|
|
caratteristiche sia del primo che del secondo.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c9">La struttura di una lingua dice molto sul popolo che la parla, se la loro
|
|
è così libera, diluita in base a ciascuna persona, perché non esiste anche una
|
|
dimensione virtuale che abbia la sagoma del popolo Djola? Perché si devono adeguare alle forme di
|
|
internet già esistenti e non creare un internet dalla forma adatta a loro?</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c8">Allo stesso tempo la situazione conservava l’aspetto della globalità
|
|
tipico del web, in quanto chiunque avesse saputo l'indirizzo del sito avrebbe potuto </span><span
|
|
class="c8">accedervi</span><span class="c12 c9"> e partecipare alla performance inviando la sua
|
|
traduzione, in qualsiasi parte del mondo si trovasse. <br></span></p>
|
|
<p class="c46 c84"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 376.01px; height: 565.65px;"><img
|
|
alt="" src="images/image47.jpg"
|
|
style="width: 376.01px; height: 565.65px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c66"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🍠 I momenti dei ricordi non me li vivo in un modo lineare ma se li
|
|
visualizzo sembrano dei semini a caso messi in un vaso. A volte crescono e a volte no, a volte diventano dei
|
|
fusti forti da cui si possono fare talee e a volte fanno un fiore e poi si annichiliscono. Qualche volta i
|
|
ricordi tornano senza che lo voglia: quello più gettonato è un ricordo muto, dove con il mio
|
|
amico Roberto, di notte in una desolata Pavia, </span><span class="c3">scoppiamo</span><span
|
|
class="c13 c3"> a ridere come non mai tanto da letteralmente rotolare per terra dalle risate con
|
|
lacrime e dolore addominale; non ricordo assolutamente il discorso/battuta che ci ha portato a
|
|
quell’evento, ma è vivido. Vivido è anche il ricordo della mia prima pizza, ero sul
|
|
seggiolone e me l’ero mangiata tutta: avevo tre anni. Vivido è il ricordo del sito di Geronimo
|
|
Stilton su cui passavo tanto tempo da bambino a trovare una “password segreta” per accedere a
|
|
contenuti speciali (mai trovata). </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Quando mi capita di ripensare alla performance penso al momento di estrema
|
|
lucidità quando ero lontano da tutti per settare la macchina fotografica di Sofia. 10s di esposizione
|
|
che avrebbero intrappolato anche le onde delle stelle, 10s che avrebbero mostrato gli entusiasti
|
|
partecipanti come fantasmini che fluttuavano davanti all’acquedotto. Era una visione che aspettavo di
|
|
percepire da due anni, due anni dopo la scoperta di </span><span
|
|
class="c3">quell’epifanico</span><span class="c3"> murales che ha scatenato tutto. L’icona
|
|
del laptop era compressa in quel momento: </span><span class="c3 c16">to learn, to discover, to be
|
|
closer</span><span class="c3">: qualcuno stava imparando qualcosa, qualcuno stava scoprendo nuovi strumenti,
|
|
tutti erano vicini sia nel regno animale sia nel regno digitale. Il villaggio di Coubanao era, in quel
|
|
momento, un nucleo di scambio: una superstrada dove nello stesso tempo potevano </span><span
|
|
class="c3">coabitare</span><span class="c13 c3"> complessità e località. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Torno tra la folla che non aveva perso interesse per le traduzioni.
|
|
C’erano più gradini, dallo scambio di traduzioni nella rete scendevi di uno scalino e
|
|
c’era la discussione IRL data la poca pragmaticità grammaticale e logica scritta delle lingue
|
|
tribali, scendevi e c’erano gli haiku, scendevi di nuovo e trovavi le differenti meraviglie vissute da
|
|
ognuno: la pesante formalità imposta ai ragazzi in classe era annullata, anche il rapporto con il
|
|
censore era disteso.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Avevamo condiviso non poco in quelle lezioni a scuola:</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<ol class="c18 lst-kix_mkbd7do2ygip-0 start" start="1">
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c3">lo spavento iniziale alla richiesta di insegnare</span><span
|
|
class="c3"> HTML </span><span class="c13 c3">ci trasformò in insegnanti, cosa che proprio
|
|
non volevamo, cosa che odora di colonialismo;</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">il rapporto gerarchico che si è dovuto creare
|
|
l’abbiamo hackerato e abbiamo fatto saltare e scoppiare la figura dell’insegnante;</span>
|
|
</li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">grazie al bot presentato in classe abbiamo cominciato
|
|
immediatamente a giocare, innescando dinamiche di interazione e condivisione;</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">abbiamo fatto insieme tanti selfie;</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c3">una chiacchierata ci ha rivelato la figura del </span><span
|
|
class="c3">Fambondi</span><span class="c3">, un’entità sacra che, ci sembra di aver capito,
|
|
funge anche da </span><span class="c13 c1">🌞regolatore sociale quando nel villaggio
|
|
c’è qualcosa che non va</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c3">🍠 ci siamo imbattuti in un computer che misteriosamente
|
|
era settato in olandese; </span><span class="c13 c1">🌞presagio del futuro???</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">🍠 ci siamo trovati al campement a godere della
|
|
festa delle maschere, a ballare sotto i veloci e profondi ritmi veraci;</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c13 c3">altri selfie per testimoniare questa avventura.</span></li>
|
|
</ol>
|
|
<p class="c2 c72"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c3">Questi momenti oscillavano come un metronomo e il momento di mezzo
|
|
l’abbiamo raccontato tramite delle piccole frasette.<br></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">E così abbiamo proposto anche alle ragazze e ragazzi di scrivere le loro
|
|
impressioni sulla avventura vissuta </span><span class="c3">assieme</span><span class="c3">, ma non solo -
|
|
anche sulle loro prospettive online e offline e i contenuti della performance sono venuti a galla
|
|
naturalmente.<br>E così gli haiku nati a Coubanao viaggiavano come pacchettini regalo per tutti i
|
|
cavi sottomarini, arrivavano magari a Sesto San Giovanni e qualche amica </span><span
|
|
class="c3">traduceva</span><span class="c13 c3"> nella sua lingua preferita le parole create in
|
|
Senegal, il tutto proiettato sulla torre dell’acqua.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Che spasso raga. Avevo parlato anche di Marx e religioni con Fatumata.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c66"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞Vorrei partire identificando un * salta nella figura del liutaio, ovvero
|
|
chi crea uno strumento. A chi crea uno strumento interessa</span><span class="c1"> sì
|
|
</span><span class="c1">suonarlo, ma anche farlo usare agli altri. Lo trovo un gesto di empatia: una speciale
|
|
interfaccia tra me e un'altra persona. Uno strumento è un linguaggio in comune, una cosa
|
|
intersezionale, e in questo senso permette la comunicazione su un livello che è diverso dalla lingua
|
|
o dalla nazionalità. Suonare è un linguaggio in comune: uno scambio di punti di vista attorno
|
|
a un perno condiviso. Uno strumento è un’interfaccia e in quanto tale cerca di aggrapparsi
|
|
(oppure a sua volta fa da appiglio) a caratteristiche che le persone o le cose hanno in comune. Questo
|
|
è uno degli aspetti che caratterizza il percorso che stiamo seguendo con un * salta. Abitando il
|
|
panorama tecnologico cerchiamo di rimodellarlo creando nuovi strumenti, che sono alla fine nuovi modi di
|
|
percepire e trasformare la realtà. C’è poi un’intima gioia nei risultati
|
|
inaspettati: una passione per l’arte e il design generativi e parametrici che con il tempo sta
|
|
maturando verso un tipo diverso di imprevedibilità, che è quello della relazione. E la
|
|
relazione è sempre per me da intendersi come mediata da un certo tipo di tecnologia o codice o
|
|
registro (che sia la confusione di un bot di Telegram o la formalità di una sala di teatro poco
|
|
cambia credo) quindi andando a pensare dei diversi modi di relazione che siano di natura tecnologica o
|
|
performativa o qualsiasi altra cosa, andiamo </span><span class="c1">sì</span><span
|
|
class="c1"> a direzionare e scatenare delle cose, ma sempre condite di </span><span
|
|
class="c1">quell’instabilità</span><span class="c13 c1"> che da un momento all’altro
|
|
se ne esce con perle incredibili o rischia di esplodere o semplicemente non è come te la eri
|
|
immaginata all’inizio. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Adesso due episodi capitati a Koubanao: il primo riflette l’idea di
|
|
strumento come interfaccia e quindi linguaggio in comune; il secondo parla di questa meraviglia ed è
|
|
per me il segno che la nostra performance finale abbia funzionato almeno un po’. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Il primo episodio si colloca nei giorni finali dei laboratori, quando ormai la
|
|
maggior parte degli studenti aveva la propria landing page da battaglia e più o meno tutti erano
|
|
riusciti ad accedere ed usare il bot del dizionario. Sia con il bot sia con il prototipo del sito della
|
|
performance hanno iniziato a usare le meccaniche del gioco per scrivere frasi su di noi. Non più
|
|
parole comuni o termini colloquiali per il vocabolario, ma frasi rivolte proprio proprio a noi. Come un modo
|
|
per riconoscersi all’interno di questo nuovo discorso collettivo, come se l’algoritmo fosse una
|
|
scatola perfettamente trasparente attraverso cui ci vedevano. Questa cosa mi ha colpito e mi ha fatto
|
|
percepire come lo strumento che avevamo preparato fosse un ponte tra noi due stranieri estranei che si
|
|
volevano incontrare, portando ognuno le proprie forme e modalità all’altro. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Il secondo episodio</span><span class="c1"> è stato durante la
|
|
performance finale, ai piedi dell’acquedotto. Una specie di testamento manifesto o capsula del tempo o
|
|
anzi una capsula culturale che anziché nel futuro spediva i messaggi attraverso le barriere
|
|
linguistiche. La stratificazione linguistica di quella zona è davvero notevole e tutti avevano
|
|
qualcosa da scoprire, persino gli adulti. Penso che uno dei momenti più belli di tutto il viaggio sia
|
|
stato vedere </span><span class="c1 c16">le censeur</span><span class="c1"> (vicepreside) del liceo
|
|
seduto in mezzo ai ragazzi estasiato nell’aver imparato o finalmente intuito una parola djola per poi
|
|
vederla moltiplicarsi in wolof, inglese, italiano, tedesco, bergamasco ecc. La sua gioia era la nostra
|
|
perché quello</span><span class="c1"> strano sistema di computer siti e proiettori</span><span
|
|
class="c1"> funzionava non solo nel lato della macchina, ma anche in quello delle persone. </span><span
|
|
class="c1">Attivava</span><span class="c1"> delle discussioni e dei confronti. Permetteva una
|
|
partecipazione strana e orizzontale rispetto alla formalità dell’ambiente scolastico. Metteva
|
|
in discussione la natura di certi modi di dire, la loro trascrizione e il loro significato letterale o
|
|
simbolico. In qualche modo creava delle storie di cui poteva godere anche chi era più restio al
|
|
prendervi parte e se ne stava seduto in fondo.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Come sempre fare le cose è importantissimo. Sono dei momenti di verifica
|
|
preziosi in cui cento cose che si scoprono non funzionare insegnano tanto quanto quelle che hai imparato nei
|
|
mesi di preparazione. Ed è per questo che nonostante tutte le criticità questo viaggio
|
|
è stato un gran successo.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c17 c32 c96"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c73 c75 c96 c17 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c73 c75 c17 c32 c106">Audio Performance </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c32">Anche una componente sonora è stata pensata per /web dij safoul : hello
|
|
world, una collaborazione su più livelli tra i due “addetti al sonoro” del collettivo:
|
|
Tiziano e me (uso le virgolette perché anche altri componenti del gruppo hanno grandi abilità
|
|
musicali, ma semplicemente in questo contesto hanno scelto di concentrarsi su altri aspetti). </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c17 c32">L’idea alla base era quella di un ascolto decentralizzato che potesse
|
|
fare uso dei mezzi a disposizione nel villaggio: i già più volte accennati smartphone, diffusi
|
|
e popolari tra i nostri studenti, e, per la prima volta nella mia esperienza, di una trasmissione radio in
|
|
diretta. Quello che cercavamo di ottenere era quindi un </span><span class="c17 c16 c32">array </span><span
|
|
class="c17 c32">di</span><span class="c17 c16 c32"> speaker</span><span class="c12 c32">, o se volete
|
|
degli ascolti “intimi”, che permettessero la spazializzazione nell’area d’interesse
|
|
della performance di un’unica sorgente: la trasmissione radio della stazione del Kdes, Kalounayes
|
|
FM93.2.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c32"> </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c32">Durante tutta la nostra permanenza, attraverso un piccolo microfono Zoom, varie
|
|
riprese audio sono state realizzate cercando di cogliere aspetti interessanti di ciò che ci accadeva
|
|
intorno. Queste hanno portato alla raccolta di materiale molto diverso. </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c17 c32">Per preparare la performance abbiamo seguito un approccio ibrido: una
|
|
composizione su </span><span class="c17 c16 c32">fixed media</span><sup class="c17 c16 c32"><a
|
|
href="#ftnt15" id="ftnt_ref15">[15]</a></sup><span class="c17 c32"> è stata da me realizzata
|
|
a partire da quei </span><span class="c17 c16 c32">field recordings, </span><span class="c12 c32">e
|
|
un’improvvisazione live è stata eseguita durante la performance: </span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 353.89px; height: 471.86px;"><img
|
|
alt="" src="images/image64.jpg"
|
|
style="width: 353.89px; height: 471.86px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c17 c32">Il materiale preparato era composto principalmente da registrazioni di giochi
|
|
di gruppo che le bambine e i bambini ci </span><span class="c17 c32">regalavano</span><span
|
|
class="c17 c32"> durante i pomeriggi al campement e che definire Musicali non mi pare fuori luogo. In
|
|
particolare un gioco che </span><span class="c17 c32">assomigliava</span><span class="c17 c32"> al
|
|
nostro “battimani” mi aveva molto incuriosito. Esso differiva dalle nostre versioni, o almeno da
|
|
quelle che mi è sempre capitato di vedere o giocare, soprattutto perché si giocava in maniera
|
|
da tenere il ritmo con mani, piedi e parole. Era poi caratterizzato da una turnazione decisa in base a chi
|
|
sbagliava la scansione ritmica di questi tre elementi, che veniva appunto </span><span
|
|
class="c17 c32">rimandat</span><span class="c12 c32">* “alla fine della fila”. Da queste
|
|
registrazioni, e dal ritmo ipnotico di questo gioco, ho costruito un breve brano dal sapore
|
|
“dance” ma comunque poco collocabile nella concezione di genere che ci portavamo da casa.</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c32"> </span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c17 c32">Accennavo all’approccio ibrido perché la durata di questo brano
|
|
(4:54) non era di certo sufficiente a coprire quella della performance. Ecco che ci siamo quindi attrezzati,
|
|
aiutati anche dal responsabile della radio del Kdes, per trasmettere in diretta una performance nella
|
|
performance, eseguita live. Essa era costruita sul classico metodo caratteristico di </span><span
|
|
class="c17 c32">Cloudwatchers,</span><span class="c12 c32"> progetto di musica ambient improvvisata di
|
|
cui io e Tiziano siamo membri fondatori. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c17 c32">Le già citate registrazioni ambientali, anche in questo caso di giochi
|
|
di gruppo dei bambini, venivano “stretchate” algoritmicamente (“spalmate
|
|
temporalmente” con </span><span class="c17 c16 c32">pitch </span><span class="c17 c32">inalterato)
|
|
rendendole più simili a dei droni dall’evoluzione lentissima. Questo per creare un tappeto su
|
|
cui Tiziano improvvisava </span><span class="c17 c32">liberamente</span><span class="c12 c32">, utilizzando
|
|
lo strumento costruito per lui dal falegname del villaggio. Dialogando quindi con i suoni trattati ed
|
|
esplorando le caratteristiche dello strumento da poco in suo possesso. (vedi foto) </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c32">Come usuale nella nostra collaborazione un processo di feedback veniva messo in
|
|
atto: il suono dello strumento artigianale veniva catturato da un microfono a contatto e trattato a sua
|
|
volta in maniera algoritmica per essere poi mixato e trasmesso attraverso le polverose (ma incredibilmente
|
|
collaudate) attrezzature della stazione radio di Coubanao. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c32">L’idea della radio è sorta principalmente per la scarsità
|
|
di mb a disposizione dei nostri studenti, e/o del nostro router, dedicato a garantire il funzionamento delle
|
|
altre componenti della performance. Sarebbe stata quindi impensabile una trasmissione in streaming online
|
|
anche del materiale audio.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c32">Se la nostra idea nella teoria trovava grande riscontro, e anche un qual certo
|
|
sapore “sperimentale” dato dall’utilizzo di una tecnologia vetusta come quella della radio
|
|
FM in un contesto del genere, la pratica si è come sempre dovuta scontrare con la realtà.
|
|
Innanzitutto non tutti i telefoni sono dotati di ricevitore FM, paradossalmente più un telefono
|
|
è moderno minore è la possibilità che questa tecnologia vi sia nativa, insieme poi al
|
|
discorso sulla fascia di prezzo. Questo aspetto tagliava fuori una buona percentuale degli studenti
|
|
dall’ascolto decentralizzato. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c17 c32">Per sopperire a questa mancanza ci siamo ingegnati usando il
|
|
“monitor” della cabina di regia da cui veniva trasmessa radio </span><span
|
|
class="c17 c32">Kalounayes,</span><span class="c12 c32"> vale a dire un grosso stereo collegato a
|
|
un’ausiliaria del mixer, cercando di posizionarlo direzionato il più possibile verso
|
|
l’area della performance.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c32">C’è poi da riscontrare anche una certa differenza di concezione,
|
|
inevitabile e forse scontata, nel percepire la musica. Ricordo perfettamente la quasi totale
|
|
refrattarietà dei nostri studenti al materiale proposto, culminata nella domanda di alcuni
|
|
(l’incubo di ogni musicista sperimentale): “Ma quando comincia?”</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c17 c32">È chiaro che l’azzardo della nostra proposta andava a scontrarsi
|
|
fortemente con una concezione molto diversa del fenomeno musicale. Non peggiore né migliore, ma
|
|
differente, emersa in maniera decisa nei nostri ascoltatori/partecipanti alla performance. Durante la nostra
|
|
permanenza la musica ascoltata si poteva, </span><span class="c17 c27 c32">secondo me</span><span
|
|
class="c17 c32">, classificare in due tipi principali, che ora </span><span
|
|
class="c17 c32">definirò</span><span class="c12 c32"> con canoni occidentali: </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<ol class="c18 lst-kix_u794l3nw6ro8-0 start" start="1">
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c12 c32">la musica tradizionale/folklorica/popolare: essenzialmente
|
|
rituale, eseguita da percussioni di ogni tipo e a volte semplici strumenti a fiato ad accompagnamento
|
|
del ballo, parte appunto della tradizione e dei suoi riti;</span></li>
|
|
<li class="c15 c22 li-bullet-0"><span class="c17 c32">il mainstream moderno: che risente fortemente
|
|
dell’attitudine della precedente ma che è stata sottoposta alla commistione con
|
|
l’occidente, con il mercato, con gli influssi coloniali onnipresenti.</span></li>
|
|
</ol>
|
|
<p class="c2 c72"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c12 c32">In un panorama di questo genere poco spazio viene lasciato a ogni elemento
|
|
altro rispetto a quelli precedentemente accennati, il che è stato decisivo per la ricezione da parte
|
|
dei ragazzi di quello che veniva trasmesso.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c17 c32">Sarei decisamente curioso di conoscere l’eventuale reazione di un
|
|
ascoltatore di radio </span><span class="c17 c32">Kalounayes</span><span class="c17 c32"> durante la
|
|
performance, ascoltatore che, nonostante gli avvisi dello speaker, fosse totalmente all’oscuro della
|
|
nostra </span><span class="c17 c32">operazione…</span><span class="c12 c32"> </span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 260.00px; height: 801.64px;"><img
|
|
alt="" src="images/image9.png"
|
|
style="width: 260.00px; height: 801.64px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c12 c32"></span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c9">🥑</span><span class="c32"> </span><span class="c12 c19">Senza
|
|
aggiungere troppo a quello che già è stato esaustivamente detto da Alessandro, mi limito a
|
|
fare una chiosa su quello che per noi è stato il principio necessario di attuazione della performance
|
|
sonora: la contestualizzazione.</span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c12 c19">Mi spiego meglio, seppur i presupposti musicali e di risultato fossero ben
|
|
lontani dal contesto geografico e musicale del luogo, in realtà quello che volevamo far
|
|
“suonare” era proprio il luogo, il contesto. </span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c17 c19">Questa cosa si riscontra su più piani nella costruzione del
|
|
canovaccio di base partendo dal </span><span class="c17 c19 c16">field recording </span><span
|
|
class="c12 c19">di situazioni giornaliere e uniche: il gioco ritmico delle bambine, il vociare delle
|
|
persone. Ma anche nell’esecuzione finale: la scelta obbligata della riproduzione attraverso
|
|
l’emittente radio, l’utilizzo dello strumento costruito dal falegname del villaggio. Tutti
|
|
elementi che hanno contribuito ad un risultato unico e irripetibile se non da una presenza fisica e nemmeno
|
|
virtuale a Coubanao.</span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c12 c19">L’esempio più calzante forse è proprio lo strumento
|
|
costruito dal falegname.</span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c12 c19">Faccio un passo indietro, nella preparazione del viaggio da studente di
|
|
musica che ero, mi sentivo privilegiato e impaziente di arrivare in Africa e godere della musica africana
|
|
dei tamburi dei canti delle Kore cristalline. Purtroppo l’Africa è grande e la regione in cui
|
|
siamo stati, e ancor più Coubanao, non era particolarmente conosciuta per avere dei musicisti e
|
|
nemmeno dei liutai specializzati. Ne consegue che quando sono arrivato dal falegname del villaggio –
|
|
uomo muscoloso color ebano seduto su una piramide di trucioli con un tronco in una mano e un machete
|
|
nell’altra con tutti i numerosi figli intorno che lo guardavano lavorare – non sapevo bene cosa
|
|
chiedere. Lui mi ha tranquillizzato, abbiamo disegnato sulla sabbia la forma che volevo e il prodotto
|
|
è stato fatto senza tanti problemi: pelle di capra, guscio secco di cocco enorme, paletta di legno e
|
|
due corde di nylon.</span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c12 c19">Il falegname non aveva mai fatto uno strumento prima d’ora, questo
|
|
è stato necessario e elemento di irripetibilità cercato. </span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c12 c19">Probabilmente se fossi andato nel villaggio di fianco ci sarebbe stato un
|
|
altro falegname esperto in produzione di Kore, ma noi siamo a Coubanao e vogliamo far suonare Coubanao.
|
|
</span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c12 c19">Lo strumento del falegname, il falegname, la capra morta per quello
|
|
strumento sono gli elementi di contestualizzazione così come le bambine che giocano a battimani e il
|
|
loro vociare. </span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c12 c19">La mia improvvisazione con il liuto a manico lungo, che su base tecnica era
|
|
circoscritta a trarre qualche idea sonora dalle due corde attraverso slide, effetti e accenni relativi di
|
|
note, relativi perché lo strumento non teneva l’accordatura, assieme al rimaneggiare di Gambas
|
|
con Max/msp e Pure Data, diventa il coperchio finale per impacchettare quella che è stata
|
|
l’audio performance in quel momento, a quella latitudine e longitudine, con un * salta e gli abitanti
|
|
di Coubanao.</span></p>
|
|
<p class="c55 c20"><span class="c12 c19"></span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c17 c19">Per portare ora la audio performance alla performance in atto. Alla domanda
|
|
perché la necessità di un “colonna sonora” ad una performance già di per
|
|
sé completa? La risposta è presto detta. Una volta identificate le due realtà su cui si
|
|
muoveva </span><span class="c17 c19 c16">/web dij safoul : hello world</span><span class="c12 c19">:</span>
|
|
</p>
|
|
<ol class="c18 lst-kix_xolmoz5quhu1-0 start" start="1">
|
|
<li class="c55 c46 c22 li-bullet-0"><span class="c12 c19">Quella virtuale delle proiezioni
|
|
sull’acquedotto;</span></li>
|
|
<li class="c55 c46 c22 li-bullet-0"><span class="c12 c19">Quella reale dei partecipanti seduti sulla sabbia con
|
|
i loro smartphone a scambiarsi opinioni sulle possibili traduzioni.</span></li>
|
|
</ol>
|
|
<p class="c46 c55"><span class="c17 c19">Abbiamo riscontrato un vuoto, durante la progettazione, volevamo una terza
|
|
realtà, in un certo senso metafisica, che richiamasse, tipo eco riverberato nella testa, un
|
|
concentrato del vissuto in quel periodo. Non dovevano comparire esclusivamente, in quanto attori, noi
|
|
persone e le nostre scritte proiettate, doveva esserci una terza proiezione: quella delle sensazioni, dei
|
|
</span><span class="c26 c17 c19 c16">refrain.</span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c12 c19">Il potere della musica sta nella sua capacità selettiva e
|
|
riassuntiva di rappresentare situazioni volatili e inesplicabili a parole, anche perché, a differenza
|
|
delle parole, teoricamente non dovrebbe avere bisogno di vocabolario</span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c12 c19"> per essere compresa. </span></p>
|
|
<p class="c55 c46"><span class="c17 c19">Detto ciò quando l’intento è sperimentale, come lo
|
|
è stato il nostro, più che in termini puramente musicali si ragiona attraverso concetti. Ecco
|
|
perché la scelta di creare un brano ripetitivo e insistente su pochi elementi, di nuovo: il gioco
|
|
delle bambine, il vociare delle persone, la scelta ritmica che potrebbe richiamare i bonghi sentiti nella
|
|
festa delle maschere, il suono del liuto allungato creato dal falegname. Tutti elementi volti alla creazione
|
|
di </span><span class="c17 c19 c16">refrain</span><span class="c12 c19">, echi nella testa, che seppur non
|
|
comprensibili in quanto produzione musicale, ma partecipanti a creare quel mondo parallelo delle sensazioni,
|
|
la terza realtà della performance; l’ingrediente che fa si che quando ripenso a quei momenti
|
|
sento quei suoni che aprono porte a pozzi di ricordi e rendono tutto il viaggio in Senegal partecipe nel
|
|
momento della Performance a Coubanao.</span></p>
|
|
<p class="c55 c20"><span class="c12 c19"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<h3 class="c34 c70" id="h.kudjc3blk1r7"><span class="c21"></span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<h3 class="c34 c70" id="h.ro89zyoztnin"><span class="c21"></span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<h3 class="c34" id="h.m43oi0qoikr4"><span>Trascrizione della performance</span></h3>
|
|
<p class="c15"><span class="c7"> </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 293.72px; height: 521.50px;"><img
|
|
alt="" src="images/image40.jpg"
|
|
style="width: 293.72px; height: 521.50px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c25">alessandra</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">I morti non sono morti ma stanno dormendo</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">kamo</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">i morch ai dorma</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Malang Gningue</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Si motwéss si létoute baré soka môri</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Les morts ne sont pas mort ils dorment.</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">I morti non sono morti ma dormono</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ousmane badji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">ka ketoum kou ketoute bare</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">kamo</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">lavorare è sempre lavorare assieme</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Arbeiten ist immer Zusammenarbeiten</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ousmane badji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">ka ketoum kou ketoute bare ko kamore</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ada</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Bonjour</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">null</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ciao</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Edmisio Ernesto Gomis</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ka kétoum kou kétoute baré KO kamore</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Come mangiare nello stesso piatto</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ada</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Come mangiare nello stesso piatto</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Malang Gningue</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Nî dî léék ak béén togou beus bou
|
|
néék</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Federico</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Compartilhar comida</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kadiabouroung kané Kane ka soumeuke</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Bébé chou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Tôbiass maa gnaa kou souma</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fatoumata sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Qua moquène ou gnène di cayraille</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Malang Gningue</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Nî dî léék ak béén togou beus bou
|
|
néék</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Reisen macht glücklich</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ousmane badji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">kadiabouroug kou kanékane kasoumeuk</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Bébé chou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Tôbiass ma toum à bossté</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Malang Gningue</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Touki dalaye maye yarame</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Seynabou Diédhiou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kadiabouroung kou kané Kane ou keuleu</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fulbert Christian diatta</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kadiao koukanékann kalouk</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">sokhna sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Touky daytakh gua guandê</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Edmisio Ernesto Gomis</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kadiabouroung kou kanékane kassoumeuk</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Reisen macht auch dick</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fatoumata sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kadiabroug ka kane kasoumey</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">seydou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ni furiaf Di ebook yako unne un</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Touki deye diokhé mekté</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">null</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Baisse karo malileule</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Dameye teube ak danou ci khale bi pala force ak bénéne
|
|
teube</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ousmane badji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">kadiabouroug koukanékan moukeuleu fana</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Bébé chou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ann dakh ding kobé ak tchokhé unka boula dakha</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Seynabou Diédhiou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Babalé ni lo da samounéss géré é léte
|
|
pi lane y bal</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Malang Gningue</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ma teup ma danou si xal dinano déff ma défate bénéne
|
|
teup</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fulbert Christian diatta</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Hi foumé ban li loó li sanbounasou ha ni mit hi foume</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">khady</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Olof</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Erica</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Salto e cado dentro il fuoco, salterò di nuovo</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">sokhna sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Damay teup danou si khal para force damay teubate</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Amina BADIANE</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ndié ébaal Ni lo di sambunas fééré let pan ni
|
|
laagn ibaal</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">I jump and I fall into the forced fire I will make another jump</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">khady</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Dama teup si taal nekh nakari dama wara teubate</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Bébé chou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Bouma teubé maa daanou si khall bii DINA teubabatt</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">null</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Man thiate an yire di bro an kaka thiate</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ousmane badji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">kamboukané ibaledia milo da samounas pilanibal</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fatoumata sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ibaledia mi tobodies samouneuse fraye élete bani lagne ibale</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Le grand but de l'éducation n'est pas le savoir mais
|
|
l'a</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fatoumata sane</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">The great goal of education is not knowledge but action</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Amina BADIANE</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kakaragnak nafaay yooliko let émandiey baré ékaaney</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Rachid</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Nafay yati kakararang latin emandje bare di ba kanerab</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Seydou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Nafaye yamakey uaticacourak</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Malang Gningue</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Nguërignou diangue bou reuy bi dou xam xam wanté dieufingue bi
|
|
leu</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Das große Ziel der Erziehung ist nicht Wissen, sondern Handeln</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Seynabou Diédhiou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Nakaye yeumeukéye yeti kakaraghank ékanoute
|
|
émandiéye baré di ba kanérab</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">khady</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ndiarignou diang dou kha kham banga sii ame wayé limouy deff si
|
|
ioe</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">sokhna sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Nguëriniou diague dou kham kham wayê dieuf dieuf la</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">null</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ou yék bousouk thikhe pe mé ma athi pe ro</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ousmane badji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">nafaye yeumeukéye yéti kakaraghank léti émandiey
|
|
baré ékaney</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fulbert Christian diatta</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Wahaou oueumeukeuu watta kadian inti kahass mélè kakanakou</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fatoumata sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Qualityquenaque quemequeque di ka karaghak lety di Emandiaye bare di
|
|
bacanerabe</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Bébé chou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">O grande objetivo da educação não é conhecimento mas
|
|
ação</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Il grande obiettivo dell'educazione non è il sapere ma
|
|
l'azione</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">We miss the big cities</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Amina BADIANE</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Sisukes seumeukes si kaané kaan kalabo</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ci mancano le grandi città</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Amina BADIANE</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Big cities are annoying</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Edmisio Gomis</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Man nor di ngue thiak nguék</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Malang Gningue</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Deuk you mague yi nékhou gnou</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">khady</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Nekk si deuk you reuyi dafmay sonnal</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fatoumata sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span>Si soukese seumeukese si litenelitenew.</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Amina BADIANE</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kateyenak éba</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">khady</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Dawal velo ndirounama lou guene follou ke dawal auto</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">andare in bici mi sembra più gioioso che guidare una macchina</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">null</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ka tèen ebéekann koukoyome li katèenn éoto</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ousmane badji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">katénak bécanéy kou koyoumame katénak
|
|
éwotey</span></p>
|
|
<p class="c28 c50 c17"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c25">null</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Internet: per apprendere, per scoprire, per restare vicini</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">erica</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Internet: per imparare, per scoprire, per essere più vicini</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Internet: imparare, scoprire, stare vicino</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Seydou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kateynak ebecaney cadionene eniley</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">khady</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Internet nguir diangue,ak kham,ak diéganto</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Edmisio Gomis</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ka teyénak ébékaneye é fan mé canam i contani
|
|
katéyénak éwautey</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fatoumata sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kateyenak Kati ebekaney cou coymame ca Kateyenak ewotoye</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Seynabou Diédhiou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Internétéye:bé kakarang,bé
|
|
émandiéye,bé ka lofore</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Internet: to learn, to discover, to stay close</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Amina BADIANE</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kateyenak kati ébékaaney kufaghé mankusuumé
|
|
éwoteuy</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">null</span></p>
|
|
<p class="c17 c28"><span class="c7">Iinnti Dakar balé louilo oubadial kasoumay</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">El hadji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Laty Dakar keyo nous diebe badiey kayray</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Dou Beuss bou neke legni guiss mekté Dakar</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Non è sempre a dakar che possiamo trovare la felicità</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Kamo</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">non sempre a dakar si trova la fortuna</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ousmane badji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">égnésey di erousey:mou mandie mou diouke</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Seynabou Diédhiou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Léti nanossanne Dakar kou badiéme kaïraye</span></p>
|
|
<p class="c17 c31"><span class="c25">El hadji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Bee ewagne badianguatab</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Be wagneye ba diaguatabe</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">sokhna sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Di na beuy guêrtê</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">fatoumata sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Kanout Dakar keb nughoolenė ubaj kayėraay</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Seynabou Diédhiou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Pani wagne ba diaghatabe</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">sokhna sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Li wagn ba diangatabe</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Bébé chou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Vou cultivar amendoins</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Coltiverò le noccioline</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">khady</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span>Dou dakar rekk la banékh rekk </span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Soumansoum mani Kane gna adiola.0…)</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Mane dama fonke Lima doné kaw kaw</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Edmisio Gomis</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Pi wagne</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">sokhna sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Bégue na di louma nêkké kawkaw</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Seynabou Diédhiou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Soumame soume mi kane nia ane éty éssouke</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">khady</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Li ma doon ak campagnard ndam la sii maan</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">El hadji</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Mouhamadou Lamine Badiane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Sono orgoglioso di essere un villaggio</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">null</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Li contané ni can mo asoukeu</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Bébé chou</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Tenho orgulho de ser uma aldeã</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Kamo</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Io sono fiero di essere un buzzurro</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Kamo</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">di bergamo</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Amina BADIANE</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ékine karamba kankaan wasuumeum</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Edmisio Gomis</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ni coutani contani mi Kane diam an mandiak</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">sokhna sane</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Dama béégue si louma nékké kawkaw</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ousmane badji</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">soumansoum mikanenia a villageois</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">ZUMA</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Boucané boucanak d Boucané boucanak dji coumangn ediaye
|
|
Boucané boucanak dji coumang caloulouy</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Amina BADIANE</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ekaan ane ati karamba kankaan waf wasuumeum</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Edmisio Gomis</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7"><> bobéye é dialo</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">Amina BADIANE</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Ekonectionghey beyma ediaw mulo?</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">khady</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">Faan la connexion bi di diougué</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">kamo</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">oi</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">kamo</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span class="c7">oi</span></p>
|
|
<p class="c31 c17"><span class="c25">kamo</span></p>
|
|
<p class="c28 c17"><span>oi</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<h3 class="c34 c70" id="h.flrhi6x2rk0k"><span class="c21"></span></h3>
|
|
<h3 class="c34 c70" id="h.u68o9aic8hcu"><span class="c21"></span></h3>
|
|
<h3 class="c34" id="h.wx4hvwpewu11"><span class="c21">Stack tecnico</span></h3>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">🌞</span><span class="c1 c27">Dizionario Crowdsourced Djola </span><span
|
|
class="c1">⇆</span><span class="c35 c1 c27"> Francese</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Telegram Bot</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c35 c1 c27">Descrizione:</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Tramite un bot di Telegram e una chat di gruppo abitata da noi, i ragazzi e i
|
|
professori era possibile compilare un dizionario djola ⇆ francese in forma collettiva e
|
|
partecipata.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c35 c1 c27">Funzionamento</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">sintassi</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">/web parola in djola : traduzione in francese</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1 c27">Stack tecnico</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">L’API (application programming interface) di Telegram è open,
|
|
documentata e semplice da implementare. Attraverso di essa si può creare un BOT che è
|
|
praticamente un utente virtuale, un robot che fa da interfaccia tra le persone reali e degli script o delle
|
|
funzionalità complesse implementate in forma di chat. L’API è tutta la serie di comandi
|
|
a cui questo bot ha accesso ed è in grado di capire e usare per ricevere o emettere input dagli
|
|
utenti o dal mondo esterno. Questi comandi permettono di elaborare informazioni a partire dai messaggi o
|
|
dalle immagini o audio che gli utenti mandano al bot.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Il nostro bot dizionario ascoltava tutti i messaggi che iniziavano con il
|
|
comando /web e che seguivano la sintassi precisa → parola djola : traduzione francese. Attivandosi solo
|
|
con quel comando se ne stava buono e non rompeva o ci spiava e non si intrometteva nei discorsi quando
|
|
parlavamo di altro. Una volta ricevuto il messaggio rispondeva gentilmente a chi gliel’aveva mandato,
|
|
lo processava lato server su un piccolo spazio online di Google Apps Script estraendo tutte le info utili di
|
|
cui per prime la parola e la sua traduzione, per poi andarle a inserire in uno spreadsheet online,
|
|
accessibile e comodo per organizzare le informazioni. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Il prossimo passo verso cui vorremmo muoverci è quello di </span><span
|
|
class="c1">affrancarci</span><span class="c13 c1"> dai servizi google, che sono super comodi ma
|
|
diventano sempre più pervasivi e impiccioni. Purtroppo confrontarsi con queste tecnologie è
|
|
sempre difficile in quanto la loro diffusione e il loro funzionamento è direttamente proporzionale a
|
|
quanti colpi di stato organizzano in Sud America o quanta Africa sfruttano per costruire i propri
|
|
processori. Ma ci stiamo lavorando. Per ora siamo un po’ della filosofia prima facciamo funzionare le
|
|
cose? Poi risolviamo i punti deboli tra cui il non farci eventualmente complici de sti criminali
|
|
bastardi.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c35 c1 c27">/web dij safoul : hello world</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Performance di traduzione collettiva, web app + videoproiezioni
|
|
interattive</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c35 c1 c27">Descrizione</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">In un sito sviluppato apposta per la performance era possibile proporre la
|
|
propria traduzione di alcune frasi scritte assieme ai ragazzi della scuola. Ecc spiegatela voi non ho
|
|
voglia</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c35 c1 c27"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c35 c1 c27">Funzionamento</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">L’azione è contesa tra due dispositivi: uno è il telefono
|
|
dei partecipanti, l’altro un acquedotto che si trasforma nello schermo per una proiezione interattiva.
|
|
Su questo acquedotto venivano proiettati dei messaggi in francese, che era la lingua franca, e ognuno dal
|
|
telefono poteva inviare e aggiungere alla proiezione la traduzione nella propria lingua.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c35 c1 c27"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c35 c1 c27">Stack tecnico</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Gli attori di questa performance sono:</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c35 c1 c27">Gli smartphone dei partecipanti</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Che sono i vari client del sito che abbiamo sviluppato in occasione del
|
|
lavoro.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Era praticamente una chat, con un pannello che riceveva la frase da tradurre che
|
|
stavamo proiettando in quel momento. In questo modo anche chi non era a Coubanao poteva partecipare.</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Il sito è stato sviluppato con node js e prototipato agile senza nessun
|
|
framework: html css js lisci e via.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">È stato messo online tramite la combo Gitlab Pages + Heroku a gestire la
|
|
componente server</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c35 c1 c27">Il server</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Ovvero il computer sparso chissà dove nel cloud che permette la
|
|
connessione tra i client e quindi tutti i dispositivi connessi al sito.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Dopo qualche esperimento abbiamo scelto Heroku come piattaforma su cui
|
|
appoggiarci.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Il server si </span><span class="c1">occupava</span><span class="c13 c1"> di
|
|
ricevere i messaggi dal telefono di ciascuno e spedirli agli altri, nonché anche al nostro computer
|
|
in regia, che agganciato al proiettore illuminava tutto l’acquedotto. La connessione è stata
|
|
gestita via websocket, che è un protocollo facile da implementare, leggero e reattivo,
|
|
particolarmente adatto alle applicazioni real time e live. In questo modo un messaggio spedito dalle persone
|
|
arrivava istantaneamente proiettato sull’acquedotto e questo rafforzava il senso di partecipazione,
|
|
coinvolgimento ed empowerment.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c35 c1 c27">Il nostro setup di computer e proiettore / regia sotto
|
|
l’acquedotto</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c1">Collegato in linea diretta con il server e di conseguenza anche con i client
|
|
smartphone connessi. Da qui spedivamo la frase di riferimento pescandola tra la lista cui avevamo lavorato
|
|
con i ragazzi. Il lato software interattivo / grafico era scritto in vvvv, un linguaggio di programmazione
|
|
visuale molto comodo → leggero →agile →utile nella prototipazione e performante nello
|
|
sviluppo. Con questo abbiamo video-mappato l’acquedotto del villaggio e ci abbiamo spalmato sopra le
|
|
scritte che arrivavano.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<hr style="page-break-before:always;display:none;">
|
|
<p class="c43 c50 c82 title" id="h.w2tvxody87ew"><span class="c40"></span></p>
|
|
<h1 class="c6" id="h.wtr6i4anw3jw"><span class="c41 c49 c56">5. Finale romantico</span></h1>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<h2 class="c65 c43" id="h.bxvm95gv42no"><span class="c45 c41">Pandemia positiva</span></h2>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">🌪 </span><span class="c32">Beh se siete arrivati fin qui immaginiamo che il
|
|
collettivo un * salta vi stia un po’ simpatico, o forse che ci odiate a morte… In entrambi i
|
|
casi (soprattutto il secondo) vi invitiamo al confronto, vi invitiamo alla condivisione, perché il
|
|
vero punto di questa pubblicazione è il triggering di un processo che abbiamo chiamato collettivo, ma
|
|
la cui evoluzione è sfuggente. Quello che questa pubblicazione vorrebbe portare alla luce è un
|
|
metodo di ricerca indipendente slegato dal piano accademico. Un metodo non del tutto qui formalizzato, per
|
|
una ricerca sociale trasversale che guardi al globo come limite e al web come </span><span
|
|
class="c32">pandemia positiva. </span><sup><a href="#cmnt123" id="cmnt_ref123">[ds]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt124" id="cmnt_ref124">[dt]</a></sup><sup><a href="#cmnt125"
|
|
id="cmnt_ref125">[du]</a></sup><sup><a href="#cmnt126" id="cmnt_ref126">[dv]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt127" id="cmnt_ref127">[dw]</a></sup><sup><a href="#cmnt128"
|
|
id="cmnt_ref128">[dx]</a></sup><sup><a href="#cmnt129" id="cmnt_ref129">[dy]</a></sup><span
|
|
class="c32"> </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c1"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">Durante la lunga stesura di questo testo, iniziata una volta tornati dal Senegal,
|
|
il mondo ha subito uno sconvolgimento cataclismico </span><span class="c1">🌞Tiziano si è
|
|
</span><span class="c1">fidanzato</span><sup><a href="#cmnt130" id="cmnt_ref130">[dz]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt131" id="cmnt_ref131">[ea]</a></sup><sup><a href="#cmnt132"
|
|
id="cmnt_ref132">[eb]</a></sup><sup><a href="#cmnt133" id="cmnt_ref133">[ec]</a></sup><span
|
|
class="c1"> con una ragazza francese </span><span class="c13 c32">🌪 che non nomineremo per non
|
|
appesantire di inutile retorica le ultime pagine del nostro lavoro. Questo stravolgimento però
|
|
sarà probabilmente visto dagli storici come uno spartiacque fondamentale per l’analisi del
|
|
fenomeno internet.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">🌵 </span><span class="c9">A maggior ragione, sono urgenti delle riflessioni
|
|
sul tema. Spesso non ci rendiamo conto del brodo digitale in cui sguazziamo. Lo sviluppo tecnologico non
|
|
è un processo reversibile, per questo c’è bisogno di </span><span
|
|
class="c9">assimilarlo,</span><span class="c9"> processarlo e dargli forma. Restando fedeli al nostro
|
|
italianissimo cuore e al resto della pubblicazione, mi permetto di dire che delegare l’invenzione
|
|
della ricetta del brodo è una totale forma di disimpegno. un * salta crede che ci siano infinite
|
|
ricette e vuole provarle tutte, perciò ci auguriamo che in qualsiasi modo abbiate sorseggiato i
|
|
capitoli, qualcosa sia entrato in circolo. Tirarsi indietro significa ignorare tutte le questioni
|
|
ambientali, sociali, economiche, politiche ontologicamente diluite in questa rete fisico-virtuale.<br>Siamo
|
|
in grado di decentralizzare lo sviluppo e trasformarlo in evoluzione? </span></p>
|
|
<h2 class="c43 c88" id="h.elkut7f9ewk0"><span class="c73 c75 c38 c90"></span></h2>
|
|
<h2 class="c43 c104" id="h.1rqw0qjcgda"><span class="c73 c75 c38 c90">un * salta</span></h2>
|
|
<hr style="page-break-before:always;display:none;">
|
|
<h1 class="c6 c60" id="h.kmrqlgy64t60"><span class="c73 c75 c56"></span></h1>
|
|
<h1 class="c6" id="h.inbcm6y8tmd8"><span class="c73 c75 c56">6. Ringraziamenti</span></h1>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c9"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Beh io ringrazierei subito Federico Poni che quando vuole è in grado di
|
|
sfoggiare una grande dote: l'entusiasmo. Senza di quello a Koubanao non ci saremmo mai
|
|
andati.</span><span class="c19"> Anche io ringrazio Federico Poni, un abbraccio ad un amico
|
|
coraggioso.</span><span class="c13 c9"> Poi un grazie di cuore al Comitato Pavia Asti Senegal, che con
|
|
la sua rete di contatti sul territorio e un molto apprezzato contributo pecuniario ci ha agevolato
|
|
l’organizzazione e la permanenza.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c1">Barsa</span><span class="c1"> </span><span class="c1">Sagna</span><span
|
|
class="c30"> </span><span class="c3">che commenta sotto ogni foto che </span><span
|
|
class="c3">postiamo;</span><span class="c3"> </span><span class="c32">Seydatouna</span><span
|
|
class="c32"> Khadija Badiane </span><span class="c1">Bébé béné </span><span
|
|
class="c1">tiwoliyo</span><span class="c1"> béné</span><span class="c32">; </span><span
|
|
class="c1">Malamine Diémé </span><span class="c9">uno degli uomini più integri mai
|
|
conosciuti, nostro saggio protettore, a quel tempo da poco padre di due gemelle</span><span
|
|
class="c1">;</span><span class="c30"> </span><span class="c3">Papaclass l'entrepreneur futuro
|
|
programmatore di app;</span><span class="c30"> </span><span class="c1">Malamine</span><span
|
|
class="c1"> Tamba, </span><span class="c9">che ci ha ospitati per un buonissimo pranzo a casa sua e ci
|
|
ha guidati a Dakar;</span><span class="c1"> Badji Elhadji</span><span class="c30">,</span><span
|
|
class="c1"> il preside</span><span class="c30"> </span><span class="c3">silenzioso; </span><span
|
|
class="c1">Paco</span><span class="c30"> </span><span class="c3">lo spadaccino delle ram; tutti gli
|
|
student che ci scrivono che manchiamo a Koubanao; tutti gli student* con cui non abbiamo scambiato parola e
|
|
guardavano straniti questi lulum bianchi che arrivavano in cortile mentre loro se ne uscivano; l ragazzino
|
|
che ci vendeva le </span><span class="c3">cochette nontroppofresche</span><span class="c3"> allo shop;
|
|
Buba,</span><span class="c9"> un incredibile soggetto la cui più grande passione era mangiare e
|
|
fare il vagabondo fra un villaggio e l’altro</span><span class="c3"> innamorato di
|
|
Sofia</span><span class="c30"> </span><span class="c83 c27 c64">😠</span><span
|
|
class="c3">;</span><span class="c3"> tutti gli altri amanti di Sofia</span><span
|
|
class="c30"> </span><span class="c3">e di Erica che sognavano un matrimonio a Milano;
|
|
l’importante tenacia di Lamine nel voler restare a Koubanao a coltivare arachidi; la dottoressa
|
|
dell’ambulatorio che ci ha regalato una visita quando abbiamo avuto la febbre e che voleva chiamare
|
|
coi nostri nomi la creatura che portava in grembo;</span><span class="c30"> </span><span
|
|
class="c1">Sada artefice del murales che parlava di internet</span><span class="c30">; </span><span
|
|
class="c1">chi si è fidato e ci ha finanziato venendo alle cene di raccolta fondi e chi ci ha
|
|
bastonato quando chiedevamo una revisione dei progetti e facevamo gli ingenui</span><span
|
|
class="c30">;</span><span class="c3"> chi ci ha sostenuto entusiasta in ogni momento; le care cuoche
|
|
che ci </span><span class="c3">preparavano</span><span class="c3"> colazioni - pranzi - cene; le
|
|
bambine e ini che facevamo girare in aria</span><span class="c3">; </span><span class="c3">i due rapper
|
|
felici di cantare sulle nostre basi improvvisate</span><span class="c3">; </span><span class="c3">Aliou
|
|
felice di essere stato fotografato nel suo capannino dove lavora il riso</span><span class="c3">;
|
|
</span><span class="c13 c9">i nostri autisti Baba e Baba Sane; Aboubakar il guardiano del campement; le sarte
|
|
che ci hanno confezionato le divise di un * salta; i nostri genitori, perché i genitori vanno sempre
|
|
ringraziati; Awa la mia collega di LibrOsteria che mi tiene aggiornata sugli avvenimenti in Senegal;
|
|
LibrOsteria che mi ha fatto guadagnare i soldi per partire e che di sicuro ci ospiterà per presentare
|
|
questa pubblicazione; Gianni Celati e le sue avventure in Africa; tutto il villaggio di Coubano che si
|
|
è sempre dimostrato accogliente; i danzatori che si sono esibiti una delle ultime sere; le cuoche del
|
|
ristorante dove abbiamo pranzato due o tre volte (anche se è capitato che ci facessero pagare di
|
|
più perché siamo bianchi); </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p><sup><a href="#cmnt134" id="cmnt_ref134">[ed]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt135" id="cmnt_ref135">[ee]</a></sup><sup><a href="#cmnt136"
|
|
id="cmnt_ref136">[ef]</a></sup><sup><a href="#cmnt137" id="cmnt_ref137">[eg]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt138" id="cmnt_ref138">[eh]</a></sup><sup><a href="#cmnt139"
|
|
id="cmnt_ref139">[ei]</a></sup><sup><a href="#cmnt140" id="cmnt_ref140">[ej]</a></sup>
|
|
<p class="c43 c101 title" id="h.ircnusimzmdn"><span> </span><span
|
|
style="overflow: hidden; display: inline-block; margin: 0.00px 0.00px; border: 0.00px solid #000000; width: 432.00px; height: 648.00px;"><img
|
|
alt="" src="images/image48.jpg"
|
|
style="width: 432.00px; height: 648.00px; margin-left: 0.00px; margin-top: 0.00px; "
|
|
title=""></span></p>
|
|
<hr style="page-break-before:always;display:none;">
|
|
<h1 class="c6 c60" id="h.ct7nl9jtm1bo"><span class="c73 c75 c56"></span></h1>
|
|
<h1 class="c6" id="h.e9srkkrn1faq"><span>7. Contenuti Bonus</span></h1>
|
|
<h2 class="c65 c43" id="h.m8x9oftfzucr"><span class="c45 c41">Sì sì sì ok ma chi sono 1
|
|
salta??</span></h2>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Un’ultima componente fondamentale di un salta sono i singolari modi di abitare
|
|
le realtà che viviamo, come </span><span class="c3">approcciarci a</span><span class="c3"> loro
|
|
e come </span><span class="c3">documentarle.</span><span class="c3"> Siamo sei individui con diverse
|
|
sfumature, diversi </span><span class="c3 c16">backgrounds</span><span class="c3">. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Federico Poni</span><sup><a href="#cmnt141" id="cmnt_ref141">[ek]</a></sup><sup><a
|
|
href="#cmnt142" id="cmnt_ref142">[el]</a></sup><span class="c13 c3"><br>Pavia, 1996, Brera, poi
|
|
Rotterdam, fatto un master, XPUB. Ora non uso più questa piattaforma dove stiamo scrivendo, sono uno
|
|
di quei fissati con l'open source e il free software.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c3">Intanto son diventato un architetto del web e un urbanista del net, un pizzaiolo e
|
|
un piccione, un mago e un anarchico, un cyborg e una torta alle cipolle caramellate.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c3"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">Sofia </span><span class="c9">Merelli</span><span class="c13 c9"><br>Nata a Milano,
|
|
nel 2020 ha conseguito il diploma accademico di I livello in Nuove Tecnologie dell’Arte
|
|
all’Accademia di Belle Arti di Brera e successivamente ha ottenuto l’attestato di formazione
|
|
professionale di filmmaker frequentando il corso di documentario alla Civica Scuola di Cinema Luchino
|
|
Visconti.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c9">La sua ricerca oscilla fra diamine odio far ste cose va be’ dai in due parole
|
|
mi piace l’infrastruttura di internet con tutta la sua ingombrante massa, </span><span
|
|
class="c9">l’ecology</span><span class="c13 c9"> after nature, fare i filmini, la Liguria e i
|
|
cinesi.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c13 c9">ciao ciaoo</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c32">Alessandro Gambato</span><sup><a href="#cmnt143"
|
|
id="cmnt_ref143">[em]</a></sup><span class="c13 c32"><br>Mi reputo un compositore anche se ho una
|
|
formazione prettamente tecnica (per ora), ho l’arroganza di pensare gran parte di quello che faccio
|
|
come un’opera d’arte, che è forse il perché poi non sono bravo a riconoscerne una.
|
|
Ho studiato produzione audio a Milano dove sono venuto a contatto con le altre menti di Un*salta, continuo a
|
|
studiare a Padova e cerco di occuparmi di musica partecipativa e improvvisazione libera. </span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c108 c97 c17 c19">Tiziano Pastor</span><sup><a href="#cmnt144"
|
|
id="cmnt_ref144">[en]</a></sup></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c91 c49 c76 c17 c19">Sono nato a Venezia, nel 2021 ho conseguito il diploma accademico
|
|
di I livello in Popular Music al CPM Music Institute di Milano e ora sono intento a frequentare un master
|
|
all’università cornuta in vita all’estero con contratto a tempo indeterminato.<br>Per
|
|
quel che mi riguarda non penso che tutto ciò che faccio sia un'opera d’arte ma per una
|
|
ragione o per un altra mi ritrovo spesso in situazioni che potremmo chiamare, più che artistiche,
|
|
creative.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c49 c76 c17 c19 c91">La ragione è fastidiosamente legata al mio modo di essere,
|
|
alla mia incapacità di prestare attenzione alle cose per molto tempo di seguito, all’esigenza
|
|
di trovare un trigger in qualunque cosa succeda intorno a me sennò non ha senso, se no mi
|
|
addormento.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c91 c49 c76 c17 c19">Sono capitato nel collettivo un * salta casualmente e, nonostante
|
|
la mia preparazione inesistente in materia di arte multimediale e cose di Brera, posso dire di avere trovato
|
|
il mio ruolo e il mio posto, a detta di Kamo, in quanto coscienza del gruppo.</span></p>
|
|
<p class="c15"><span class="c97 c17 c19 c108">un * salta mi offre la possibilità di non avere regole, di non
|
|
avere tempistiche di non avere un obiettivo chiaro, è un foglio bianco ed è una vendetta e un
|
|
riscatto costruttivo, occhio per occhio verso la goduria. Verso questo tipo di situazioni e contesti tende
|
|
la mia ricerca.</span></p>
|
|
<p class="c2"><span class="c13 c32"></span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1">Francesco Luzzana</span><sup><a href="#cmnt145" id="cmnt_ref145">[eo]</a></sup></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c13 c1">Degli amici hanno in casa un elefante di legno grosso come una mucca vera. Io
|
|
potrei avere un computer di legno grosso come un elefante vero. Mi sembra che tutta la vita mi capiti per
|
|
caso e io accolgo. Sto imparando ad assumere la forma più aerodinamica possibile per andare di vela
|
|
con questo vento. Come fanno le barche a vela ad andare dove vogliono? </span></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c1"><br><br></span><span class="c54">Erica Gargaglione</span><sup><a href="#cmnt146"
|
|
id="cmnt_ref146">[ep]</a></sup></p>
|
|
<p class="c23"><span class="c54">o anche grgr da reggio emilia. </span></p>
|
|
<h2 class="c65 c43" id="h.fz9c2y53y3ep"><span>Segnalibro</span></h2>
|
|
<p class="c23"><span class="c1 c5"><br></span><span class="c5 c1">che forma ha internet? che forma ha un sito? quali
|
|
sono i miei punti di contatto con un sito? </span><span class="c1">un sito bello. un sito brutto. un sito
|
|
che tutti odiano e uno che tutti amano. un sito semplice, un sito complicato. Un sito che è sempre
|
|
uguale, un sito che si trasforma. Un sito che porta bene i suoi anni e uno no. Un sito mai visitato. Il
|
|
primo sito tra i preferiti. Il primo nella cronologia. Un sito abitato. Un sito non abitato. Un sito che ha
|
|
anche una app. Una app che funziona online, ma senza avere un sito di riferimento. Un sito che è
|
|
più interessante su mobile che non dal computer. Un sito dinamico e un sito statico. La lista
|
|
continua.</span></p>
|
|
<div>
|
|
<p class="c2"><span class="c7"></span></p>
|
|
</div>
|
|
<hr class="c99">
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref1" id="ftnt1">[1]</a><span class="c73 c75 c51 c9"> tipica espressione
|
|
di Favara (AG)</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref2" id="ftnt2">[2]</a><span class="c51"> </span><span
|
|
class="c3 c58">Attenzione alle cipolle.</span><sup><a href="#cmnt147"
|
|
id="cmnt_ref147">[eq]</a></sup><sup><a href="#cmnt148" id="cmnt_ref148">[er]</a></sup></p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref3" id="ftnt3">[3]</a><span
|
|
class="c37"> https://louisedrulhe.fr/internet-atlas/</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref4" id="ftnt4">[4]</a><span
|
|
class="c37"> https://en.wikipedia.org/wiki/On_the_Internet,_nobody_knows_you%27re_a_dog</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref5" id="ftnt5">[5]</a><span class="c51 c9"> </span><span
|
|
class="c5 c51 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://atlantic-cable.com/1858NY/&sa=D&source=editors&ust=1664189474490288&usg=AOvVaw3QDMNlOR28fwCucJSyt2Bn">https://atlantic-cable.com/1858NY/</a></span><span
|
|
class="c73 c75 c51 c9"><br>Bill Burns grazie sei un santo uomo</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref6" id="ftnt6">[6]</a><span class="c73 c75 c51 c9"> Thorat,
|
|
255-256</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref7" id="ftnt7">[7]</a><span class="c73 c75 c51 c9"> TeleGeography,
|
|
Submarine Cable Map (Ultima modifica: 17 Marzo 2020)</span></p>
|
|
<p class="c14 c46"><span class="c73 c75 c51 c9">
|
|
https://www2.telegeography.com/submarine-cable-faqs-frequently-asked-questions</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref8" id="ftnt8">[8]</a><span class="c51 c9"> Keller Easterling,
|
|
</span><span class="c51 c16 c9">Extrastatecraft: The power of infrastructure space, </span><span
|
|
class="c73 c75 c51 c9">Verso</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref9" id="ftnt9">[9]</a><span class="c73 c75 c51 c9"> Sarvesh Mathi,
|
|
“The Future of Undersea Internet Cables. Are Big Tech Companies Forming a Cartel?”</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c14 c46"><span class="c41 c49 c51 c9"> in Medium (Ultimo accesso: 26 marzo 2020)</span>
|
|
</p>
|
|
<p class="c14 c46"><span
|
|
class="c73 c51 c9 c75">https://blog.usejournal.com/the-future-of-undersea-internet-cables-f3e5f77de019</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<h3 class="c46 c69" id="h.klnpv4mq04uk"><a href="#ftnt_ref10" id="ftnt10">[10]</a><span
|
|
class="c51 c9"> Synergy Research Group, “The Leading Cloud Providers Increase Their Market
|
|
Share Again in<br> theThird Quarter” (Ultimo accesso: 26 marzo 2020)
|
|
https://www.srgresearch.com/articles/leading-cloud-providers-increase-their-market-share-again-third-quarter</span>
|
|
</h3>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref11" id="ftnt11">[11]</a><span class="c51 c9"> Synergy Research Group,
|
|
“Incremental Growth in Cloud Spending Hits a New High while Amazon and<br> Microsoft
|
|
Maintain a Clear Lead” (Ultimo accesso: 26 marzo 2020)</span><span class="c51"><br></span><span
|
|
class="c73 c75 c51 c9">https://www.srgresearch.com/articles/incremental-growth-cloud-spending-hits-new-high-while-amazon-and-microsoft-maintain-clear-lead-reno-nv-february-4-2020</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref12" id="ftnt12">[12]</a><span class="c37"> Con processo intendo le
|
|
varie dinamiche di comunicazione, da singoli messaggi ad automazioni, nei vari ecosistemi digitali
|
|
offline e quant’altro</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref13" id="ftnt13">[13]</a><span class="c51"> </span><span
|
|
class="c5 c57"><a class="c61"
|
|
href="https://www.google.com/url?q=https://networkcultures.org/entreprecariat/mobile-first-world/&sa=D&source=editors&ust=1664189474491981&usg=AOvVaw2MwjfzFaKkvJxNb4kkR4EB">https://networkcultures.org/entreprecariat/mobile-first-world/</a></span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref14" id="ftnt14">[14]</a><span class="c51 c9"> Per </span><span
|
|
class="c51 c9">intenderci</span><span class="c73 c75 c51 c9">, la frase “travailler c’est
|
|
toujours travailler ensemble” in italiano non può essere tradotta con troppe acrobazie, la
|
|
costruzione e i vocaboli rimarranno sempre simili a “lavorare è sempre lavorare
|
|
assieme”</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div>
|
|
<p class="c14 c46"><a href="#ftnt_ref15" id="ftnt15">[15]</a><span class="c37"> Fixed media denota musica
|
|
composta specificatamente per essere riprodotta da una registrazione, originariamente su nastro, oggi
|
|
file digitale. Si differenzia dalla musica eseguita per la presenza della fissazione su un
|
|
supporto.</span></p>
|
|
<p class="c14 c20"><span class="c37"></span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref1" id="cmnt1">[a]</a><span class="c7">cosa che viene ribadita nel capitolo 3
|
|
quindi forse è da ampliare anche solo con un link al progetto di agrigento</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref2" id="cmnt2">[b]</a><span class="c7">si hai ragione potremmo mettere
|
|
un'appendice in fondo con presentazione collettivo + descrizione degli altri progetti nostri ? (tipo
|
|
una paginetta un paragrafo ciascuno, roba veloce spam 1 salta)</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref3" id="cmnt3">[c]</a><span class="c7">presentazione collettivo = noi chi
|
|
siamo</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref4" id="cmnt4">[d]</a><span class="c7">presentazione progetti = passeggiata,
|
|
hbw</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref5" id="cmnt5">[e]</a><span class="c7">con i punti salienti cui facciamo
|
|
riferimento qua</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref6" id="cmnt6">[f]</a><span class="c7">ricodo che forse avevano detto che una
|
|
era musuulmana e una cristiana? sarebbe un dettaglio interessante da aggiungere</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref7" id="cmnt7">[g]</a><span class="c7">qua ci volevo mettere un animale al
|
|
centro che tiene in equilibrio la pubblicazione ma poi mi sembrava un po' una cazzata non so
|
|
perché ma la necessità di fare uno schemino era forte</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref8" id="cmnt8">[h]</a><span class="c7">io ci metterei tiziano</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref9" id="cmnt9">[i]</a><span class="c7">poni siamo tutti animali come diceva
|
|
l'Aristotele</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref10" id="cmnt10">[j]</a><span class="c7">facciamo una foto di gruppo a sto
|
|
point</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref11" id="cmnt11">[k]</a><span class="c7">INDIGENOUS CMS
|
|
https://mukurtu.org/</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref12" id="cmnt12">[l]</a><span class="c7">“folksonomy” Thomas Vander
|
|
Wal</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref13" id="cmnt13">[m]</a><span class="c7">https://archiveofourown.org/</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref14" id="cmnt14">[n]</a><span class="c7">iaqos</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref15" id="cmnt15">[o]</a><span class="c7">https://dynamicland.org/ vs
|
|
extractivism</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref16" id="cmnt16">[p]</a><span
|
|
class="c7">https://zachblas.info/works/queer-technologies/</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref17" id="cmnt17">[q]</a><span class="c7">paolo cirio</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref18" id="cmnt18">[r]</a><span class="c7">datification & social good</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref19" id="cmnt19">[s]</a><span class="c7">ben grosser</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref20" id="cmnt20">[t]</a><span class="c7">bridle</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref21" id="cmnt21">[u]</a><span class="c7">-</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref22" id="cmnt22">[v]</a><span class="c7">speculativo tipo scenari ?
|
|
domande?</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref23" id="cmnt23">[w]</a><span class="c7">git e piattaforme de
|
|
collaborazione</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref24" id="cmnt24">[x]</a><span class="c7">tesi sofia</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref25" id="cmnt25">[y]</a><span class="c7">riallacciare da fine speculativa del
|
|
asse X</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref26" id="cmnt26">[z]</a><span class="c7">case studies:</span></p>
|
|
<p class="c14"><span class="c7">- ad esempio piattaforme per nft (approccio centralizzato ? ) vs plantoids (
|
|
approccio decentralizzato ?)</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref27" id="cmnt27">[aa]</a><span class="c7">tecnico: mastodon e federalismo</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref28" id="cmnt28">[ab]</a><span class="c7">youtube peertube</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref29" id="cmnt29">[ac]</a><span class="c7">struttura</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref30" id="cmnt30">[ad]</a><span class="c7">interfaccia e UI</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref31" id="cmnt31">[ae]</a><span class="c7">le interfacce non sono superfici ma
|
|
hanno una profondità e sono degli effettti</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref32" id="cmnt32">[af]</a><span class="c7">ux</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref33" id="cmnt33">[ag]</a><span class="c7">flusso</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref34" id="cmnt34">[ah]</a><span class="c7">“Non scrivete mai. Rischiate
|
|
d’essere pubblicati”</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref35" id="cmnt35">[ai]</a><span
|
|
class="c7">https://digilander.libero.it/biblioego/GillIvain.htm</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref36" id="cmnt36">[aj]</a><span class="c7">sono lì lì per sudo
|
|
rebootarmi</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref37" id="cmnt37">[ak]</a><span class="c7">ma prima ti guardi tutta la
|
|
stagione</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref38" id="cmnt38">[al]</a><span class="c7">e poi ti sudo rebooti</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref39" id="cmnt39">[am]</a><span class="c7">risignificare</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref40" id="cmnt40">[an]</a><span class="c7">== wordpress</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref41" id="cmnt41">[ao]</a><span class="c7">inserire nota</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref42" id="cmnt42">[ap]</a><span class="c7">lati di pagina</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref43" id="cmnt43">[aq]</a><span class="c7">ma a manetta per varie cose</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref44" id="cmnt44">[ar]</a><span class="c7">ma non michael</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref45" id="cmnt45">[as]</a><span class="c7">git</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref46" id="cmnt46">[at]</a><span class="c7">p2p</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref47" id="cmnt47">[au]</a><span
|
|
class="c7">https://blog.jse.li/posts/software/</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref48" id="cmnt48">[av]</a><span class="c7">uber ecc !</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref49" id="cmnt49">[aw]</a><span class="c7">cc/ platform urbanism</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref50" id="cmnt50">[ax]</a><span class="c7">alexa, buddamelo ar culo</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref51" id="cmnt51">[ay]</a><span class="c7">iocose</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref52" id="cmnt52">[az]</a><span class="c7">fiver ecc</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref53" id="cmnt53">[ba]</a><span class="c7">giardina papaa</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref54" id="cmnt54">[bb]</a><span class="c7">riproporre in forma di domanda?
|
|
è davvero l'alfabetizzazione la risposta? e poi": cosa vuol dire alfabetizzaz?</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref55" id="cmnt55">[bc]</a><span class="c7">migrazione digitale covid</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref56" id="cmnt56">[bd]</a><span class="c7">definiamo alfabetizzazione ?</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref57" id="cmnt57">[be]</a><span class="c7">NON NATURALIZZARE GOOGLE</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref58" id="cmnt58">[bf]</a><span class="c7">populismo digitale</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref59" id="cmnt59">[bg]</a><span class="c7">standard = merda</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref60" id="cmnt60">[bh]</a><span class="c7">soupboat ad esempio</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref61" id="cmnt61">[bi]</a><span class="c7">tesi lever burns</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref62" id="cmnt62">[bj]</a><span class="c7">inquadrare alfabetizzazione</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref63" id="cmnt63">[bk]</a><span class="c7">diversità digitale ++ ?</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref64" id="cmnt64">[bl]</a><span class="c7">loclaità fisica geografica ma
|
|
crea nove luocalità attorno a delle comunità virtuali?</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref65" id="cmnt65">[bm]</a><span class="c7">collegamento meglio</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref66" id="cmnt66">[bn]</a><span class="c7">garga puoi lavorare a questo
|
|
pezzo?</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref67" id="cmnt67">[bo]</a><span class="c7">@gargaglione.erica@gmail.com</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref68" id="cmnt68">[bp]</a><span class="c7">dai garga</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref69" id="cmnt69">[bq]</a><span class="c7">paolo cirio</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref70" id="cmnt70">[br]</a><span class="c7">datification & social good</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref71" id="cmnt71">[bs]</a><span class="c7">ben grosser</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref72" id="cmnt72">[bt]</a><span class="c7">bridle</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref73" id="cmnt73">[bu]</a><span class="c7">INDIGENOUS CMS
|
|
https://mukurtu.org/</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref74" id="cmnt74">[bv]</a><span class="c7">“folksonomy” Thomas Vander
|
|
Wal</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref75" id="cmnt75">[bw]</a><span class="c7">https://archiveofourown.org/</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref76" id="cmnt76">[bx]</a><span class="c7">iaqos</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref77" id="cmnt77">[by]</a><span class="c7">https://dynamicland.org/ vs
|
|
extractivism</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref78" id="cmnt78">[bz]</a><span
|
|
class="c7">https://zachblas.info/works/queer-technologies/</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref79" id="cmnt79">[ca]</a><span class="c7">-</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref80" id="cmnt80">[cb]</a><span class="c7">speculativo tipo scenari ?
|
|
domande?</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref81" id="cmnt81">[cc]</a><span class="c7">git e piattaforme de
|
|
collaborazione</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref82" id="cmnt82">[cd]</a><span class="c7">aggiungere referenza</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref83" id="cmnt83">[ce]</a><span class="c7">circostanze..........</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref84" id="cmnt84">[cf]</a><span class="c7">MISTERIOSE</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref85" id="cmnt85">[cg]</a><span class="c7">è corretto scrivere
|
|
così?</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref86" id="cmnt86">[ch]</a><span class="c7">sud globale è
|
|
un'alternativa ma anche quello ha le sue problematiche</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref87" id="cmnt87">[ci]</a><span class="c7">ripetizione</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref88" id="cmnt88">[cj]</a><span class="c7">forse non il primo forse non unico ma
|
|
il concetto ok</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref89" id="cmnt89">[ck]</a><span class="c7">semplifica e o ridurre</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref90" id="cmnt90">[cl]</a><span class="c7">Si ma ora c’è
|
|
starlink</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref91" id="cmnt91">[cm]</a><span class="c7">Si ma ora c’è
|
|
starlink</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref92" id="cmnt92">[cn]</a><span class="c7">semplifica e o ridurre</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref93" id="cmnt93">[co]</a><span class="c7">le ho anche svg queste mappe
|
|
così nel caso possiamo stilizzarle come vogliamo</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref94" id="cmnt94">[cp]</a><span class="c7">nota con consigli di lettura per il
|
|
linguaggio cibernetico</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref95" id="cmnt95">[cq]</a><span class="c7">florian ></span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref96" id="cmnt96">[cr]</a><span class="c7">logica (magari simboli?)</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref97" id="cmnt97">[cs]</a><span class="c7">o magari reference</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref98" id="cmnt98">[ct]</a><span class="c7">prep infografica</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref99" id="cmnt99">[cu]</a><span class="c7">nota con cosa si intende per discorso
|
|
e differenza con comunicazione, interessante perche anche il resto si basa su sta differenza</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref100" id="cmnt100">[cv]</a><span class="c7">//discussione</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref101" id="cmnt101">[cw]</a><span class="c7">dopo voglio scrivere delle cose a
|
|
riguardo</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref102" id="cmnt102">[cx]</a><span class="c7">c'è anche il terzo di
|
|
questi disegnetti</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref103" id="cmnt103">[cy]</a><span class="c7">nota con lo sticker: the cloud
|
|
doesn't exist it's just some else's computer</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref104" id="cmnt104">[cz]</a><span class="c7">usare termini tecnici tipici
|
|
italiano</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref105" id="cmnt105">[da]</a><span class="c7">cos'è una pag html</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref106" id="cmnt106">[db]</a><span class="c7">cos è server</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref107" id="cmnt107">[dc]</a><span class="c7">unp</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref108" id="cmnt108">[dd]</a><span class="c7">no da cambiare</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref109" id="cmnt109">[de]</a><span class="c7">tipo ok?</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref110" id="cmnt110">[df]</a><span class="c7">aggiungere che esistono diversi tipi
|
|
di repository: aperte, chiuse, nascoste, ecc</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref111" id="cmnt111">[dg]</a><span class="c7">inserto grafico?</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref112" id="cmnt112">[dh]</a><span class="c7">forse</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref113" id="cmnt113">[di]</a><span class="c7">SEGNALIBRO con tiziano propic o
|
|
james bratton</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref114" id="cmnt114">[dj]</a><span class="c7">bridle ft bratton</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref115" id="cmnt115">[dk]</a><span class="c7">nota sul problema della
|
|
technè</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref116" id="cmnt116">[dl]</a><span class="c7">wtf???? ha ah</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref117" id="cmnt117">[dm]</a><span class="c7">valutare mappa del tavolo / schemino
|
|
cosmologico / disegnetti della lista</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref118" id="cmnt118">[dn]</a><span class="c7">qui ci starebbe bene anche quella in
|
|
bw che aveva fatto poni con il tavolino tolla di chocopain</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref119" id="cmnt119">[do]</a><span class="c7">scimmia stesa coi panni</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref120" id="cmnt120">[dp]</a><span class="c7">non abbiamo mai parlato delle altre
|
|
cose</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref121" id="cmnt121">[dq]</a><span class="c7">foglio gamnbuto</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref122" id="cmnt122">[dr]</a><span class="c7">vero</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref123" id="cmnt123">[ds]</a><span class="c7">pandemia (dal greco antico
|
|
πάνδημος, pándēmos, “ciò che interessa
|
|
tutte le persone”, “pubblico”, “generale”) wiki caziatemi se
|
|
è</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref124" id="cmnt124">[dt]</a><span class="c7">citando un vecchio saggio</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref125" id="cmnt125">[du]</a><span class="c7">alessandro l'intellettuale di
|
|
sinistra</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref126" id="cmnt126">[dv]</a><span class="c7">plot twist</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref127" id="cmnt127">[dw]</a><span class="c7">questa parte e nuova?</span></p>
|
|
<p class="c14"><span class="c7">ci sono quando volete per una reunion</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref128" id="cmnt128">[dx]</a><span class="c7">💕 nuova di marzo 2021
|
|
ahah</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref129" id="cmnt129">[dy]</a><span class="c7">eheeh</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref130" id="cmnt130">[dz]</a><span class="c7">Capitolo pericolos e fuorviante, nel
|
|
senso che come idea è interessante. il problema che sarebbe una cosa da pprofondire molto e non
|
|
so se abbiamo la presenza tale per cavarne fuori qualcosa.</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref131" id="cmnt131">[ea]</a><span class="c7">detto cio poi forse mi sto fasciando
|
|
la testa, ma la domanda é quindi cosa stiamo dicendo con sto minicapitoletto??</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref132" id="cmnt132">[eb]</a><span class="c7">ma io direi che questo capitolo
|
|
è finito già così, è solo per dire ciao a tutti gtrazie di aver letto e
|
|
ricordatevi di non dormire troppo</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref133" id="cmnt133">[ec]</a><span class="c7">ok si</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref134" id="cmnt134">[ed]</a><span class="c7">ampliare ?</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref135" id="cmnt135">[ee]</a><span class="c7">@pastortiziano7@gmail.com questa
|
|
parte secondo me a te che sei osservatore viene bene!</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref136" id="cmnt136">[ef]</a><span class="c7">Più che dire che mangi pasta
|
|
al pesto non saprei</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref137" id="cmnt137">[eg]</a><span class="c7">ma no tizi questa è la parte
|
|
dei ringraziamenti di tutte le persone che hanno dato un contributo, io non c'entro aha</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref138" id="cmnt138">[eh]</a><span class="c7">direi che cosi va bene no?</span>
|
|
</p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref139" id="cmnt139">[ei]</a><span class="c7">magari metterei i nomi di tutti i
|
|
ragazzi</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref140" id="cmnt140">[ej]</a><span class="c7">sì giusto, dovremmo trovare
|
|
il modo di recuperarli</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref141" id="cmnt141">[ek]</a><span class="c7">@mr.federicoponi@gmail.com dai
|
|
scrivi una tua bio con gli studi ecc</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref142" id="cmnt142">[el]</a><span class="c7">Si dai</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref143" id="cmnt143">[em]</a><span class="c7">@alessandro.gambato@saeinstitute.edu
|
|
su su metti anche due righe riguardo gli studi che hai fatto ecc</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref144" id="cmnt144">[en]</a><span class="c7">@pastortiziano7@gmail.com ti va de
|
|
mettere anche la tua fromazione de studi ecc?? e scrivere che sei un veenziano doc</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref145" id="cmnt145">[eo]</a><span class="c7">@luzzanafrancesco@gmail.com detto
|
|
frua metti la dua fantastica brillante bio 1 caro sal</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref146" id="cmnt146">[ep]</a><span class="c7">@gargaglione.erica@gmail.com numero
|
|
1 bio ti va di scriverla?</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref147" id="cmnt147">[eq]</a><span class="c7">che forma ha questa cosa nella
|
|
pubblicazione?</span></p>
|
|
</div>
|
|
<div class="c0">
|
|
<p class="c14"><a href="#cmnt_ref148" id="cmnt148">[er]</a><span class="c7">up</span></p>
|
|
</div>
|
|
|
|
</body>
|
|
|
|
</html> |